FOSSATO

nell'Appennino pistojese.

– Villaggio già castello con parrocchia (S. Lorenzo) filiale della pieve di Treppio, Comunità e 4 miglia toscane a settentrione di Cantagallo, Giurisdizione della Sanbuca, Diocesi di Pistoja, già di Bologna, Compartimento di Firenze.
È situato sul dorso dell'Appennino, alla destra della fiumana Limentra confluente del piccolo Reno, presso la dogana di confine detta di Lentula.
È questo uno dei castelli, che insieme con Treppio, la Sambuca, e Torri, dopo lunghe controversie, nel 1219, fu rivendicato dal Comune di Pistoja per sentenza proferita dal card. Ugo vesc. d'Ostia eletto per arbitro fra i Bolognesi e i Pistojesi; ma poco dopo il pont. Onorio III con lettere date li 18 febbrajo 1221, parlando dei paesi nell'Appennino di Bologna ricuperati, e di quelli posti in Val di Bisenzio, come appartenuti alla contessa Matilde, nomina come suoi i castelli di Monticelli, Mangona, Fossato e Torri, terre che il preaccennato Pont. asseriva pervenute alla S. Sede, dalla quale erano state date in feudo ad Alberto conte di Prato per l'annuo contribuito di un’astorre e di due bracchi. (SAVIOLI, Annali Bologn.) Possedeva sostanze a Monticelli e in Fossato la badia de'Vallombrosani di Vajano, siccome apparisce da una permuta fatta, nel 10 aprile del 1176, con i fratelli Ubaldino e Ubertino figli di Guido di Ubaldo. (ARCH.
DIPL. FIOR., Carte della Badia di Ripoli.) La parrocchia di S. Lorenzo al Fossato conta 443 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 338.