CANONICA

Nome generico che non di rado s’incontra in varie parti della Toscana. Giova esso a rammentare le Canoniche di antiche chiese parrocchiali, e precipuamente di alcune priorie possedute da qualche abazia, dove esisteva, non già una collegiata di canonici secolari, ma la casa del parroco, detta anche ai tempi nostri la Canonica: sia per l’antica consuetudine ecclesiastica, quando i cappellani costumavano di convivere canonicamente nella casa del pievano loro superiore: sia perché molte chiese di campagna, alle quali è restato il nome di Canonica, furono priorati il cui rettore era tenuto a una vita regolare.
Tali a me parvero fra le altre la Canonica di S. Agata a Arfoli nel Val d’Arno superiore; di S. Andrea a Camoggiano in Mugello; di S. Andrea a Mosciano nel Val d’Arno fiorentino; di S. Angelo in Luco a Chiusure nella Valle dell’Ombrone senese; di S. Ansano a Dofana in Val d’Arbia; di S. Antimo a Ligniano in Val d’Elsa; di Cennano a Castel Muzi; la Canonica a Cerreto presso Siena; quelle di Citille in Chianti; di S. Clemente a Monte Cerconi nella Berardenga; di Colle in Val d’Elsa; di Grossennano in Val d’Ombrone senese; di S. Donato in Val di Botte; di S. Eusebio a Montajone; di S. Jacopo a Certaldo ; di S. Maria alla Canonica a Greve; di S.
Martino a Lucardo; di S. Martino a Vespignano; di S.
Miniato a Celle nel Valdarno superiore; di Monte Guidi in Val di Cecina; di Peretola nella Valle di Firenze; di Petrazzi a Castelfiorentino; di S. Pietro a Poggibonsi; di Pilli in Val di Merse; del Poggio al Pruno nei monti della Gherardesca; di Rigomagno in Val di Chiana; di Stabbia a Cerreto Guidi; ec.
Molte di questa Canoniche conservano tuttora un posto distinto nella storia e nella geografia speciale della Toscana, come quelle, che servono di titolo a varie popolazioni, villate, casali e borgate. – Tali per esempio sono le seguenti:
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 444.