LOMBRICI
nella vallecola di Camajore.
– Castellare antico, ora casale con parrocchia (S. Biagio) cui fu annessa la distrutta chiesa di S. Barbera di Monte Castresi o Castrese presso Metato , nel piviere, Comunità Giurisdizione e circa miglia 2 a grecale di Camajore, Diocesi e Ducato di Lucca.
Risiede in poggio alla destra del rio Lombricese sul fianco australe dell’Alpe Apuana e del monte di Pomezzana che si propaga di là.
Non parlerò dell’origine di Lombrici, da alcuni archeologi data senz’appoggio a un L. Ombricio romano; non delle frequenti risse guerreggiate fra i Lucchesi e i Pisani, ai quali ultimi si attribuisce dall’annalista Tolomeo lucchese (anno 1225), la distruzione di questo un dì forte castello; dirò solamente di un’urna marmorea sepolcrale dei tempi romani, stata nei tempi preteriti in Lombrici, ritrovata con la seguente iscrizione : D. M.
C. Mussio. Quic. Ascle. A. B. M. F.
Il Cianelli nelle sue Memorie per servire all’istoria lucchese (T. III. Pag. 204) rammenta una pergamena dell’Archivio Arcivescovile Lucchese del 1271, nella quale si nominano i figli ed eredi del fu nobil Paganello da Lombrici figlio del fu Aldobrandino. Essi erano degli antichi conti rurali o cattani di Lombrici, consorti di quelli di Corvaja e Vallecchia, a favore dei quali furono confermati i diritti sul distrutto castello e distretto di Lombrici, mercé di un privilegio dell’imperatore Carlo IV (anno 1355).
La parrocchia di S. Biagio a Lombrici, con Metato, nel 1832 contava 339 abitanti.
Risiede in poggio alla destra del rio Lombricese sul fianco australe dell’Alpe Apuana e del monte di Pomezzana che si propaga di là.
Non parlerò dell’origine di Lombrici, da alcuni archeologi data senz’appoggio a un L. Ombricio romano; non delle frequenti risse guerreggiate fra i Lucchesi e i Pisani, ai quali ultimi si attribuisce dall’annalista Tolomeo lucchese (anno 1225), la distruzione di questo un dì forte castello; dirò solamente di un’urna marmorea sepolcrale dei tempi romani, stata nei tempi preteriti in Lombrici, ritrovata con la seguente iscrizione : D. M.
C. Mussio. Quic. Ascle. A. B. M. F.
Il Cianelli nelle sue Memorie per servire all’istoria lucchese (T. III. Pag. 204) rammenta una pergamena dell’Archivio Arcivescovile Lucchese del 1271, nella quale si nominano i figli ed eredi del fu nobil Paganello da Lombrici figlio del fu Aldobrandino. Essi erano degli antichi conti rurali o cattani di Lombrici, consorti di quelli di Corvaja e Vallecchia, a favore dei quali furono confermati i diritti sul distrutto castello e distretto di Lombrici, mercé di un privilegio dell’imperatore Carlo IV (anno 1355).
La parrocchia di S. Biagio a Lombrici, con Metato, nel 1832 contava 339 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 797.
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