SAMBUCA nella Val di Pesa

– Borgo con chiesa parrocchiale (S. Jacopo con due annessi demoliti) nel piviere di S. Pietro in Bossolo, Com. e circa miglia toscane 3 e 1/2 a grecale di Barberino di Val d’Elsa, Giurisdizione di Poggibonsi, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede sulla ripa sinistra della Pesa alla testa del ponte che si disse di Romagliano , sul quale passava l'antica strada Romana innanzi che sulla fine del secolo XVIII fosse costruito due miglia toscane più basso il bel ponte di pietra dirimpetto al poggio di Fabbrica per 1'attuale strada postale di Roma.
Con istrumento del 1053 rogato nel castello della Sambuca nella Val di Pesa, il nobile Ranieri e donna Ava sua moglie donarono alcuni beni alla badia di Passignano.
Dalla stessa badia provengono due altri istrumenti dell’11 settembre 1166, e 29 ottobre 1179 scritti nel castello della Sambuca. ed un terzo del 2 dicembre 1168 rogato in Passignano, coll'ultimo dei quali l’abbate di quel monastero affittò due moggia e quattro stiora di terra nel distretto della Sambuca per l’annuo canone di tre denari, compresa una piazza in detto castello con l'obbligo al locatario di fabbricarvi una casa. – (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte di detto Monastero .) Dell’istrumento però del 29 ottobre 1179 apparisce che fin d'a llora esisteva sulla Pesa il Ponte della Sambuca, ponte del quale si torna a far menzione in altre due carte del giugno 1219, e 8 gennajo 1295 scritte nel borgo del Ponte della Sambuca .
Rammentano poi la prioria e canonica di S. Maria e S.
Jacopo alla Samb uca un istrumento del 26 giugno 1219 ed un comprmesso del 1231 relativo al giuspadronato di quella chiesa preteso dall' abbate di Passignano. Lo stesso dicasi di due altri istrumenti del 22 maggio 1237 e del 24 ottobre 1279, mentre di un mulino sulla Pesa nel popolo di S. Jacopo alla Sambuca in luogo detto Romagliano fa parola una carta del dicembre 1314, ecc. – Vedere ROMAGLIANO.
Finalmente con scrittura del 20 settembre 1301 fu data 1icenza a due maestri muratori del Comune di Firenze di fabbricare case nel borgo della Sambuca, lo che venne loro confermato nel 5 gennajo 1302 dal commissario del vescovo di Siena collettor delle decime per la Diocesi di Fiesole. – (loc. cit.) Col progredire dei tempi il giuspadronato della chiesa di S. Jacopo alla Sambuca ritornò dai vallombrosani della badia di Passignano nella nobil famiglia Buondelmonti di Firenze che lo mantenne finchè sulla fine del secolo XVIII fu ceduto al Principe.
Rispetto all’antico poute della Sambuca, ossia di Romagliano, esso fu rifatto mediante provvisione della Signoria di Firenze del 27settembre 1415. – (GAYE, Carteggio inedito di Artisti Vol. I. Appendice II.) La parrocchia di S. Jacopo alla Sambuca nel 1833 contava 334 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 13.