CATENAJA

nel Casentino.

Alpe e Castellare omonimo situato fra il monte dell'Alverina e Montauto de'conti di Galbino; monte sul di cui fianco orientale nascono il Sovara e il Sigerna tributari del Tevere, mentre nella parte occidentale danno origine i torrenti di Valenzano e di Vogognano che scendono fra Rassina e Subbiano nell'Arno casentinese.
Fu il castello Catenaja fra quelli nominati nel diploma concesso da Carlo IV (anno 1356) alla città di Arezzo.
Era feudo dei conti di Montedoglio, di Caprese e di Chiusi, innanzi che vi acquistassero podere i loro parenti o consorti, fra i quali gli ubertni, i Cennini i Pietramalesi, gli Alberti, i Ducci di Catenaja e altri.
È noto nella storia un Rodolfino da Catenaja stato potestà di Arezzo nel 1277; di Castiglion Fiorentino nel 1280; e di Volterra nel 1282, e 1287.
Fu pure conte di Catenaja un Ormanno, che assistè con altri nobili rurali a un placito emanato li 21 aprile 1190 nel borgo di S. Genesio da Arrigo Testa legato in Toscana per l'imperatore Arrigo VI.
Anche il tempio dell'Alverina ottenne dalla pietà dei nobili di Catenaja memorie indelebili in alcuni monumenti di belle arti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 621.