MASSA PISCATORIA, o MASSERELLA, talvolta MASSA D’OLTRARIO
in Val di Nievole.
– Villaggio con pieve (S. Maria) nella Comunità Giurisdizione e quasi 4 miglia toscane a settentrione di Fucecchio, Diocesi di Pescia, già di Pistoja, Compartimento di Firenze.
Giace alle pendici orientali dei colli denominati delle Cerbaje presso il lembo occidentale del padule di Fucecchio, di là dal rio Stanghe, per cui questa Massa fu detta anche di Oltre Rio, ossia d’Oltrario. Sotto quest’ultimo è dichiarata anche la sottostante palude in un istrumento del 1353, col quale le comunità di Castel Franco e di Santa Croce diedero a fitto per tre anni la pastura della loro Cerbaja , a partire dal lago di Bientina, o di Sesto, usque ad paludem Massae Ultrarii . Anche un istrumento del vescovado di Pistoja del 16 aprile 1408, rogato in Sanminiato da Lodovico del fu Giovanni notaro di detta Terra, tratta della vendita di un podere posto in luogo detto Massa di Oltrario , o di Oltre al Rio nel comune di Fucecchio. (ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO Carte del Vescov. Di Pistoja.) In cotesta Massa, ebbero se non dominio giurisdizionale, al certo allodiale i conti Cadolingi di Fucecchio; siccome lo dimostra una carta del 18 febbrajo 1086, che accennerò qui appresso; dove anche il Conte Lotario figlio del fu Conte Cadolo, stando in loco et finibus Massa , presso una pieve di S. Quirico, sottoscriveva nel 9 aprile del 1003 una vistosa dotazione per la badia di S. Salvatore al Borgo nuovo di Fucecchio.
Massa Piscatoria ha fatto comunità da per sé fino a che per atto pubblico del 6 dicembre del 1280 gli uomini del comune di Fucecchio riceverono in qualità di coabitanti castellani quelli di Massa Piscatoria, i quali giurarono di fare tutti i servigj reali e personali del comune cui si aggregavano. Ma l’unione formale del comune di Massa Piscatoria a quello di Fucecchio accadde dopo la deliberazione presa nel 9 luglio 1309 dal consiglio comunitativo di Fucecchio, mercé la quale i sindaci dei tre popoli si recarono a Lucca per chiedere a quel governo facoltà di fare un solo corpo di comunità con Fucecchio di quelle di Massa Piscatoria, o d’Oltrario, e di Cappiano; e ciò ad oggetto di terminare le pendenze che insorgevano fra quelle tre popolazioni a causa di dazj, ecc. In seguito di che i collegi dei priori e degli anziani della repubblica di Lucca con provvisione del 30 settembre 1309 accordarono l’unione delle tre prenominate comunità a quella di Fucecchio. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di Fucecchio).
Nei confini di Massa Piscatoria sino dal secolo XI possedeva beni l’ospedale dell’Altopascio, siccome lo dichiara una carta del 18 febbrajo 1086 relativa all’oblazione fatta dal conte Uguccione figlio del conte Guglielmo Bulgaro de’Cadolingi, e dalla contessa Cilia del fu Teuzzo di lei consorte a favore dell’ospedale di Rosajolo, cui offrirono alcuni loro beni, situati a S.
Martino di Collevitoli, a Farneta, al Castellare Vecchio, a Cerreto, nelle corti di Massa , di Cappiano e di Fucecchio.
Rammenta pure questa Massa Piscatoria un compromesso fatto nel 29 giugno 1173 a cagione di certi beni che l’ospedale di Fucecchio dal notaro Marchiano, quando Ildebrando rettore della mansione di Altopascio acquistò da Sighinolfo del fu Brancaleone alcuni pezzi di terra posti nei confini di Massa Pescatoria. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Bullettone degli istrumenti della Mansione d’Altopascio in pergamena).
Fu poi stipulato in questo luogo di Massa un’istrumento del 24 marzo 1381, col quale un abitante di Massa della provincia di Val d’Arno nominò un suo procuratore e rappresentante per concludere i patti di vendita di un pezzo di terra posto in luogo detto Rosajolo, territorio di Pistoja . (ARCH. DIPL. FIOR. Carte degli Olivetani di Pistoja).
La pieve di S. Maria a Massa Piscatoria era una delle più lontane di quelle che la diocesi di Pistoja possedeva in Val di Nievole, allorché nel secolo passato fu incorporata alla diocesi di Pescia.
