MELE

già CASTELLO DEI MELI (ERRATA : in Val di Fine) in Val di Cecina.

– Castello diruto che diede il vocabolo alla chiesa di S. Michele de Melis (ERRATA: nel piviere di Vallivetro) nel piviere di Vallinetro, Comunità di Riparbella, Giurisdizione di Rosignano, Diocesi e Compartimento di Pisa.
Nei primi due secoli dopo il mille vi acquistarono diritto e giurisdizione gli arcivescovi di Pisa; ma essendo insorte differenze fra l’arcivescovo Ubaldo e i rappresentanti del Comune di Volterra a cagione del Castello dei Meli, come anche di quelli di Montevaso , di Riparbella e Strido, fu rimesso il giudizio in diversi arbitri, i quali decisero a favore dell’arcivescovo pisano. (CECINA, Memor. stor.
di Volterra).
In seguito cotesti diritti vennero accordati dall’Imperatore Federigo II al Comune di Pisa, che poi li perdé allor quando il suo contado nel 1406 fu riunito al distretto fiorentino.
Finalmente i luoghi di Mele e di Montevaso insieme col castello di Chianni furono eretti in feudo marchionale dal Granduca Ferdinando II, il quale con diploma del 16 aprile 1629 ne investì la nobil famiglia Riccardi. – Vedere CHIANNI.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 186.