MARTINO (S.) IN VALLE
nella Valle di Greve.
– Casale con chiesa parrocchiale, cui è stato annesso S.
Bartolommeo in Valle, nel piviere di S. Pietro a Sillano, Comunità Giurisdizione e 3 in 4 miglia a maest. di Greve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Risiede in poggio fra Monte Macerata e Vicchio Maggio, a ponente della strada provinciale del Chianti. – Di questo luogo trovammo notizie fino dal secolo X tra le carte della badia di Passignano. La prima è un istrumento del 2 giugno 993, col quale Ubaldo e Guido fratelli e figli di Walfredo per il prezzo di soldi 80 vendono a Teuzio del fu Benedetto delle terre e case pervenutegli dai fratelli Eriberto e Winildo, e che costoro acquistarono da Litifredo loro zio; i quali beni consistevano nella metà di due sorti e case massarizie poste in luogo Valle nel piviere di Sillano. – Con altro contratto del novembre 999 Litifredo del fu Litifredo e Imelda sua moglie alienarono per soldi 30 ai quattro figli di Walfredo tutto ciò che essi possedevano in luogo Valle, dove si dice poggio, presso la chiesa di S. Martino nel piviere di S. Pietro a Sillano . – Anche in un terzo istrumento del 20 maggio 1096 si fa menzione di questo luogo, sul quale sembra che i due fratelli Ugo e Ranieri figli del fu conte Uguccione de’Cadolingi di Fucecchio avessero delle ragioni, mentre eglino con quell’atto rinunziarono alla badia di Passignano i diritti che potevano avere sopra una sorte posta in luogo detto Valle, compresi anche i fedeli e lavoratori di quel predio.
In seguito troviamo padroni della stessa possessione di Valle la nobil famiglia Cavalcanti di Firenze.
La chiesa di S. Martino a Valle attualmente è di libera collazione del vescovo di Fiesole.
Essa nel 1833 contava 142 abitanti.
Bartolommeo in Valle, nel piviere di S. Pietro a Sillano, Comunità Giurisdizione e 3 in 4 miglia a maest. di Greve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Risiede in poggio fra Monte Macerata e Vicchio Maggio, a ponente della strada provinciale del Chianti. – Di questo luogo trovammo notizie fino dal secolo X tra le carte della badia di Passignano. La prima è un istrumento del 2 giugno 993, col quale Ubaldo e Guido fratelli e figli di Walfredo per il prezzo di soldi 80 vendono a Teuzio del fu Benedetto delle terre e case pervenutegli dai fratelli Eriberto e Winildo, e che costoro acquistarono da Litifredo loro zio; i quali beni consistevano nella metà di due sorti e case massarizie poste in luogo Valle nel piviere di Sillano. – Con altro contratto del novembre 999 Litifredo del fu Litifredo e Imelda sua moglie alienarono per soldi 30 ai quattro figli di Walfredo tutto ciò che essi possedevano in luogo Valle, dove si dice poggio, presso la chiesa di S. Martino nel piviere di S. Pietro a Sillano . – Anche in un terzo istrumento del 20 maggio 1096 si fa menzione di questo luogo, sul quale sembra che i due fratelli Ugo e Ranieri figli del fu conte Uguccione de’Cadolingi di Fucecchio avessero delle ragioni, mentre eglino con quell’atto rinunziarono alla badia di Passignano i diritti che potevano avere sopra una sorte posta in luogo detto Valle, compresi anche i fedeli e lavoratori di quel predio.
In seguito troviamo padroni della stessa possessione di Valle la nobil famiglia Cavalcanti di Firenze.
La chiesa di S. Martino a Valle attualmente è di libera collazione del vescovo di Fiesole.
Essa nel 1833 contava 142 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 106.
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