TARTIGLIA
nel Val d’Arno casentinese.
Casale con chiesa parrocchiale (S. Jacopo), cui fu annessa la cura di S. Bartolommeo a Stratepegnoli, nel pievanato di Romena, Comunità Giurisdizione e circa due miglia toscane a libeccio di Prato Vecchio, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
Risiede sul fianco orientale del monte della Consuma fra le sorgenti del fosso Rio e la strada provinciale Casentinese.
Quando nel 1779 fu unito al parroco di Tartiglia il soppresso popolo di Strapetegnoli, una porzione del medesimo toccò ai parrochi di Sala e di Poppiena.
La parrocchia di S. Jacopo a Tartiglia nel 1833 contava 215 abitanti.
Risiede sul fianco orientale del monte della Consuma fra le sorgenti del fosso Rio e la strada provinciale Casentinese.
Quando nel 1779 fu unito al parroco di Tartiglia il soppresso popolo di Strapetegnoli, una porzione del medesimo toccò ai parrochi di Sala e di Poppiena.
La parrocchia di S. Jacopo a Tartiglia nel 1833 contava 215 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 502.
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