MARTINO (S.) IN CAMPO

– Vedere CAMPO (S. MARTINO IN).
– Resta bensì da aggiungere, che la suddetta chiesa sino dal secolo XII era abbaziale con annesso claustro abitato dai monaci Vallombrosani. Ne assicurano di ciò diversi documenti; il primo dei quali del 1148 tratta della cessione fatta a Guido abate del Mon. di S. Martino in Campo per la sua badia di una sesta parte del porto, pescaja, alveo e gora di un mulino posto sul fiume Arno in luogo detto Camajone. Con altro istrumento del 1 gennajo 1166, rogato nel parlatorio di detta badia, Gherardino del fu Bonuccio, previa l’annuenza del figlio Scotto, e di donna Bisodia sua moglie, vende alla chiesa e badia di S. Martino in luogo detto Campo, e per essa a Guido abate della medesima, un’altra sesta parte del porto pescaja, e acquidotto del mulino di Camajone, per il prezzo di soldi di 60 mon.
lucch., eccettuata la decima e dieci pani tra grano e miglio.
Il terzo istrumento della stessa provenienza, rogato il 3 luglio 1273 nel palazzo del Comune di Pistoja da Falcone del fu Rolando, tratta della vendita che fece Paganuccio di Ranieri da S. Martino in Campo, della curia e distretto di Carmignano, nelle mani di D. Pietro abate del Mon. di S.
Martino in Campo, che riceveva per la sua badia, di un pezzo di terra posto a piè della coscia di Camajone, per il prezzo di lire sei soldi dieci. – Finalmente esiste un breve del Pont. Benedetto XII, diretto da Avignone il 25 maggio 1337 al preposto della chiesa di Prato, in cui gli ordina di far conoscere la pontificia volontà ai parrochiani della chiesa di S. Maria in Campo, dove l’abate e quei monaci facevano amministare la cura dell’anime ad un vicario perpetuo secolare, affinchè i parrochiani pagassero le decime dovute alla parrocchia, mentre costoro pretendevano di non essere per antica consuetudine obbligati a farlo.(ARCHIV. DIPL. FIOR. Carte del Vescov. di Pistoja).
Nel secolo XV la badia di S. Martino in Campo era soppressa ed il padronato della sua chiesa acquistato dalla nobil famiglia Frescobaldi di Firenze. (ARCH. DIPL.
FIOR. Osp. di Bonifazio).
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 103.