BUONCONVENTO

nella Valle dell’Ombrone senese.

Piccola, ma bella Terra, già castello, capoluogo di Comunità e di Potesteria, nella Diocesi e Compartimento di Siena.
È di forma quadrilunga, difesa da mura e torri merlate, situata in pianura alla confluenza dell’Arbia con l’Ombrone, attraversata dalla strada Regia romana, alla seconda posta da Siena, sulla riva sinistra del fiume Ombrone, nel grado 29° 8’ 6” di longitudine, 45° 8’ 4” di latitudine, 14 miglia fiorentine, (16 senesi) a ostro- scirocco di Siena, 7 miglia toscane a settentrione di Montalcino, 12 a maestro di Pienza.
Dalle rovine del vicino castello di Percenna, antica resistenza del giusdicente di questa contrada, sorse questo di Buonconvento, di cui si incomincia a far menzione in un istrumento dello spedale della Scala di Siena del 1208.
Nel 1270 era già residenza di un Potestà; e nel 1288 fu devastato dai fuoriusciti ghibellini senesi.
Nel 1366 la Repubblica di Siena ordinò che, a spese dello spedale maggiore, Buonconvento fosse circondato di mura, cui fu aggiunto, nel 1372, la rocca, mentre il ponte sull’Ombrone all’ingresso del castello era stato eretto nel 1360, e quello dell’Arbia nel 1388; entrambi restaurati insieme con il ponte dell’Asso dal principe Mattias de’Medici Governatore di Siena verso il 1656.
Ma il grido maggiore a Buonconvento derivò dalla repentina morte che vi fece l’imperatore Arrigo VII, ai 24 agosto 1313.
Questo paese fu soggetto per più fiate a dannose avventure, sia allorché vi si accampò l’esercito di Arrigo VII, sia per cagione dell’ultima guerra contro Siena e Montalcino. La pieve, il pretorio e il palazzo Taj, posti nel borgo di mezzo, sono i migliori edifizj di questa Terra.
La pieve di Buonconvento restaurata sulla fine del secolo decorso, possiede alcune buone pitture. La più antica delle quali è un’immagine a tempra, rappresentante la Vergine incoronata, dipinta nel muro al secondo altare a destra. Di Lippo di Memmo si credono varie tavole antiche trasportate nella sagrestia. Evvi una S. Caterina dipinta dal Nasini, un S. Domenico del Volpi, e nel primo altare a sinistra una Immacolata Concezione, che sembra della maniera del Pacchiarotti. – Anco nella compagnia di S.
Sebastiano si trova fra i buoni dipinti un cataletto, opera del Vanni.
Comunità di Buonconvento. – Il territorio di questa Comunità occupa una superficie di 18184 quadrati, 690 dei quali sono dati alle strade e corsi di acqua. Vi si contano 2696 abitanti, cioè, 122 abitanti per ogni miglio quadrato di suolo imponibile.
Confina con 5 Comunità. A ostro con Montalcino, prima mediante il fiume Ombrone a partire dai confluenti Crevole e Rigagliano di fronte alla villa della Befa sino alla confluenza del Serlate, il quale torrente serve poi di limite alle due Comunità sino allo sbocco del fosso della Fornace. Costà incontra la Comunità di S. Giovanni d’Asso, con la quale verso scirocco-levante rimonta per breve tratto il fosso preindicato, corre verso la strada di Chiusure, al di là della quale entra nel borro di Vicopetroso, dove trova la Comunità di Asciano. Con quest’ultima piegando a settentrione va incontro al fiume Ombrone, che costeggia sino allo sbocco del borro di Cananello. Di là si dirige nel fosso di S. Andrea, e con esso nel torrente Causa, dove subentra la Comunità di Monteroni, con la quale va a trovare il fiume Arbia percorrendolo sino allo sbocco del torrente Sorra sotto il ponte d’Arbia. Costà lascia a sinistra il fiume per entrare nella strada di Murlo che abbandona al torrente Stile, dove tocca la Comunità di Murlo, e con essa si accompagna lungo i fossi di Stiezzera e Stiezzorino sino a che imbocca nell’alveo del torrente Rigagliano, col quale ritorna nell’Ombrone al punto dove ha di fronte la Comunità di Montalcino.
