PALAZZUOLO DI ROMAGNA
nella Valle del Senio.
â Piccola Terra aperta costeggiata dal fiume Senio con chiesa prepositura (S. Matteo) capoluogo di ComunitĂ nella Giurisdizione di Marradi, Diocesi e Compartimento di Firenze.
à situata sul fondo, ossia talveg , di un vallone, a piè del quale si raccolgono per varj burroni le acque del Senio, uno dei fiumi transappennini che fluisce nel mare Adriatico passando per la Romagna pontificia, con la quale confina il territorio Granducale di Palazzuolo.
Trovasi il paese fra il grado 29° 12â 2ââ di longitudine ed il grado 44° 7â di latitudine circa miglia toscane 6 a maestrale di Marradi, 13 a levante di Firenzuola, 20 a ponente-maestrale della Rocca S. Casciano; e 9 miglia toscane a settentrione dal giogo dellâAppennino alla Colla di Casaglia sulla strada provinciale faentina.
Lâorigine di questo paese non devâessere molto antica, tostochè Palazzuolo non comparisce nĂŠ punto nĂŠ poco nel numero deâcastelli e villate donate nel 1362 da Giovacchino di Maghinardo degli Ubaldini al Comune di Firenze, nella qual donazione era compreso tutto il territorio di questa comunitĂ . Dopo una cessione fatta i reggitori della Repubblica Fiorentina ordinarono che questa porzione di territorio transappennino si appellasse, non piĂš come per lâinnanzi il Podere degli Ubaldini, ma il Podere Fiorentino, siccome era stata qualificata per Alpe Fiorentina la contrada che costituisce il vicariato di Firenzuola, posta nellâAppennino che ebbe il vocabolo di Alpe degli Ubaldini .
GiĂ fu avvisato poco sopra allâArticolo CASTEL PAGANO, e innanzi tutti agli Articoli LOZZOLE, e MANTIGNO, in qual modo la Repubblica Fiorentina estese il suo dominio sul Podere degli Ubaldini ; cioè sino da quando essa incaricandosi di alcuni aggravi lasciati dal Testatore Giovacchino di Maghinardo acquistò 12 rocche con altrettanti villaggi in gran parte situati nel Podere.
Tali furono i seguenti: Castel Pagano, Villa Bibbiana, Monte Bovaro, Campanaro, Crespino, Mantigno, Susinana, Pian Castello, Rocchetta, Tirli, Waldifusi, Calamella, Lozzole, Fernazzano, castel Leone, Cantagallo, Salecchia, Val Senio, e Gamberaldi. â Si disse anco in qual modo le masnade inviate costĂ dalla Repubblica Fiorentina, assediassero e prendessero poco dopo nel Castel del Frassino Maghinardo Novello. Fu detto, come la Signoria di Firenze nel 1373 acquistasse dai figliuoli e nipoti di Ottaviano di Maghinardo degli Ubaldini ogni ragione sul castel di Lozzole e sopra qualunque altro luogo che gli Ubaldini un dĂŹ avessero avuto nellâAlpe e nel Podere; nella quale occasione il Comune di Firenze prese formale possesso della Val dâAgnello, contrada che fu pur essa riunita alla giurisdizione di Palazzuolo.
CosĂŹ restò spenta la potenza degli Ubaldini battuti piĂš volte, e sempre ricomparsi ai danni del Comune di Firenze, al cui governo per lâultima volta in detto anno 1373 essi fecero la piena rinunzia di 14 castelli, châerano loro restati, sei nellâAlpi, e otto nel Podere. Dondechè il capitano del popolo fiorentino cav. Tommaso da Treviso per tale gloriosa impresa politico militare al suo ritorno dalla Romagna fu accolto in Firenze quasi in trionfo con molte onorificenze e regali.
Quindi la Signoria ordinò che si recasse costà un valente uomo per organizzare il Podere fiorentino, dove nella parte piÚ comoda del distretto fu eretto il palazzo di residenza per un vicario con giurisdizione civile e criminale sopra tutto il territorio del Podere fiorentino.
Probabilmente dalla costruzione del nuovo pretorio nel centro del Podere acquistò il nome di Palazzuolo questo villaggio aperto, che, come dissi, non fu rammentato nelle croniche di Matteo Villani, nÊ da altri storici di quella età .
Uno, se non fu il primo, deâvicarii del Podere fiorentino, è quel mess. Domenico di Guido del Pecora cittadino fiorentino, il quale per ordine della Signoria nel 5 giugno del 1387 inviò a Figline del Val dâArno la campana di castel di Susinana tolta a quei terrazzani in pena di una ribellione. â Vedere lâArticolo FIGLINE Volume II pag. 133.
