BADIA DI MONTE MURO
presso la così detta Badiaccia, sul varco dei monti che chiudono a occidente il Val d’Arno superiore, fra le sorgenti della Greve, della Pesa e del Cesto, nella pieve di S. Maria Novella del Chianti; Comunità Giurisdizione e 5 miglia toscane a settentrione di Radda, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Erano in origine due piccoli monasteri di Camaldolensi posti sul dorso di Monte Muro presso il semidiruto fortilizio di Monte Domini; uno dedicato a S. Michele, che dicesi ora la Badiaccia, l’altro a S. Pietro, ed è l’attuale prioria di Monte Muro, nel piviere di S. Maria Novella in Chianti. Il primo viene designato col nome di Badia vecchia nella bolla da Onorio III spedita il 7 marzo 1125 alla congregazione di Camaldoli, cui confermò la Badia di S. Pietro a Monte Muro, e quella di S. Angelo alla Badia vecchia, insieme con le sue sostanze e giuris dizioni.
Dello stesso tenore sono i privilegi dei pontefici Innocenzo II (anno 1136), Lucio III (1184), Innocenzo III (1198), e dell’imperatore Ottone IV (1209) e Carlo IV (1355).
Le possessioni e diritti, che godevano queste due Badie nel principio del secolo XIV, furono dal priore di Camaldoli oppignorate al famoso Musciatto Franzesi de’nobili di Staggia, siccome risulta da una lite stata accesa fra l’abate di Monte Muro e la società mercantile de’Bardi di Firenze, che subentrò al possesso di quei beni per ordine del governo di Firenze, come amministratrice causa rei servandae: lite che fu vinta dai Bardi con sentenza pronunziata il dì 8 ottobre 1310 dal cardinale Arnoldo delegato apostolico. (ANNAL. CAMALD.).
In conseguenza il capitolo generale dei Camaldolensi, nel 1343, determinò di redimere la Badia e beni di Monte Muro da Niccolò Franzesi, fratello ed erede di Musciatto ; lo che fu eseguito in parte nell’anno 1355 (l. c.).
Nel 1513, mediante un breve di Leone X, la Badia di Monte Muro fu dichiarata manuale di quella stessa congregazione sotto il titolo di S. Benedetto presso le mura di Firenze.
Ma essendo stata questa atterrata nell’assedio di Firenze (ERRATA: anno 1329) (anno 1529), la Badia di Monte Muro, ridotta anch’essa in cadente stato, venne ammensata al monastero degli Angioli di Firenze, il quale conservò il giuspadronato della chiesa parrocchiale di Monte Muro sino all’anno 1819. – Vedere Monte Muro (S. Pietro a).
– La parrocchia della Badia di S. Pietro a Monte Muro comprende 136 abitanti.
Erano in origine due piccoli monasteri di Camaldolensi posti sul dorso di Monte Muro presso il semidiruto fortilizio di Monte Domini; uno dedicato a S. Michele, che dicesi ora la Badiaccia, l’altro a S. Pietro, ed è l’attuale prioria di Monte Muro, nel piviere di S. Maria Novella in Chianti. Il primo viene designato col nome di Badia vecchia nella bolla da Onorio III spedita il 7 marzo 1125 alla congregazione di Camaldoli, cui confermò la Badia di S. Pietro a Monte Muro, e quella di S. Angelo alla Badia vecchia, insieme con le sue sostanze e giuris dizioni.
Dello stesso tenore sono i privilegi dei pontefici Innocenzo II (anno 1136), Lucio III (1184), Innocenzo III (1198), e dell’imperatore Ottone IV (1209) e Carlo IV (1355).
Le possessioni e diritti, che godevano queste due Badie nel principio del secolo XIV, furono dal priore di Camaldoli oppignorate al famoso Musciatto Franzesi de’nobili di Staggia, siccome risulta da una lite stata accesa fra l’abate di Monte Muro e la società mercantile de’Bardi di Firenze, che subentrò al possesso di quei beni per ordine del governo di Firenze, come amministratrice causa rei servandae: lite che fu vinta dai Bardi con sentenza pronunziata il dì 8 ottobre 1310 dal cardinale Arnoldo delegato apostolico. (ANNAL. CAMALD.).
In conseguenza il capitolo generale dei Camaldolensi, nel 1343, determinò di redimere la Badia e beni di Monte Muro da Niccolò Franzesi, fratello ed erede di Musciatto ; lo che fu eseguito in parte nell’anno 1355 (l. c.).
Nel 1513, mediante un breve di Leone X, la Badia di Monte Muro fu dichiarata manuale di quella stessa congregazione sotto il titolo di S. Benedetto presso le mura di Firenze.
Ma essendo stata questa atterrata nell’assedio di Firenze (ERRATA: anno 1329) (anno 1529), la Badia di Monte Muro, ridotta anch’essa in cadente stato, venne ammensata al monastero degli Angioli di Firenze, il quale conservò il giuspadronato della chiesa parrocchiale di Monte Muro sino all’anno 1819. – Vedere Monte Muro (S. Pietro a).
– La parrocchia della Badia di S. Pietro a Monte Muro comprende 136 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 185.
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