LEO (SAN) NEL PIAN D'ANGHIARI
nella Valle superiore del Tevere.
– Villata con chiesa parrocchiale che dà pure il nome a una dogana di frontiera di terza classe, nel piviere di Micciano, Comunità Giurisdizione e circa due miglia a levante di Anghiari, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
È situata sulla nuova strada Regia dell'Adriatico presso un ponte sul torrente Gora e circa 4 miglia a ostro di San Sepolcro, allo sbocco delle strade che vengono costà da Citerna e da Anghiari.
Non è certo, se a questa chiesa di S. Leo, o ad altra volesse appellare un istrumento del giugno 1073 pubblicato dagli Annalisti Camaldolensi (T. II), col quale un tal Bindo di Bulgaro, stando in Arezzo, assegnò per testamento al S. Eremo di Camaldoli il giuspadronato di molte chiese coi loro beni in Val Tiberina, fra le quali si trova pure et eccleslam S. Leo. Il doganiere di San Leo dipenda da quello di II° classe residente a San Sepolcro sotto il dipartimento doganale di Firenze.
S. Leo nel 1833 contava 295 abitanti.
È situata sulla nuova strada Regia dell'Adriatico presso un ponte sul torrente Gora e circa 4 miglia a ostro di San Sepolcro, allo sbocco delle strade che vengono costà da Citerna e da Anghiari.
Non è certo, se a questa chiesa di S. Leo, o ad altra volesse appellare un istrumento del giugno 1073 pubblicato dagli Annalisti Camaldolensi (T. II), col quale un tal Bindo di Bulgaro, stando in Arezzo, assegnò per testamento al S. Eremo di Camaldoli il giuspadronato di molte chiese coi loro beni in Val Tiberina, fra le quali si trova pure et eccleslam S. Leo. Il doganiere di San Leo dipenda da quello di II° classe residente a San Sepolcro sotto il dipartimento doganale di Firenze.
S. Leo nel 1833 contava 295 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 677.
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