Sotto il governo Mediceo furono sostituiti ai vicarii di Palazzuolo i capitani, la cui giurisdizione comprendeva il distretto medesimo della comunitĂ di Palazzuolo, ossia del Podere fiorentino. Il qual capitano fu soppresso con la legge del 30 settembre 1772 per la nuova organizzazione deâtribunali di giustizia dello Stato fiorentino che ridusse il pretorio di Palazzuolo a residenza di un podestĂ dipendente pel politico e per il criminale dal vicario regio stabilito in Marradi.
Finalmente col motuproprio del 7 settembre 1837 la potesteria di Palazzuolo venne riunita pel civile siccome lo era pel criminale al vicario di Marradi.
La chiesa prepositura di Palazzuolo è stata riedificata recentemente piĂš grande e piĂš bella dellâantica con portico davanti sulla ripa destra del Senio nella collinetta a cavaliere del Villaggio di Palazzuolo.
Esiste da molto tempo in luogo detto Quadalto un conservatorio con chiesa dedicata a S. Maria abitato da recluse, le quali vivono di elemosina, professando la regola di S. Domenico.
Da Palazzuolo passò il Pontefice Giulio II la mattina del 19 ottobre 1506, nel modo che viene indicato da una lettera scritta nel paese medesimo dal segretario fiorentino Niccolò Machiavelli e diretta in quel dĂŹ alla Signoria di Firenze, dalla quale era stato inviato legato della Repubblica presso quel Pontefice sopra lâimpresa di Bologna. Nella qual lettera Machiavelli informava il suo governo cosĂŹ: âS. S. ha appunto osservato il cammino, che io avvisai, e siamo a dĂŹ 13 e ad ore 15 siamo giunti qui a Palazzuolo, dove farĂ colazione, e questa sera alloggerĂ a Tosignano sua Terra (presso Imola). Arrivò jer sera a Marradi uno mandato di VV.SS. che veniva di Mugello con sei barili di vino in barili, e due in fiaschi e una soma di pere; presentossene al Papa con quel piĂš onesto modo si potè, secondo la qualitĂ del presente, ecc.â MOVIMENTO della Popolazione della Terra di PALAZZUOLO a quattro epoche diverse, divisa per famiglie.
ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -; femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 90; totalitĂ della popolazione 473.
ANNO 1745: Impuberi maschi 57; femmine 75; adulti maschi 72; femmine 134; coniugati dei due sessi 234; ecclesiastici dei due sessi 12; numero delle famiglie 137; totalitĂ della popolazione 684.
ANNO 1833: Impuberi maschi 141; femmine 110; adulti maschi 155; femmine 146; coniugati dei due sessi 273; ecclesiastici dei due sessi 28; numero delle famiglie 187; totalitĂ della popolazione 853.
ANNO 1840: Impuberi maschi 125; femmine 132; adulti maschi 191, femmine 167; coniugati dei due sessi 294; ecclesiastici dei due sessi 32; numero delle famiglie 193; totalitĂ della popolazione 941 ComunitĂ di Palazzuolo . â Cotesta ComunitĂ abbraccia una superficie territoriale di 31923 quadr., 605 dei quali sono occupati da corsi dâacqua e da strade. Ivi nel 1833 stanziavano 3319 abitanti, a proporzione di 85 persone per ogni miglio quadro toscano di suolo imponibile.
Il territorio di questa ComunitĂ andando da maestrale verso ponente, quindi voltando la fronte a ostro e poi verso scirocco-levante confina con quattro ComunitĂ del Granducato, e per gli altri lati da levante a settentrione sino a maestrale tocca lo Stato pontificio. â Imperrochè dirimpetto a maestro ha di fronte la ComunitĂ di Firenzuola, a partire dalla Capanna delle Guardia, châè una dogana sul poggio della Faggiuola; e di lĂ continuando sul crine deâmonti che separano la valle del Senio da quella del Santerno, la linea di confine fra lâuna e lâaltra ComunitĂ passa sul poggio della Bastia e poscia per quello del Lago, per il Cimone della Piana, il poggio del Cerro , monte del Fabbro e per Camaggio sino a che, passata la chiesa della Casetta di Tiara , il territorio di Palazzuolo volta faccia da maestrale a ponente-libeccio per dirigersi verso il monte Carzolano e avvicinarsi alla cresta dellâAppennino centrale, sopra la confluenza del fosso Serra nel torrente Rovigo. Ivi sottentra a confine la ComunitĂ del Borgo S. Lorenzo, con la quale il territorio di Palazzuolo percorre porzione di uno sperone settentrionale dellâAppennino sino al borro delle Volte.
