MONTE BAMBOLI

nella Valle della Cornia.

– Castellare distrutto sopra un monte omonimo, che dava il titolo ad un comunello, ora bandita della parrocchia Comune, Giurisdizione, Diocesi e circa 7 miglia a maestrale di Massa Marittima, Compartimento di Grosseto.
Questo monte risiede alla sinistra del torrente Milia.
Infatti la bandita di Monte Bamboli un dì faceva parte del territorio spettante al castello distrutto di Tricasi, e nei secoli più moderni essa divenne proprietà della nobile famiglia Sergardi di Siena.
Nel febbrajo dell’anno 1839 il chimico Vincenzo Mantieri scoprì nella tenuta di Monte Bamboli un combustibile avente molte caratteristiche consimili a quelle del carbon fossile; del quale combustibile essendo stati inviati all’estero i campioni dal proprietario del suolo, Domenico Lorenzi, se gli offrì una società di speculatori che ha fatto acquisto del diritto di escavazione del combustibile medesimo, riconosciuto buono al pari di quello trovato a Monte Massi, in guisa che attualmente si sta lavorando a quelle escavazioni. – Speriamo di poter dare nel Supplemento del Dizionario i resultamenti di queste e di altre consimili imprese mineralogiche modernamente tentate in varii luoghi della Toscana.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 325.