MASSA DELL’INCISA

nel Val d’Arno superiore.

– Piccolo casale sulla strada R. aretina circa miglia toscane 1 e 1/2 a ostro dell’Incisa, il cui oratorio sotto il titolo della SS. Concezione fu fondato nel 1640 dalla famiglia Fabbri, nella cura dei SS. Cosimo e Damiano al Vivajo, già di S. Vito all’Incisa, Comunità Giurisdizione e quasi tre miglia toscane a settentrione di Figline, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Appella a questa Massa dell’Incisa un istrumento degli 8 dicembre 1434 fatto in Firenze, per il quale donna Gemma vedova di Baldassarre del fu Bartolommeo de’Foraboschi, e figlia del fu Bonsignore degli Spinelli di Firenze, previo il consenso di Bartolomeo dott. di legge suo figlio, vendé una casa colonica con podere posta nel popolo della pieve di S. Vito all’Incisa, in luogo detto alla Massa , per il prezzo di 85 fiorini d’oro. (ARCH. DIPL.
FIOR. Carte del monastero di S. Pier Maggiore di Firenze.) Da questa Massa trasse origine il dott. Niccola Brucalassi professore di belle lettere nell’università di Perugia; e costà ebbe i natali il teologo e letterato Antonio dell’Ogna, stato rettore del seminario fiorentino, e pievano di S. Giovanni Maggiore nel Mugello sul principio del corrente secolo. – Vedere GIOVANNI (S.) MAGGIORE.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 177.