CostĂ piegando la fronte a ostro trova di contro la ComunitĂ di Marradi, con la quale discostandosi dalla catena centrale dell'âAppennino percorrono insieme un suo contrafforte, il quale per i poggi di Prato Piano, Praticino e degli Aranci si abbassa nella valle del Lamone sino allâosteria del Fantino presso il Castellare di Biforco nel fosso del Confine.
Qui i due territori di Palazzuolo e di Marradi nella direzione di settentrione salgono sulla cosĂŹ detta Torretta del Confine e di lĂ per il poggio del Goffoletto attraversano la strada maestra che da Palazzuolo guida a Marradi. Quindi per i poggi del Monte Grosso e deâ Moricci arrivano sulla cima del monte di Gruffieto. CostĂ dal lato di levante cessa con la ComunitĂ di Marradi il territorio della Romagna granducale, e incomincia quello della Legazione pontificia di ForlĂŹ mediante il territorio faentino di Brisighella. Con esso la ComunitĂ di Palazzuolo percorre sul crine deâpoggi, da primo dirimpetto a levante, poscia di faccia a settentrione sino al fiume Senio; passato il quale sottentra a confine di faccia sempre a settentrione la ComunitĂ di Casola Valsenio del distretto dâImola a che dopo percorsi 82 termini di pietra di confine con lo Stato pontificio il territorio di Palazzuolo ritorna alla dogana della Faggiuola, dove ritrova la ComunitĂ di Firenzuola.
Un solo corso dâacque di qualche considerazione (il fiume Senio) attraversa il territorio di questa ComunitĂ . Il quale fiume nasce appunto nel suo territorio sulla faccia settentrionale del monte Carzolano e va ingrossandosi di mano in mano per via col tributo deâtorrenti Ortali, Quadalto , e Brame, i quali scendono alla sua sinistra, senza dire di molti altri fossi che si vuotano nel Senio tanto dal destro come dal sinistro lato.
Le maggiori montuositĂ di questo territorio, state tutte calcolate dal P. Inghirami, sotto il Monte Carzolano, la cui sommitĂ trovò essere 2012,4 braccia superiore al livello del mare; il Monte della Faggiola che riscontrò alto braccia 1744 e il Monte Pravaligo allâaltezza di 1614,7; mentre il paese di Palazzuolo non è che a 723 braccia sopra il livello medesimo del mare.
Poche a tutte malagevoli erano nellâanno 1832 le strade maestre di questa ComunitĂ , in guisa che la contrada alpestre di Palazzuolo non si passeggiava che a piedi o a cavallo. Ora però si stĂ costruendo una strada rotabile fra Marradi e Pala zzuolo onde mettere questo paese in una piĂš facile e piĂš utile comunicazione con il restante della Romagna e con la Toscana.
In quanto spetta allâindole del suolo ed alla sua struttura fisica, siccome la maggior parte del territorio di Palazzuolo è coperto da rocce calcaree silicee stratiformi e schistose, e da poche altre varietĂ state giĂ descritte allâArticolo MARRADI ComunitĂ , cosĂŹ per brevitĂ invierò a quellâArticolo il lettore come ancora rispetto alla qualitĂ dei prodotti che suol fornire cotesto contrada.
La prima riforma economica della ComunitĂ di Palazzuolo comandata dal Granduca Leopoldo I ci richiama al motuproprio del 4 dicembre 1775. A quellâepoca essa consisteva in 13 comunelli, ossidano popoli, cioè: 1° Palazzuolo, 2° Bibbiana, 3° Campanara, 4° Visano, 5° Salecchio, 6° Mantigno, 7° Lozzole, 8° S.
Maria a Rio Cesare, 9° Piedimonte, 10° Rocca, 11° S.
Giovanni di Misileo, 12° Fantino, 13° Frassino.
Poco prima di quel tempo la parrocchia di S. Martino al Frassino era stata unita al popolo di S. Egidio a Salecchio.
Nel popolo di Bibbiana è compresa la contrada di Val dâAgnello, e nel distretto del Frassino e Solecchio sono i monti di Gruffieto e Valdonico , luoghi del Podere fiorentino spesse volte allâoccasione delle guerre avute con gli Ubaldini dagli storici fiorentini rammentati.
In quanto alla sommitĂ del monte di Gruffieto, che trovasi sul confine delle ComunitĂ granducali di Palazzuolo e Marradi con quella di Brisichella della Legazione pontificia, giova qui ripetere quanto si disse allâArticolo MARRADI ComunitĂ , Volume III pagina 94, che tra le singolaritĂ , le quali si presentano allâocchio del geologo nel percorrere le valli transappennine della Romagna granducale, è notabile quella di trovare perfino sulle cime deâmonti, come in questa di Gruffieto ecc., delle ostriche ed altre conchiglie bivalvi e univalvi impietrite in una specie di roccia cornea durissima.
