MILIANO (PIEVE DI)

in Val di Tora.

– All’Articolo LECCIA e MILIANO, discorrendo delle vicende di questa distrutta pieve di S. Pietro a Miliano e Leccia, dissi, che attualmente queste due località danno il nome a due poderi nella parrocchia di Crespina, Comunità di Fauglia, Giurisdizione di Livorno, Diocesi di S. Miniato e Compartimento di Pisa.
Alle quali notizie ora aggiungerò quelle che ne forniscono tre carte dell’Archivio Arcivescovile di Lucca pubblicate recentemente nel T. V. P. III. delle Memorie Lucchesi.
La prima di esse, del 23 aprile 910, è un istrumento rogato in Lucca relativo all’investitura data dal vescovo Pietro al prete Giovanni figlio del fu Teuperto della pieve di S.
Giovan Battista e S. Pietro sita loco et finibus Miliano.
Con la seconda carta, scritta parimente in Lucca lì 3 aprile del 941, il vescovo Corrado ordina il prete Teuperto figlio di Cristina nel fondamento della chiesa de’SS. Giovan Battista e Pietro sita loco ubi dicitur Miliano, quod (sic) est plebs baptismales pertinentes suprascritto Episcopato, etc. E poco dopo si ripete Jam dicto fundamentum ubi fuit Eccl. Beati 8. Petri et S. Johan. Baptiste; etc. te inibi ordinare videor; tali ordine ut in tua sint potestate diebus vite tue cum aliis Eccl. Subiectis ipsius plebis, et cum omnibus casis et rebus, etc. quantum ubique in qualibet ad jam dicto fundamento, ubi fuit Eccles.. S. Petri et S.
Johan. Batiste, etc.
Dalle citate espressioni in fondamento ubi fuit Eccl. S.
Petri, etc. mi sembra di vedere, che il tempio antico della pieve di Miliano e Leccia nel 941 fosse già diruto, sebbene si nominasse il pievano, e si conservassero i diritti, le possessioni e le chiese dipendenti dalla dis trutta battesimale.
Infatti ne fornisce una tal quale riprova il terzo documento del 26 agosto 968, fatto in Lucca, col quale il vescovo Adalongo, consentendolo i canonici della sua cattedrale, investì per la seconda volta il già prenominato Teuperto figlio della defunta Cristina della chiesa battesimale di SS. Pietro e Giovan Battista situata a Miliano, dove si aggiunge, che nel fondamento, ubi fuit Eccl. S. Petri, modo esse (videtur) Eccl. S. Johan. Quod est plebe, te inibi ordinare, etc. – Donde conseguita, che nell’anno 968 doveva essere rifabbricata sui fondamenti della pieve di S.
Pietro a Miliano un’altra chiesa sotto la semplice invocazione del santo Precursore di Gesù Cristo. – Vedere LECCIA o MILIANO.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 213.