BADIA DI CARISIO o CARIGI
sotto l’invocazione de’SS. Ippolito e Cassiano in Val d’Era,
nel popolo di Montefoscoli, Comunità, Giurisdizione e 4 miglia toscane a libeccio di Palaja, Diocesi di Volterra, Compartimento di Pisa. Questa badia cercata inutilmente da Giovanni Targioni e dagli annalisti Camaldolensi, trovavasi sul confine dell’antica Diocesi di Lucca alle pendici meridionali della collina di Montefoscoli sulla destra ripa del torrente Roglio, che ha di fronte a ostro la Terra di Peccioli. – I vescovi di Volterra, dai quali dipendeva nello spirituale, le assegnarono rendite e decime di varie chiese, e altri doni poco appresso vi aggiunsero i vescovi di Lucca e quelli di Pisa: il tutto sanzionato dal pontefice Clemente III con amplissima bolla dell’anno 1188. – Vi aveva qualche diritto un nobile Ranieri, quando nel 1102 il monastero di Carisio fu dato a riformare agli eremiti di Camaldoli.
Da questi passò dopo qualche tempo ai Benedettini di S.
Flora di Arezzo, sino a che l’abate di Carisio, avendo potuto ottenere un pinguo vitalizio, nel 1443, rinunziò il monastero di Carisio con le sue entrate alle monache Brigidiane del Paradiso in Pian di Ripoli presso Firenze.
Alla soppressione delle quali la Badia in questione con i suoi possessi fu incorporata al patrimonio dell’ospedale di Bonifazio in Firenze. – Dai documenti supersiti si rileva che nel 1285 era stato espulso da Carisio l’abate e la sua piccola famiglia monastica da un prepotente pisano, chiamato Soldano: ragione per cui la stessa badia fu soprachiamata del Soldano ; e come tale oggi ancora viene designato il luogo dove risedeva, con il terreno annesso, che consiste in due poderi e respettive case coloniche con un piccolo oratorio sotto il titolo di S. Cassiano.
(ANNAL. CAMALD. TARGIONI Viaggi in Toscana. – ARCH. DIPL. FIOR. Ospedale di Bonifazio).
Da questi passò dopo qualche tempo ai Benedettini di S.
Flora di Arezzo, sino a che l’abate di Carisio, avendo potuto ottenere un pinguo vitalizio, nel 1443, rinunziò il monastero di Carisio con le sue entrate alle monache Brigidiane del Paradiso in Pian di Ripoli presso Firenze.
Alla soppressione delle quali la Badia in questione con i suoi possessi fu incorporata al patrimonio dell’ospedale di Bonifazio in Firenze. – Dai documenti supersiti si rileva che nel 1285 era stato espulso da Carisio l’abate e la sua piccola famiglia monastica da un prepotente pisano, chiamato Soldano: ragione per cui la stessa badia fu soprachiamata del Soldano ; e come tale oggi ancora viene designato il luogo dove risedeva, con il terreno annesso, che consiste in due poderi e respettive case coloniche con un piccolo oratorio sotto il titolo di S. Cassiano.
(ANNAL. CAMALD. TARGIONI Viaggi in Toscana. – ARCH. DIPL. FIOR. Ospedale di Bonifazio).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 180.
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