Dopo lâultime riforme la ComunitĂ di Palazzuolo comprende li stessi popoli di sopra accennati, se non che da un terzo della popolazione della parrocchia della Casetta di Tiara entra nella ComunitĂ di Firenzuola, mentre quasi la metĂ della popolazione di Fantino spetta alla ComunitĂ di Marradi, dalla quale questo di Palazzuolo riceve in cambio una frazione della parrocchia di Cardeto, e 57 individui dallo Stato pontificio.
La ComunitĂ di Palazzuolo mantiene un medico, un chirurgo ed un maestro di scuola.
Ha un mercato settimanale che cade nel giorno di sabato.
Vi si tengono ancora due fiere di bestiame nei dĂŹ 5 e 28 agosto.
Esiste in Palazzuolo una dogana di frontiera di seconda classe, il cui doganiere soprintende alla dogana di 3a classe della Capanna delle Guardie, altrimenti detta della Faggiuola.
Risiede in Palazzuolo un ingegnere di Circondario; lâufizio di esazione del Registro è al Borgo S. Lorenzo, la conservazione delle Ipoteche in Modigliana, la cancelleria comunicativa, e il giusdicente in Marradi; ed il tribunale di Prima istanza alla Rocca S. Casciano.
QUADRO della Popolazione della ComunitĂ di PALAZZUOLO a quattro epoche diverse - nome del luogo: Bibbiana, titolo della chiesa: SS.
Simone e Giuda (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 172, abitanti anno 1745 n° 166, abitanti anno 1833 n° 175, abitanti anno 1839 n° 188 - nome del luogo: Campanara, titolo della chiesa: S.
Michele (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 306, abitanti anno 1745 n° 130, abitanti anno 1833 n° 116, abitanti anno 1839 n° 148 - nome del luogo: *Casetta di Tiara, titolo della chiesa: Visitazione di Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 343, abitanti anno 1833 n° 289, abitanti anno 1839 n° 317 - nome del luogo: *Fantino, titolo della chiesa: S. Antonio Abate (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 102, abitanti anno 1745 n° 16, abitanti anno 1833 n° 128, abitanti anno 1839 n° 118 - nome del luogo: Lozzole, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 313, abitanti anno 1745 n° 238, abitanti anno 1833 n° 241, abitanti anno 1839 n° 264 - nome del luogo: Mantigno, titolo della chiesa: S. Andrea (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 209, abitanti anno 1745 n° 118, abitanti anno 1833 n° 157, abitanti anno 1839 n° 159 - nome del luogo: Misileo, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 404, abitanti anno 1745 n° 47, abitanti anno 1833 n° 338, abitanti anno 1839 n° 274 - nome del luogo: PALAZZUOLO, titolo della chiesa: S.
Stefano (Prepositura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 473, abitanti anno 1745 n° 684, abitanti anno 1833 n° 853, abitanti anno 1839 n° 941 - nome del luogo: Piè di Monte, titolo della chiesa: S.
Pietro (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 466, abitanti anno 1745 n° 166, abitanti anno 1833 n° 152, abitanti anno 1839 n° 225 - nome del luogo: Rio Cesare e Susinana, titolo della chiesa: S. Maria (giĂ Badia ora Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 248, abitanti anno 1745 n° 147, abitanti anno 1833 n° 303, abitanti anno 1839 n° 327 - nome del luogo: Rocca, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 184, abitanti anno 1745 n° 169, abitanti anno 1833 n° 145, abitanti anno 1839 n° 157 - nome del luogo: Salecchio e Frassino, titolo della chiesa: SS. Egidio e Martino (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 482, abitanti anno 1745 n° 193, abitanti anno 1833 n° 237, abitanti anno 1839 n° 265 - nome del luogo: Visano, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 214, abitanti anno 1745 n° 104, abitanti anno 1833 n° 127, abitanti anno 1839 n° 135 - Totale abitanti anno 1551 n° 3573 - Totale abitanti anno 1745 n° 2521 Frazioni provenienti da parrocchie fuori della ComunitĂ - nome del luogo: Cardeto, ComunitĂ donde proviene: Marradi, abitanti anno 1833 n° 18, abitanti anno 1839 n° - nome del luogo: Presiola, ComunitĂ donde proviene: dallo Stato Pontificio, abitanti anno 1833 n° -, abitanti anno 1839 n° 67 - Totale abitanti anno 1833 n° 3319 - Totale abitanti anno 1839 n° 3600 Dalle parrocchie contrassegnate con lâasterisco * si defalcano per la popolazione del 1840 individui 164 compresi nelle ComunitĂ limitrofe, dico: abitanti 164 Resta la popolazione del 1840, abitanti 3436
à situata sul fondo, ossia talveg , di un vallone, a piè del quale si raccolgono per varj burroni le acque del Senio, uno dei fiumi transappennini che fluisce nel mare Adriatico passando per la Romagna pontificia, con la quale confina il territorio Granducale di Palazzuolo.