L’Ombrone e l’Arbia sono i due fiumi che attraversano e insieme si maritano dentro il territorio di questa Comunità.
La strada Regia romana penetra nel territorio di Buonconvento sopra il Ponte d’Arbia, e ne esce dopo 5 miglia toscane di traversa. – Varie strade comunitative rotabili si diramano dal capoluogo per Bibbiano, Chiusure, Piana, ec. Quella che si stacca dalla Regia romana per Montalcino è provinciale.
La qualità del suolo di questa contrada consiste nella massima parte in marna cerulea (creta dei senesi), in tufo ghiajoso conchigliare fluviatile-marino, e in calcareo compatto con impronte di foladi.
Quest’ultima roccia mostrasi specialmente dal lato occidentale di Buonconvento. La marna copre le piagge orientali e settentrionali della stessa Comunità, mentre il tufo ghiajoso predomina nel piano in cui è fabbricato il capoluogo. Quest’ultimo terreno è suscettibile di una coltivazione più variata di quella delle piagge marnose e dei poggi calcarei.
Infatti la pianura d’intorno a Buonconvento sembra la più fertile campagna di quante altre se ne incontrano lungo la strada Regia da Siena al confine del Granducato. I prodotti maggiori consistono in bestiame vaccino, cereali, lino, canape, vino, olio, e filugelli.
La pianta del gelso forma corona a quasi tutti i campi della pianura di Buonconvento, e agli argini lungo le strade. Essendoché l’educazione dei bachi da seta costituisce una branchia industriale, dalla quale trae alimento per una parte dell’anno la classe minuta di questa popolazione.
La Comunità mantiene un maestro di scuola, un medico e un medico chirurgo.
Mancano a Buonconvento i mercati settimanali. Vi si fanno però sei buone fiere di bestiame, le quali cadono nel 17 di gennajo; 24 giugno; 24 settembre; 28 ottobre; 30 novembre; e dal 18 al 23 dicembre.
Il Potestà di Buonconvento ha la giurisdizione anco sul distretto di Monteroni. Per le cause criminali, e gli atti di polizia provvede il Vicario Regio di Montalcino, ov’è la cancelleria Comunitativa e l’Ufizio dell’Esazione del Registro. La Conservazione delle Ipoteche e la Ruota sono in Siena.
POPOLAZIONE della Comunità di BUONCONVENTO a tre epoche diverse Popolazione dell'anno 1833 - nome del luogo: Bibbiano Giullieschi, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Cura), Diocesi cui appartiene: Siena, abitanti n° 360 - nome del luogo: BUONCONVENTO, titolo della chiesa: SS. Pietro e Paolo (Pieve), Diocesi cui appartiene: Siena, abitanti n° 409 - nome del luogo: Castelnuovo Tancredi, titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Cura), Diocesi cui appartiene: Siena, abitanti n° 119 - nome del luogo: Percenna, titolo della chiesa: S.
Lorenzo (Pieve), Diocesi cui appartiene: Pienza già Arezzo, abitanti n° 546 - nome del luogo: Piana, titolo della chiesa: SS. Innocenti (Pieve), Diocesi cui appartiene: Siena, abitanti n° 591 - nome del luogo: Sprenna a Serravalle, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Pieve), Diocesi cui appartiene: Siena, abitanti n° 381 Frazioni di popolazioni provenienti da altre Comunità - nome del luogo: Murlo, titolo della chiesa: S. Fortunato (Pieve), dalla Comunità di Murlo, abitanti n° 80 - nome del luogo: S. Nazzario di Chiusure, titolo della chiesa: S. Nazzario (Cura), dalla Comunità di Asciano, abitanti n° 81 - nome del luogo: Pieve a Salti, titolo della chiesa: Natività di Maria (Pieve), dalla Comunità di S. Giovanni d'Asso, abitanti n° 129 - TOTALE abitanti n° 2696 Popolazione della Comunità di Buonconvento - nell'anno 1640, abitanti n° 1858 - nell'anno 1745, abitanti n° 1635 - nell'anno 1833, abitanti n° 2696
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 372.