PETRONILLA (S.)
nelle MASSE della CITTA` di SIENA.
– Contrada che porta il nome della sua piccola chiesa parrocchiale nella Comunità del Terzo delle Masse, Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Siena, che appena è mezzo miglio a ostro-scirocco della chiesa di S.
Petronilla.
Risiede sopra un'amena collina alla destra della strada regia postale che entra in Siena per porta Camollia vicino all'antiporto o arco trionfale. – Costì fu già un piccolo spedale e un gran monastero fondato nel 1219 per suore Francescane, cui riferisce un breve di quest'anno del cardinale Ugo vescovo di Ostia e Velletri, il quale prese sotto la sua protezione quelle recluse con l'annesso spedale di S. Petronilla. Nel 1248 il Comune di Siena fornì aiuti affinchè il monastero di S. Petronilla fosse fatto più grandioso presso il borro di Riluogo sulla strada che conduce all'attual casino di Vico Bello del marchese Chigi. – Il qual monastero riescì tanto vasto da potervi alloggiare nel 1442 il Pont. Eugenio IV con la sua corte che per sei mesi vi abitò senza incomodare quelle suore.
Fu in questi contorni dove nel maggio del 1260 un esercito fiorentino piantò gli accampamenti. – (G.Villani Cronic.) Nel 1553, all'occasione dell'ultima guerra di Siena, le monache di S. Petronilla vennero traslatate dentro Siena nella chiesa appartenuta ai Frati Umiliati, detta perciò di S Petronilla, quando il locale del Mon. fuori di porta Camullia fu fortificato a difesa della città. Sennonchè l'anno dopo esso fu assalito e per notturna sorpresa nel gennajo del 1554 dai nemici occupato. Finalmente per ordine di Cosimo I duca di Firenze e Siena le fortificazioni di S. Petronilla vennero totalmente atterrate.
La chiesa di S. Petronilla fu dichiarata parrocchiale innanzi la metà del sec. XVI cioé, negli ultimi tempi che vi abitavano le Clarisse, le quali conservarono il giuspadronato della chiesa stessa anche dopo essere state traslatate dentro la città.
La parrocchia di S. Petronilla nel 1640 noverava 132 individui; Nel 1745 ne aveva 512, e nel 1833 contava 551 abitanti.
Petronilla.
Risiede sopra un'amena collina alla destra della strada regia postale che entra in Siena per porta Camollia vicino all'antiporto o arco trionfale. – Costì fu già un piccolo spedale e un gran monastero fondato nel 1219 per suore Francescane, cui riferisce un breve di quest'anno del cardinale Ugo vescovo di Ostia e Velletri, il quale prese sotto la sua protezione quelle recluse con l'annesso spedale di S. Petronilla. Nel 1248 il Comune di Siena fornì aiuti affinchè il monastero di S. Petronilla fosse fatto più grandioso presso il borro di Riluogo sulla strada che conduce all'attual casino di Vico Bello del marchese Chigi. – Il qual monastero riescì tanto vasto da potervi alloggiare nel 1442 il Pont. Eugenio IV con la sua corte che per sei mesi vi abitò senza incomodare quelle suore.
Fu in questi contorni dove nel maggio del 1260 un esercito fiorentino piantò gli accampamenti. – (G.Villani Cronic.) Nel 1553, all'occasione dell'ultima guerra di Siena, le monache di S. Petronilla vennero traslatate dentro Siena nella chiesa appartenuta ai Frati Umiliati, detta perciò di S Petronilla, quando il locale del Mon. fuori di porta Camullia fu fortificato a difesa della città. Sennonchè l'anno dopo esso fu assalito e per notturna sorpresa nel gennajo del 1554 dai nemici occupato. Finalmente per ordine di Cosimo I duca di Firenze e Siena le fortificazioni di S. Petronilla vennero totalmente atterrate.
La chiesa di S. Petronilla fu dichiarata parrocchiale innanzi la metà del sec. XVI cioé, negli ultimi tempi che vi abitavano le Clarisse, le quali conservarono il giuspadronato della chiesa stessa anche dopo essere state traslatate dentro la città.
La parrocchia di S. Petronilla nel 1640 noverava 132 individui; Nel 1745 ne aveva 512, e nel 1833 contava 551 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 159.
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