Trovasi il paese fra il grado 29° 12â 2ââ di longitudine ed il grado 44° 7â di latitudine circa miglia toscane 6 a maestrale di Marradi, 13 a levante di Firenzuola, 20 a ponente-maestrale della Rocca S. Casciano; e 9 miglia toscane a settentrione dal giogo dellâAppennino alla Colla di Casaglia sulla strada provinciale faentina.
Lâorigine di questo paese non devâessere molto antica, tostochè Palazzuolo non comparisce nĂŠ punto nĂŠ poco nel numero deâcastelli e villate donate nel 1362 da Giovacchino di Maghinardo degli Ubaldini al Comune di Firenze, nella qual donazione era compreso tutto il territorio di questa comunitĂ . Dopo una cessione fatta i reggitori della Repubblica Fiorentina ordinarono che questa porzione di territorio transappennino si appellasse, non piĂš come per lâinnanzi il Podere degli Ubaldini, ma il Podere Fiorentino, siccome era stata qualificata per Alpe Fiorentina la contrada che costituisce il vicariato di Firenzuola, posta nellâAppennino che ebbe il vocabolo di Alpe degli Ubaldini .
GiĂ fu avvisato poco sopra allâArticolo CASTEL PAGANO, e innanzi tutti agli Articoli LOZZOLE, e MANTIGNO, in qual modo la Repubblica Fiorentina estese il suo dominio sul Podere degli Ubaldini ; cioè sino da quando essa incaricandosi di alcuni aggravi lasciati dal Testatore Giovacchino di Maghinardo acquistò 12 rocche con altrettanti villaggi in gran parte situati nel Podere.
Tali furono i seguenti: Castel Pagano, Villa Bibbiana, Monte Bovaro, Campanaro, Crespino, Mantigno, Susinana, Pian Castello, Rocchetta, Tirli, Waldifusi, Calamella, Lozzole, Fernazzano, castel Leone, Cantagallo, Salecchia, Val Senio, e Gamberaldi. â Si disse anco in qual modo le masnade inviate costĂ dalla Repubblica Fiorentina, assediassero e prendessero poco dopo nel Castel del Frassino Maghinardo Novello. Fu detto, come la Signoria di Firenze nel 1373 acquistasse dai figliuoli e nipoti di Ottaviano di Maghinardo degli Ubaldini ogni ragione sul castel di Lozzole e sopra qualunque altro luogo che gli Ubaldini un dĂŹ avessero avuto nellâAlpe e nel Podere; nella quale occasione il Comune di Firenze prese formale possesso della Val dâAgnello, contrada che fu pur essa riunita alla giurisdizione di Palazzuolo.
CosĂŹ restò spenta la potenza degli Ubaldini battuti piĂš volte, e sempre ricomparsi ai danni del Comune di Firenze, al cui governo per lâultima volta in detto anno 1373 essi fecero la piena rinunzia di 14 castelli, châerano loro restati, sei nellâAlpi, e otto nel Podere. Dondechè il capitano del popolo fiorentino cav. Tommaso da Treviso per tale gloriosa impresa politico militare al suo ritorno dalla Romagna fu accolto in Firenze quasi in trionfo con molte onorificenze e regali.
Quindi la Signoria ordinò che si recasse costà un valente uomo per organizzare il Podere fiorentino, dove nella parte piÚ comoda del distretto fu eretto il palazzo di residenza per un vicario con giurisdizione civile e criminale sopra tutto il territorio del Podere fiorentino.
Probabilmente dalla costruzione del nuovo pretorio nel centro del Podere acquistò il nome di Palazzuolo questo villaggio aperto, che, come dissi, non fu rammentato nelle croniche di Matteo Villani, nÊ da altri storici di quella età .
Uno, se non fu il primo, deâvicarii del Podere fiorentino, è quel mess. Domenico di Guido del Pecora cittadino fiorentino, il quale per ordine della Signoria nel 5 giugno del 1387 inviò a Figline del Val dâArno la campana di castel di Susinana tolta a quei terrazzani in pena di una ribellione. â Vedere lâArticolo FIGLINE Volume II pag. 133.