La parrocchia di S. Maria a Massa Piscatoria nel 1833 contava 588 abitanti.
Giace alle pendici orientali dei colli denominati delle Cerbaje presso il lembo occidentale del padule di Fucecchio, di là dal rio Stanghe, per cui questa Massa fu detta anche di Oltre Rio, ossia d’Oltrario. Sotto quest’ultimo è dichiarata anche la sottostante palude in un istrumento del 1353, col quale le comunità di Castel Franco e di Santa Croce diedero a fitto per tre anni la pastura della loro Cerbaja , a partire dal lago di Bientina, o di Sesto, usque ad paludem Massae Ultrarii . Anche un istrumento del vescovado di Pistoja del 16 aprile 1408, rogato in Sanminiato da Lodovico del fu Giovanni notaro di detta Terra, tratta della vendita di un podere posto in luogo detto Massa di Oltrario , o di Oltre al Rio nel comune di Fucecchio. (ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO Carte del Vescov. Di Pistoja.) In cotesta Massa, ebbero se non dominio giurisdizionale, al certo allodiale i conti Cadolingi di Fucecchio; siccome lo dimostra una carta del 18 febbrajo 1086, che accennerò qui appresso; dove anche il Conte Lotario figlio del fu Conte Cadolo, stando in loco et finibus Massa , presso una pieve di S. Quirico, sottoscriveva nel 9 aprile del 1003 una vistosa dotazione per la badia di S. Salvatore al Borgo nuovo di Fucecchio.
Massa Piscatoria ha fatto comunità da per sé fino a che per atto pubblico del 6 dicembre del 1280 gli uomini del comune di Fucecchio riceverono in qualità di coabitanti castellani quelli di Massa Piscatoria, i quali giurarono di fare tutti i servigj reali e personali del comune cui si aggregavano. Ma l’unione formale del comune di Massa Piscatoria a quello di Fucecchio accadde dopo la deliberazione presa nel 9 luglio 1309 dal consiglio comunitativo di Fucecchio, mercé la quale i sindaci dei tre popoli si recarono a Lucca per chiedere a quel governo facoltà di fare un solo corpo di comunità con Fucecchio di quelle di Massa Piscatoria, o d’Oltrario, e di Cappiano; e ciò ad oggetto di terminare le pendenze che insorgevano fra quelle tre popolazioni a causa di dazj, ecc. In seguito di che i collegi dei priori e degli anziani della repubblica di Lucca con provvisione del 30 settembre 1309 accordarono l’unione delle tre prenominate comunità a quella di Fucecchio. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di Fucecchio).
Nei confini di Massa Piscatoria sino dal secolo XI possedeva beni l’ospedale dell’Altopascio, siccome lo dichiara una carta del 18 febbrajo 1086 relativa all’oblazione fatta dal conte Uguccione figlio del conte Guglielmo Bulgaro de’Cadolingi, e dalla contessa Cilia del fu Teuzzo di lei consorte a favore dell’ospedale di Rosajolo, cui offrirono alcuni loro beni, situati a S.
Martino di Collevitoli, a Farneta, al Castellare Vecchio, a Cerreto, nelle corti di Massa , di Cappiano e di Fucecchio.
Rammenta pure questa Massa Piscatoria un compromesso fatto nel 29 giugno 1173 a cagione di certi beni che l’ospedale di Fucecchio dal notaro Marchiano, quando Ildebrando rettore della mansione di Altopascio acquistò da Sighinolfo del fu Brancaleone alcuni pezzi di terra posti nei confini di Massa Pescatoria. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Bullettone degli istrumenti della Mansione d’Altopascio in pergamena).
Fu poi stipulato in questo luogo di Massa un’istrumento del 24 marzo 1381, col quale un abitante di Massa della provincia di Val d’Arno nominò un suo procuratore e rappresentante per concludere i patti di vendita di un pezzo di terra posto in luogo detto Rosajolo, territorio di Pistoja . (ARCH. DIPL. FIOR. Carte degli Olivetani di Pistoja).
La pieve di S. Maria a Massa Piscatoria era una delle più lontane di quelle che la diocesi di Pistoja possedeva in Val di Nievole, allorché nel secolo passato fu incorporata alla diocesi di Pescia.
La parrocchia di S. Maria a Massa Piscatoria nel 1833 contava 588 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 173.
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