PIEVE VECCHIA o PIEVECCHIA
in Val di Sieve.
– Chiesa parrocchiale (S. Lucia) con l’annesso di S. Niccolò a Vico nel piviere di Monte Fiesole, Comunità Giurisdizione e circa un miglio toscano e 1/2 a settentrione del Ponte a Sieve, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Molti luoghi di campagna conservano il titolo di Pieve Vecchia avendo lasciato quello della località specifica, dopochè il battistero delle chiese medesime fu traslatato in altre più moderne a qualche distanza dalle prime. – Quindi è da credere che nel luogo della parrocchia di S.
Lucia a Pieve Vecchia, sebbene suffraganea della battesimale di Monte Fiesole, esistesse anticamente il sacro fonte.
All’Articolo FIESOLE (MONTE) si fece osservare che i popoli di S. Andrea a Pieve Vecchia e di S. Niccolò a Vico fino dal secolo XII erano vassalli dei vescovi di Firenze. Anche la chiesa di Pieve Vecchia fu sempre di libera collazione della mensa fiorentina, mentre in quella di S. Niccolò a Vico, nel cui popolo è la villa Gondi di Grignano con l’oratorio annesso di S. Cristina, era di giuspadronato della famiglia Marzi-Medici, forse ottenuto dal vescovo di quella casata.
Il popolo di Vico è situato in gran parte alla sinistra del fiume Sieve, al contrario quello della Pieve Vecchia è compreso tutto nella parte destra, sicchè il primo è della Comunità di Pelago, l’altro di quella di Pontassieve.
L’unione di questi due popoli accadde in conseguenza di una bolla del Pontefice Alessandro VI del 10 ottobre 1495 diretta al vicario dell’arcivescovo di Firenze. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte di Castello). – Vedere Vico (S. NICCOLO’ A) in Val di Sieve.
La parrocchia riunita di Pieve Vecchia e di Vico nel 1833 contava 769 abitanti dei quali 122 entravano nella Comunità di Pelago. – Vedere PELAGO Comunità.
Molti luoghi di campagna conservano il titolo di Pieve Vecchia avendo lasciato quello della località specifica, dopochè il battistero delle chiese medesime fu traslatato in altre più moderne a qualche distanza dalle prime. – Quindi è da credere che nel luogo della parrocchia di S.
Lucia a Pieve Vecchia, sebbene suffraganea della battesimale di Monte Fiesole, esistesse anticamente il sacro fonte.
All’Articolo FIESOLE (MONTE) si fece osservare che i popoli di S. Andrea a Pieve Vecchia e di S. Niccolò a Vico fino dal secolo XII erano vassalli dei vescovi di Firenze. Anche la chiesa di Pieve Vecchia fu sempre di libera collazione della mensa fiorentina, mentre in quella di S. Niccolò a Vico, nel cui popolo è la villa Gondi di Grignano con l’oratorio annesso di S. Cristina, era di giuspadronato della famiglia Marzi-Medici, forse ottenuto dal vescovo di quella casata.
Il popolo di Vico è situato in gran parte alla sinistra del fiume Sieve, al contrario quello della Pieve Vecchia è compreso tutto nella parte destra, sicchè il primo è della Comunità di Pelago, l’altro di quella di Pontassieve.
L’unione di questi due popoli accadde in conseguenza di una bolla del Pontefice Alessandro VI del 10 ottobre 1495 diretta al vicario dell’arcivescovo di Firenze. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte di Castello). – Vedere Vico (S. NICCOLO’ A) in Val di Sieve.
La parrocchia riunita di Pieve Vecchia e di Vico nel 1833 contava 769 abitanti dei quali 122 entravano nella Comunità di Pelago. – Vedere PELAGO Comunità.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 260.
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