Sotto il governo Mediceo furono sostituiti ai vicarii di Palazzuolo i capitani, la cui giurisdizione comprendeva il distretto medesimo della comunitĂ di Palazzuolo, ossia del Podere fiorentino. Il qual capitano fu soppresso con la legge del 30 settembre 1772 per la nuova organizzazione deâtribunali di giustizia dello Stato fiorentino che ridusse il pretorio di Palazzuolo a residenza di un podestĂ dipendente pel politico e per il criminale dal vicario regio stabilito in Marradi.
Finalmente col motuproprio del 7 settembre 1837 la potesteria di Palazzuolo venne riunita pel civile siccome lo era pel criminale al vicario di Marradi.
La chiesa prepositura di Palazzuolo è stata riedificata recentemente piĂš grande e piĂš bella dellâantica con portico davanti sulla ripa destra del Senio nella collinetta a cavaliere del Villaggio di Palazzuolo.
Esiste da molto tempo in luogo detto Quadalto un conservatorio con chiesa dedicata a S. Maria abitato da recluse, le quali vivono di elemosina, professando la regola di S. Domenico.
Da Palazzuolo passò il Pontefice Giulio II la mattina del 19 ottobre 1506, nel modo che viene indicato da una lettera scritta nel paese medesimo dal segretario fiorentino Niccolò Machiavelli e diretta in quel dĂŹ alla Signoria di Firenze, dalla quale era stato inviato legato della Repubblica presso quel Pontefice sopra lâimpresa di Bologna. Nella qual lettera Machiavelli informava il suo governo cosĂŹ: âS. S. ha appunto osservato il cammino, che io avvisai, e siamo a dĂŹ 13 e ad ore 15 siamo giunti qui a Palazzuolo, dove farĂ colazione, e questa sera alloggerĂ a Tosignano sua Terra (presso Imola). Arrivò jer sera a Marradi uno mandato di VV.SS. che veniva di Mugello con sei barili di vino in barili, e due in fiaschi e una soma di pere; presentossene al Papa con quel piĂš onesto modo si potè, secondo la qualitĂ del presente, ecc.â MOVIMENTO della Popolazione della Terra di PALAZZUOLO a quattro epoche diverse, divisa per famiglie.
ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -; femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 90; totalitĂ della popolazione 473.
ANNO 1745: Impuberi maschi 57; femmine 75; adulti maschi 72; femmine 134; coniugati dei due sessi 234; ecclesiastici dei due sessi 12; numero delle famiglie 137; totalitĂ della popolazione 684.
ANNO 1833: Impuberi maschi 141; femmine 110; adulti maschi 155; femmine 146; coniugati dei due sessi 273; ecclesiastici dei due sessi 28; numero delle famiglie 187; totalitĂ della popolazione 853.
ANNO 1840: Impuberi maschi 125; femmine 132; adulti maschi 191, femmine 167; coniugati dei due sessi 294; ecclesiastici dei due sessi 32; numero delle famiglie 193; totalitĂ della popolazione 941 ComunitĂ di Palazzuolo . â Cotesta ComunitĂ abbraccia una superficie territoriale di 31923 quadr., 605 dei quali sono occupati da corsi dâacqua e da strade. Ivi nel 1833 stanziavano 3319 abitanti, a proporzione di 85 persone per ogni miglio quadro toscano di suolo imponibile.
Il territorio di questa ComunitĂ andando da maestrale verso ponente, quindi voltando la fronte a ostro e poi verso scirocco-levante confina con quattro ComunitĂ del Granducato, e per gli altri lati da levante a settentrione sino a maestrale tocca lo Stato pontificio. â Imperrochè dirimpetto a maestro ha di fronte la ComunitĂ di Firenzuola, a partire dalla Capanna delle Guardia, châè una dogana sul poggio della Faggiuola; e di lĂ continuando sul crine deâmonti che separano la valle del Senio da quella del Santerno, la linea di confine fra lâuna e lâaltra ComunitĂ passa sul poggio della Bastia e poscia per quello del Lago, per il Cimone della Piana, il poggio del Cerro , monte del Fabbro e per Camaggio sino a che, passata la chiesa della Casetta di Tiara , il territorio di Palazzuolo volta faccia da maestrale a ponente-libeccio per dirigersi verso il monte Carzolano e avvicinarsi alla cresta dellâAppennino centrale, sopra la confluenza del fosso Serra nel torrente Rovigo. Ivi sottentra a confine la ComunitĂ del Borgo S. Lorenzo, con la quale il territorio di Palazzuolo percorre porzione di uno sperone settentrionale dellâAppennino sino al borro delle Volte.
CostĂ piegando la fronte a ostro trova di contro la ComunitĂ di Marradi, con la quale discostandosi dalla catena centrale dell'âAppennino percorrono insieme un suo contrafforte, il quale per i poggi di Prato Piano, Praticino e degli Aranci si abbassa nella valle del Lamone sino allâosteria del Fantino presso il Castellare di Biforco nel fosso del Confine.
