COLONNATA DI CARRARA

(Columnata) nell'Alpe Apuana.

Villaggio con parrocchia (S. Bartolommeo) situato nella più remota parte abitata dei monti marmorei di Carrara, dalla qual città esso trovasi circa 3 miglia toscane a grecale nella Comunità e Giurisdizione medesima, Diocesi di Massa ducale, già di Luni-Sarzana, Ducato di Modena.
È erronea affatto l'opinione di coloro i quali supposero questo villaggio derivato da una qualche romana colonia retta da magistrati e con leggi conformi a quelle della capitale; mentre il Colonnata Carrarese non potrebbe al più riferire che a una colonia di villici, vale a dire a un paese creato e abitato da una compagnia di schiavi per conto del fisco imperiale inviati alle cave Lunensi Carraresi.
Sino dall'anno 1820 io resi di pubblico diritto ne'miei Cenni sopra l'Alpe Apuana una lapida stata discoperta nel 1810 fra gli spurghi delle cave di Colonnata. Nella quale lapida furono scritti i nomi dei consoli romani dall'anno XVI° sino al XXII° inclusive dell'Era nostra coi nomi dei decurioni dei villici, che forse riferire potrebbero ai capi di una compagnia di schiavi impiegati a quelle escavazioni e lavori di marmi, ed ai quali schiavi presedeva un llario Maestro dei Villici.
Nel ripetere quì la copia di quell'iscrizione lapidaria giova avvertire, che i nomi dei capi, ossia decurioni dei villici, furono scritti al di sotto e più in dentro della linea in cui veggonsi segnati quelli dei consoli di Roma.
La rottura inferiore della lapida sembra che abbia portato via dal marmo scritto la serie dei consoli dell'anno XX° e XXI° dell'Era volgare, e quello dei respettivi decurioni dei villici. Ciò si deduce dalla iniziale M restata a indicare il nome di uno dei due consoli dell'anno XX°, e il trovare nel cartello superiore impressi i nomi dei consoli dell'anno XXII°, cui succede immediatamente quello del maestro dei Villici (Ilario).
A soddisfare la curiosità degli archeologi ne ripeterò qui fedelmente la copia.
N. HATERSO. AGRIPPA. C. SUL. GALB. COS HILARIO. VIL. MAG. POS.- CONSULES ET. NOMINA. DECUR.
SISENNA. STATILIO. L. SCRIBON. COS.
HILARUS. VACCIO.
SCARIPUS. NERVIUS.
L. POMPO. FLACCO. G. CECILIO. COS.
TIBURTINUS. PHILO’ CAPITO. SOLUMARUS.
TI. CAESAR. ''' GERMAN. '' COS.
TIGRANUS. FELICIO. ' HERMIPPUS. PRIMUS.
M. SILIO. L. NOREANO. COS. CABNUS. OPTATUS.
APOLLONIUS. CAIO.
M. ––––––––––––––––––––– Il villaggio di Colonnata, nel 1570, non contava più che 94 fuochi; e nel 1553, soli 16 uomini di quel luogo si sottoscrissero all'alto giuramento di fedeltà dato nella pieve di Carrara al nuovo principe marchese Alberico Cybo-Malaspina. Furono primi di questo numero Michele Cattani o Cattaneo, e maestro Tarquinio di lui figlio, mentre manca il nome di un altro figlio di Michele, assai più noto nella storia delle belle arti, perchè egli era assente dalla sua patria di Colonnata. Intendo dire di quel Danese Cattaneo celebre scultore, allievo del Sansovino e poeta encomiato dal Tasso.
Da Colonnata finalmente, se non trasse i natali, derivò direttamente Perseo Cattaneo figlio di Danese abile giureconsulto, scrittore e consigliere del marchese Alberico di Massa che fu amico dello storico e segretario fiorentino Leonardo Bruni, da cui è rammentato con lodo nelle sue lettere dei chiari uomini.
La parrocchia di S. Bartolommeo di Colonnata nell'anno 1832 contava 200 abitanti
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 786.