PAPENA, o PAPIENA

nella Valle della Merse.

– Casale che diede il nome a una chiesa (S. Fabiano), e che ora lo dà ad un podere della fattoria di Frosini, nel popolo della pieve di Monti a Malcavolo, Comunità di Chiusdino, Giurisdizione di Radicondoli, Diocesi di Volterra, Compartimento di Siena.
Ci richiama a questo luogo di Papena un istrumento del 1252, col quale Rinaldo pievano di Scorsciano con licenza di Ranieri vescovo di Volterra rinunziò all'abate e Monastero di S. Galgano le chiese di S. Fabiano di Papiena , di S. Maria e S. Pietro di Scarpegiano , de’SS.
Jacopo e Cristofano di Grepine, e di S. Martino di Vespero , tutte chiese allora soggette alla distrutta pieve di Scorsciano .
Attualmente Papena, Grepine, e Vespero sono altrettanti poderi della fattoria del March. Leopoldo Feroni a Frosini provenienti con essa dal patrimonio del distrutto monastero di S. Galgano. – Vedere FROSINI, E MALCAVOLO (PIEVE DI).
Forse fu costì dove intorno al mille esisteva una chiesa dedicata a S. Felice, cioè, in loco Papiana, o Papigna, prope Ecclesiam S. Felicis territorio Volaterranense, nella quale nel dì 8 ottobre del 1007 fu concluso un contratto fra Benedetto vescovo di Volterra da parte, e dall'altra dalla contessa Willa figlia del fu Landolfo principe di Benevento rimasta vedova del conte Ridolfo di Maremma dopo ottenuto il consenso del suo figlio e mondualdo il C. Ildebrando autore de’conti di Sovana e di Santa Fiora. Si tratta in esso della permuta di una quantità di terreni posti in Val d’Evola e in Val d’Elsa fra la mensa vescovile volterrana e la casa Aldobrandesco. – Vedere COLLE Città.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 56.