Qui i due territori di Palazzuolo e di Marradi nella direzione di settentrione salgono sulla cosĂŹ detta Torretta del Confine e di lĂ per il poggio del Goffoletto attraversano la strada maestra che da Palazzuolo guida a Marradi. Quindi per i poggi del Monte Grosso e deâ Moricci arrivano sulla cima del monte di Gruffieto. CostĂ dal lato di levante cessa con la ComunitĂ di Marradi il territorio della Romagna granducale, e incomincia quello della Legazione pontificia di ForlĂŹ mediante il territorio faentino di Brisighella. Con esso la ComunitĂ di Palazzuolo percorre sul crine deâpoggi, da primo dirimpetto a levante, poscia di faccia a settentrione sino al fiume Senio; passato il quale sottentra a confine di faccia sempre a settentrione la ComunitĂ di Casola Valsenio del distretto dâImola a che dopo percorsi 82 termini di pietra di confine con lo Stato pontificio il territorio di Palazzuolo ritorna alla dogana della Faggiuola, dove ritrova la ComunitĂ di Firenzuola.
Un solo corso dâacque di qualche considerazione (il fiume Senio) attraversa il territorio di questa ComunitĂ . Il quale fiume nasce appunto nel suo territorio sulla faccia settentrionale del monte Carzolano e va ingrossandosi di mano in mano per via col tributo deâtorrenti Ortali, Quadalto , e Brame, i quali scendono alla sua sinistra, senza dire di molti altri fossi che si vuotano nel Senio tanto dal destro come dal sinistro lato.
Le maggiori montuositĂ di questo territorio, state tutte calcolate dal P. Inghirami, sotto il Monte Carzolano, la cui sommitĂ trovò essere 2012,4 braccia superiore al livello del mare; il Monte della Faggiola che riscontrò alto braccia 1744 e il Monte Pravaligo allâaltezza di 1614,7; mentre il paese di Palazzuolo non è che a 723 braccia sopra il livello medesimo del mare.
Poche a tutte malagevoli erano nellâanno 1832 le strade maestre di questa ComunitĂ , in guisa che la contrada alpestre di Palazzuolo non si passeggiava che a piedi o a cavallo. Ora però si stĂ costruendo una strada rotabile fra Marradi e Pala zzuolo onde mettere questo paese in una piĂš facile e piĂš utile comunicazione con il restante della Romagna e con la Toscana.
In quanto spetta allâindole del suolo ed alla sua struttura fisica, siccome la maggior parte del territorio di Palazzuolo è coperto da rocce calcaree silicee stratiformi e schistose, e da poche altre varietĂ state giĂ descritte allâArticolo MARRADI ComunitĂ , cosĂŹ per brevitĂ invierò a quellâArticolo il lettore come ancora rispetto alla qualitĂ dei prodotti che suol fornire cotesto contrada.
La prima riforma economica della ComunitĂ di Palazzuolo comandata dal Granduca Leopoldo I ci richiama al motuproprio del 4 dicembre 1775. A quellâepoca essa consisteva in 13 comunelli, ossidano popoli, cioè: 1° Palazzuolo, 2° Bibbiana, 3° Campanara, 4° Visano, 5° Salecchio, 6° Mantigno, 7° Lozzole, 8° S.
Maria a Rio Cesare, 9° Piedimonte, 10° Rocca, 11° S.
Giovanni di Misileo, 12° Fantino, 13° Frassino.
Poco prima di quel tempo la parrocchia di S. Martino al Frassino era stata unita al popolo di S. Egidio a Salecchio.
Nel popolo di Bibbiana è compresa la contrada di Val dâAgnello, e nel distretto del Frassino e Solecchio sono i monti di Gruffieto e Valdonico , luoghi del Podere fiorentino spesse volte allâoccasione delle guerre avute con gli Ubaldini dagli storici fiorentini rammentati.
In quanto alla sommitĂ del monte di Gruffieto, che trovasi sul confine delle ComunitĂ granducali di Palazzuolo e Marradi con quella di Brisichella della Legazione pontificia, giova qui ripetere quanto si disse allâArticolo MARRADI ComunitĂ , Volume III pagina 94, che tra le singolaritĂ , le quali si presentano allâocchio del geologo nel percorrere le valli transappennine della Romagna granducale, è notabile quella di trovare perfino sulle cime deâmonti, come in questa di Gruffieto ecc., delle ostriche ed altre conchiglie bivalvi e univalvi impietrite in una specie di roccia cornea durissima.
