BAGNO D’ACQUA BORRA
in Val d’Arbia
presso i famosi campi di Mont’aperto nel popolo di Dofana, Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a libeccio di Castelnuovo Berardenga, Diocesi di Arezzo, Compartimento di Siena, che è 6 miglia toscane a ponente. – Sono più sorgenti acidule fredde che emergono da una piccola collinetta isolata formatasi dai depositi tartarosi sopra un suolo marnoso conchigliare appartenente alle note crete senesi. – Anche nell’alveo del vicino torrente Malena gorgogliano vene di acqua acidula, ch’io vidi presso S. Ansano a Dofana. – Oltre le concrezioni calcaree le stesse acque lasciano per via un’efflorescenza salina bianca che ha sapore di sal marino. Alcuni saggi furono fatti da Giorgio Santi, il quale descrisse quest’acqua nel suo viaggio per le Provincie senesi. Essa è trasparente, con odore d’acqua di mare, e gusto acidulo-salso; emana dalle scaturigini a intermittenza del gas acido carbonico, mentre deposita un tartaro bianco giallognolo, a luoghi rossigno e nerastro. – Vi esplorò tra le sostanze disciolte, oltre il carbonato calcare del muriato di soda con qualche porzione di muriato di calce e di magnesia, del solfato di soda, e una piccolissima dose di carbonato di ferro.
Quest’acqua è stata lodata dal Bacci e da molti altri scrittori delle Terme per essere catartica, aperitiva e per conseguenza diuretica: lo che venne confermato dal Santi, il quale avrebbe voluto si richiamassero in onore queste scaturigini, nella persuasiva che non dovettero essere ignote agli antichi, siccome le ebbero in pregio i Senesi nel medio evo, quando, al dire del Gigli, ogni anno nel dì 25 di luglio quel popolo giulivo accorreva all’Acqua Borra a fare commedie e ballate.
Quest’acqua è stata lodata dal Bacci e da molti altri scrittori delle Terme per essere catartica, aperitiva e per conseguenza diuretica: lo che venne confermato dal Santi, il quale avrebbe voluto si richiamassero in onore queste scaturigini, nella persuasiva che non dovettero essere ignote agli antichi, siccome le ebbero in pregio i Senesi nel medio evo, quando, al dire del Gigli, ogni anno nel dì 25 di luglio quel popolo giulivo accorreva all’Acqua Borra a fare commedie e ballate.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 241.
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