FAGNO
(Fannium) nella Valle dell’Ombrone pistojese.
Casale ch’ebbe parrocchia ora semplice oratorio (S.
Francesco) nella pieve e cura di S. Donato a Momigno, già in quella di S. Pancrazio a Celle, Comunità e 4 miglia toscane a grecale di Marliana, Giurisdizione di Seravalle, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
Questo casale è situato in poggio sul fianco sinistro della vallecola percorsa dal torrente Vinci, che tributa le sue acque al fiume Ombrone presso Pistoja. – Fagno era un antico feudo della cattedrale di S. Zenone e dei suoi vescovi, siccome apparisce da varj documenti, fra i quali uno del novembre 1067, col quale il vescovo Leone di Pistoja diede a livello la pieve di S. Pancrazio a Celle coi suoi beni e offerte de’popolani delle ville soggette, nel di cui numero era anche Fagno. L’altro è degli 8 luglio 1223, col quale un tal Venuto del fu Signoretto di Momigno venne investito del podere lasciato dal fu Giovanni di Gualando di Momigno, giurando di stare agli ordini del vescovo Grazia Dio che lo conferì.
La provenienza di tal feudo nella mensa vescovile di Pistoja risale ad un atto di donazione dell’anno 940, fatto a quella cattedrale dal conte Guido del fu conte Teudegrimo e dalla sua consorte contessa Gervisa; i quali coniugi concessero alla mensa e canonica di Pistoja diversi poderi e case massarizie con alcune terre, situate in Alliana, in Cascese et in loco nuncupante a Fagno.
(CAMICI. Dei marchesi di Toscana).
È lo stesso documento che si scuopre il figlio di quel conte Teudegrimo, o Tegrimo fedele e compare del re Ugo, già da noi rammentato agli articoli ABAZIA di FONTE TAONE, e AGNA in Val d’Ombrone pistojese, come stipide dei conti Guidi signori a Pistoja innanzi che calasse in Italia Ottone il Grande, col quale alcuni storici supposero che quei potenti baroni venissero dalla Germania in Italia.
Al sinodo pistojese del 26 aprile 1313, tra i diversi rettori di Chiese della diocesi Pistojese trovasi nominato anche quello di Fagno. (ZACCARIAE. Anecd. Pistoriens.).
Francesco) nella pieve e cura di S. Donato a Momigno, già in quella di S. Pancrazio a Celle, Comunità e 4 miglia toscane a grecale di Marliana, Giurisdizione di Seravalle, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
Questo casale è situato in poggio sul fianco sinistro della vallecola percorsa dal torrente Vinci, che tributa le sue acque al fiume Ombrone presso Pistoja. – Fagno era un antico feudo della cattedrale di S. Zenone e dei suoi vescovi, siccome apparisce da varj documenti, fra i quali uno del novembre 1067, col quale il vescovo Leone di Pistoja diede a livello la pieve di S. Pancrazio a Celle coi suoi beni e offerte de’popolani delle ville soggette, nel di cui numero era anche Fagno. L’altro è degli 8 luglio 1223, col quale un tal Venuto del fu Signoretto di Momigno venne investito del podere lasciato dal fu Giovanni di Gualando di Momigno, giurando di stare agli ordini del vescovo Grazia Dio che lo conferì.
La provenienza di tal feudo nella mensa vescovile di Pistoja risale ad un atto di donazione dell’anno 940, fatto a quella cattedrale dal conte Guido del fu conte Teudegrimo e dalla sua consorte contessa Gervisa; i quali coniugi concessero alla mensa e canonica di Pistoja diversi poderi e case massarizie con alcune terre, situate in Alliana, in Cascese et in loco nuncupante a Fagno.
(CAMICI. Dei marchesi di Toscana).
È lo stesso documento che si scuopre il figlio di quel conte Teudegrimo, o Tegrimo fedele e compare del re Ugo, già da noi rammentato agli articoli ABAZIA di FONTE TAONE, e AGNA in Val d’Ombrone pistojese, come stipide dei conti Guidi signori a Pistoja innanzi che calasse in Italia Ottone il Grande, col quale alcuni storici supposero che quei potenti baroni venissero dalla Germania in Italia.
Al sinodo pistojese del 26 aprile 1313, tra i diversi rettori di Chiese della diocesi Pistojese trovasi nominato anche quello di Fagno. (ZACCARIAE. Anecd. Pistoriens.).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 88.
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