Dopo lâultime riforme la ComunitĂ di Palazzuolo comprende li stessi popoli di sopra accennati, se non che da un terzo della popolazione della parrocchia della Casetta di Tiara entra nella ComunitĂ di Firenzuola, mentre quasi la metĂ della popolazione di Fantino spetta alla ComunitĂ di Marradi, dalla quale questo di Palazzuolo riceve in cambio una frazione della parrocchia di Cardeto, e 57 individui dallo Stato pontificio.
La ComunitĂ di Palazzuolo mantiene un medico, un chirurgo ed un maestro di scuola.
Ha un mercato settimanale che cade nel giorno di sabato.
Vi si tengono ancora due fiere di bestiame nei dĂŹ 5 e 28 agosto.
Esiste in Palazzuolo una dogana di frontiera di seconda classe, il cui doganiere soprintende alla dogana di 3a classe della Capanna delle Guardie, altrimenti detta della Faggiuola.
Risiede in Palazzuolo un ingegnere di Circondario; lâufizio di esazione del Registro è al Borgo S. Lorenzo, la conservazione delle Ipoteche in Modigliana, la cancelleria comunicativa, e il giusdicente in Marradi; ed il tribunale di Prima istanza alla Rocca S. Casciano.
QUADRO della Popolazione della ComunitĂ di PALAZZUOLO a quattro epoche diverse - nome del luogo: Bibbiana, titolo della chiesa: SS.
Simone e Giuda (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 172, abitanti anno 1745 n° 166, abitanti anno 1833 n° 175, abitanti anno 1839 n° 188 - nome del luogo: Campanara, titolo della chiesa: S.
Michele (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 306, abitanti anno 1745 n° 130, abitanti anno 1833 n° 116, abitanti anno 1839 n° 148 - nome del luogo: *Casetta di Tiara, titolo della chiesa: Visitazione di Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 343, abitanti anno 1833 n° 289, abitanti anno 1839 n° 317 - nome del luogo: *Fantino, titolo della chiesa: S. Antonio Abate (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 102, abitanti anno 1745 n° 16, abitanti anno 1833 n° 128, abitanti anno 1839 n° 118 - nome del luogo: Lozzole, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 313, abitanti anno 1745 n° 238, abitanti anno 1833 n° 241, abitanti anno 1839 n° 264 - nome del luogo: Mantigno, titolo della chiesa: S. Andrea (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 209, abitanti anno 1745 n° 118, abitanti anno 1833 n° 157, abitanti anno 1839 n° 159 - nome del luogo: Misileo, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 404, abitanti anno 1745 n° 47, abitanti anno 1833 n° 338, abitanti anno 1839 n° 274 - nome del luogo: PALAZZUOLO, titolo della chiesa: S.
Stefano (Prepositura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 473, abitanti anno 1745 n° 684, abitanti anno 1833 n° 853, abitanti anno 1839 n° 941 - nome del luogo: Piè di Monte, titolo della chiesa: S.
Pietro (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 466, abitanti anno 1745 n° 166, abitanti anno 1833 n° 152, abitanti anno 1839 n° 225 - nome del luogo: Rio Cesare e Susinana, titolo della chiesa: S. Maria (giĂ Badia ora Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 248, abitanti anno 1745 n° 147, abitanti anno 1833 n° 303, abitanti anno 1839 n° 327 - nome del luogo: Rocca, titolo della chiesa: S. Michele (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 184, abitanti anno 1745 n° 169, abitanti anno 1833 n° 145, abitanti anno 1839 n° 157 - nome del luogo: Salecchio e Frassino, titolo della chiesa: SS. Egidio e Martino (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 482, abitanti anno 1745 n° 193, abitanti anno 1833 n° 237, abitanti anno 1839 n° 265 - nome del luogo: Visano, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 214, abitanti anno 1745 n° 104, abitanti anno 1833 n° 127, abitanti anno 1839 n° 135 - Totale abitanti anno 1551 n° 3573 - Totale abitanti anno 1745 n° 2521 Frazioni provenienti da parrocchie fuori della ComunitĂ - nome del luogo: Cardeto, ComunitĂ donde proviene: Marradi, abitanti anno 1833 n° 18, abitanti anno 1839 n° - nome del luogo: Presiola, ComunitĂ donde proviene: dallo Stato Pontificio, abitanti anno 1833 n° -, abitanti anno 1839 n° 67 - Totale abitanti anno 1833 n° 3319 - Totale abitanti anno 1839 n° 3600 Dalle parrocchie contrassegnate con lâasterisco * si defalcano per la popolazione del 1840 individui 164 compresi nelle ComunitĂ limitrofe, dico: abitanti 164 Resta la popolazione del 1840, abitanti 3436
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 37.
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