VIGNOLE DI TIZZANA

nella Valle dell’Ombrone pistojese.

– Contrada popolosa che abbraccia due cure diverse (S. Biagio a Vignole e S. Michele a Vignole, altrimenti detta a Carpineta) questa nel piviere di Tizzana, quella sotto la pieve di Quarrata, entrambe nella Comunità di Tizzana, da cui distano fra le due e le tre miglia toscane a settentrione, Giurisdizione e Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
Sono due popoli situati alla sinistra dell’Ombrone pistojese, S. Biagio alla manca della strada regia che guida a Pistoja, e S. Michele che guida alla destra della via medesima, poco lungi ambedue dal torrente Dogaja che la via regia attraversa nel distretto di Vignole.
Se fosse specificata l’ubicazione, si direbbe che a questa contrada di Vignole riferisce un placito pronunziato in Pistoja nel novembre del 1046 dal conte Wiberto messo dell’Imperatore Arrigo III per deliberare alcune cause appellate al trono, in una delle quali si rammenta un Vignole o Vignale. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte del Monastero di S. Bartolommeo di Pistoja . – (MURAT.
Ant. Medii Aevi T. III.) All’Articolo CARPINETA, o CARPINETO nella valle dell’Ombrone pistojese, citai un placito pronunziato dalla gran contessa Matilde in favore della Badia di Fonte Taona, dubitando che potesse riferire ad altro luogo di Carpineta nel contado Bolognese; cui resta da aggiungere, che anche nel distretto di Reggio in Lombardia vi fu un Carpineto di proprietà del Marchese Bonifazio e della sua figlia contessa Matilde, la quale risedeva costà nella rocca di Carpineto dentro la sua casa dominicale, quando ivi nel 24 aprile del 1114 pronunziò un altro placito.
Rispetto poi al Vignole di Tizzana mi si presenta un istrumento del 20 settembre 1138, col quale Ranieri da Vignole , stando nella chiesa di S. Bartolommeo di Tizzana rinunziò ad Atto, santo vescovo di Pistoja, per la sua cattedrale ogni ragione che aver potesse sopra il Castello e distretto di Tizzana, come anche sopra il Castello e borgo di Bacchereto.
Aggiungasi un atto spettante all’Opera di S. Jacopo di Pistoja del 12 marzo 1340, in cui trattasi della vendita di un pezzo posto nel territorio di Vignole in luogo appellato S. Pietro al Castello . – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte del Vescovato e dell’Opera di S. Jacopo di Pistoja).
Forse era cotest’ultimo luogo nel distretto di Vignole, là dove dicesi, al Santo , in altra membrana del 3 gennaio 1367 appartenuta agli Olivetani di Pistoja, ora nell’Arch.
Dipl. Fior. (loc. cit.) Anche due carte dell’Archivio vescovile di detta città del 7 dicembre 1385, e del 15 gennaio 1396 dichiarano compresa nella contrada di Vignole la chiesa de’ SS.
Jacopo e Filippo (alla Ferruccia) posta in luogo chiamato al Santo di Monna Ferruccia.
La cura di S. Biagio a Vignole nel 1833 contava 473 abitanti.
Quella di S. Michele a Vignole, o a Carpineto nell’anno medesimo aveva 987 popolani.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 772.