CODIPONTE
(Caput Pontis) in Val di Magra.
Borgo con castellare e antica pieve (SS. Cornelio e Cipriano) già capoluogo di comunità e di Giurisdizione, attualmente nella Comunità e un miglio toscano a libeccio di Casola, Giurisdizione di Fivizzano, Diocesi di Pontremoli, già di Luni-Sarzana, Compartimento di Pisa.
Gli diede il nome la località posta alla testa del primo ponte che cavalca il fiume Aulella, dopo che questo si è riunito al torrente Tassonara.
Una delle rimembranze più vetuste di Codiponte e della sua pieve sembra quella registrata nella bolla che Eugenio III spedì gli 11 novembre 1149 a Gottifredo vescovo di Luni, cui confermò gli antichi diritti sulle pievi di quella diocesi, fra le quali è notata questa di S. Cipriano de Cupite Pontis.
Fu Codiponte uno dei feudi del marchese Malaspina di Verrucola -Bosi e di Fivizzano, pervenuto con Castel d’Aquila, Casola ec. Nella discendenza di Gabriello figlio d’Isnardo mediante l’istrumento di divise del 1275. I discendenti di lui, nel 1418, perdettero Codiponte contemporaneamente a Vinca, Casciana, Monzone, ed altri luoghi del distretto Fivizzanese.
I quali popoli, dopo essersi ribellati dai loro feudatari, ricorsero alla signoria di Firenze che costituì in quel distretto un potestà immediatamente dipendente da quella Repubblica. – Vedere CASOLA.
La chiesa di Codiponte,grande anzichenò, è costruita di pietra lavorata, a tre navate, con quattro archi per parte a sesto intero, sostenuti da colonne e capitelli di goffo intaglio. Tale è insomma da credere quell’edifizio cominciato assai prima del 1325, comecchè al detto anno ne appelli un’iscrizione ivi murata.
Manca alla chiesa pavimento e ogni sorta di ornato, mentre la torre per uso delle campane, che fu volontariamente rifatta dal popolo nel 1788 tutta di pietra scarpellata, è di una mole straordinaria.
Il patrimonio di questa pieve prepositura esser doveva cospicuo, tostochè il pontefice Urbano VIII con breve del 7 maggio 1624 conferì a Federico Capponi suo domestico, tra gli altri molti benefizi ecclesiastici da esso goduti, una pensione annua di scudi 80 sopra la ch.
Parrocchia di de’SS. Cornelio e Cipriano di Codiponte.
(ARCH. DIPL. FIOR. Badia a Settimo) Erano filiali di questa chiesa battesimale tredici parrocchie: 1. S. Martino a Lusignano; 2. SS. Jacopo e Filippo a Terenzano e Turlago; 3. S. Venanzio a Cerignano; 4. S. Michele a Spicciano; 5. S. Gimignano di Alebbio; 6. S. Maria a monte de’Bianchi ; 7: S. Francesco a Equi; 8 S. Bartolommeo a Uglian Caldo; 9. S. Maria a Casciana Petrosa ; 10. S. Prospero a Monzone; 11. S.
Andrea a Vinca; 12. S. Maurizio d’Ajola; 13. SS. Ippolito e Cassiano a Gragnola.
Tutte le preaccennate parrocchie fanno parte della comunità di Casola e di Fivizzano meno l’ultima nominata, la quale spetta all’exfeudo di Fosdinovo.
Essa fu staccata dal piviere di Codiponte verso il 1784, all’occasione che fu decorata del titolo di prepositura. – Ebbe Codiponte un convento di monache Francescane.
La parrocchia della pieve a Codiponte conta 344 abitanti.
Gli diede il nome la località posta alla testa del primo ponte che cavalca il fiume Aulella, dopo che questo si è riunito al torrente Tassonara.
Una delle rimembranze più vetuste di Codiponte e della sua pieve sembra quella registrata nella bolla che Eugenio III spedì gli 11 novembre 1149 a Gottifredo vescovo di Luni, cui confermò gli antichi diritti sulle pievi di quella diocesi, fra le quali è notata questa di S. Cipriano de Cupite Pontis.
Fu Codiponte uno dei feudi del marchese Malaspina di Verrucola -Bosi e di Fivizzano, pervenuto con Castel d’Aquila, Casola ec. Nella discendenza di Gabriello figlio d’Isnardo mediante l’istrumento di divise del 1275. I discendenti di lui, nel 1418, perdettero Codiponte contemporaneamente a Vinca, Casciana, Monzone, ed altri luoghi del distretto Fivizzanese.
I quali popoli, dopo essersi ribellati dai loro feudatari, ricorsero alla signoria di Firenze che costituì in quel distretto un potestà immediatamente dipendente da quella Repubblica. – Vedere CASOLA.
La chiesa di Codiponte,grande anzichenò, è costruita di pietra lavorata, a tre navate, con quattro archi per parte a sesto intero, sostenuti da colonne e capitelli di goffo intaglio. Tale è insomma da credere quell’edifizio cominciato assai prima del 1325, comecchè al detto anno ne appelli un’iscrizione ivi murata.
Manca alla chiesa pavimento e ogni sorta di ornato, mentre la torre per uso delle campane, che fu volontariamente rifatta dal popolo nel 1788 tutta di pietra scarpellata, è di una mole straordinaria.
Il patrimonio di questa pieve prepositura esser doveva cospicuo, tostochè il pontefice Urbano VIII con breve del 7 maggio 1624 conferì a Federico Capponi suo domestico, tra gli altri molti benefizi ecclesiastici da esso goduti, una pensione annua di scudi 80 sopra la ch.
Parrocchia di de’SS. Cornelio e Cipriano di Codiponte.
(ARCH. DIPL. FIOR. Badia a Settimo) Erano filiali di questa chiesa battesimale tredici parrocchie: 1. S. Martino a Lusignano; 2. SS. Jacopo e Filippo a Terenzano e Turlago; 3. S. Venanzio a Cerignano; 4. S. Michele a Spicciano; 5. S. Gimignano di Alebbio; 6. S. Maria a monte de’Bianchi ; 7: S. Francesco a Equi; 8 S. Bartolommeo a Uglian Caldo; 9. S. Maria a Casciana Petrosa ; 10. S. Prospero a Monzone; 11. S.
Andrea a Vinca; 12. S. Maurizio d’Ajola; 13. SS. Ippolito e Cassiano a Gragnola.
Tutte le preaccennate parrocchie fanno parte della comunità di Casola e di Fivizzano meno l’ultima nominata, la quale spetta all’exfeudo di Fosdinovo.
Essa fu staccata dal piviere di Codiponte verso il 1784, all’occasione che fu decorata del titolo di prepositura. – Ebbe Codiponte un convento di monache Francescane.
La parrocchia della pieve a Codiponte conta 344 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 746.
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