BAGNO (S. MARIA AL)

nel Casentino.

Pieve sul poggio omonimo alla destra dell’Arno e del torrente Salutio, alle radici dell’Alpe di S. Trinita sopra l’angusta gola di S.
Mamante, nella Comunità e 2 miglia toscane a levante di Talla, Giurisdizione di Rassina, Diocesi e Co mpartimento di Arezzo.
Di una Corte di Bagnolo nella curia di Valenzano fanno menzione più di una volta le carte Camaldolesi, sia quando (anno 1089) gli Ubertini da Valenzano rinunziarono al S. Eremo il dominio diretto, riservandosi l’utile, delle possessioni poste nelle ville di Lorenzano, Valenzano, Bagnolo ec; sia allorchè un altro di quei nobili, nel 1221, cedè il padronato della chiesa di S.
Andrea al Bagnolo alla Badia di Selvamonda fondata, come si disse, da un antenato degli Ubertini. – A questo luogo di Bagno, o forse Banzena, riferisce un’articolo della pace conclusa nel 1353 fra la Repubblica fiorentina e l’arcivescovo Gio. Visconti di Milano e suoi aderenti, fra i quali trovansi designati (ivi) Guido di Talla e Berto suo figliuolo con altri banditi per la restituzione dei castelli di Bagnena, di Campovecchio, di Bicciano e di altri del Casentino.
La chiesa di S. Maria al Bagno fu eretta in plebana con decreto del 21 marzo 1768 dal vescovo di Arezzo, che ordinò si trasferisse nella chiesa di S. Maria al Bagno quella pievana di S. Bartolommeo a Nassa con tutti i suoi diritti.
Sono suffraganee della pieve suddetta, alternativamente con l’altra di S. Lorentino a Faltona, cinque chiese parrocchiali :1 S. Lorenzano alla Zenna; 2 S. Mamante a S. Mama; 3. S. Maria di Bicciano; 4 S. Maria di Capraja; 5 S. Maria di Valenzano.
La popolazione di S. Maria al Bagno monta a 95 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 232.