MINIATELLO (SAN)
nel Val d’Arno sotto Firenze.
– Borgata attraversata dalla strada regia pisana, sul dischiudersi della gola della Golfolina. Ha una chiesa parrocchiale (S. Miniato) nel piviere di S. Ippolito in Val di Pesa, ora a Montelupo, Comunità medesima; dal qual capoluogo trovasi appena discosta un miglio toscano a levante nella Giurisdizione di Empoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Ebbe questa borgata il nome che porta dal santo titolare della sua parrocchia, che fu oratorio fino dal principio del secolo XI spettante alla mensa vescovile di Firenze. – Infatti nel 1024 il vescovo fiorentino Ildebrando, dopo avere edificato il monastero di S. Miniato al Monte sopra Firenze, fra le altre chiese e beni che gli assegnò in dote, fuvvi anche l’oratorio di San miniato presso l’Arno vicino a Capraja, con tutte le sue pertinenze. – Nel secolo XIII entrò per qualche tempo al possesso di questa chiesa la famiglia fiorentina de’Bosticci per investitura datagli da Giovanni Mangiadori vescovo di Firenze, fino a che il vescovo Andrea di lui successore la rivendicò alla mensa.
(LAMI, Mon. Eccl. Flor.) Cotesta borgata è divisa in due borghetti, uno dei quali porta il distintivo di Fornaci di San Miniatello , stantechè quasi tutti i suoi abitanti da tempo immemorabile sono addetti al mestiero di pentolai e di altri vasi di terracotta, cui somministra il materiale la fanghiglia argillosa sulla ripa del vicino fiume; ed è da questo borgo, vicinissimo a Monte Lupo dove credo che venissero in rinomanza i così detti boccali di Montelupo.
La parrocchia di S. Miniato a S. Miniatello nel 1833 contava 828 abitanti.
Ebbe questa borgata il nome che porta dal santo titolare della sua parrocchia, che fu oratorio fino dal principio del secolo XI spettante alla mensa vescovile di Firenze. – Infatti nel 1024 il vescovo fiorentino Ildebrando, dopo avere edificato il monastero di S. Miniato al Monte sopra Firenze, fra le altre chiese e beni che gli assegnò in dote, fuvvi anche l’oratorio di San miniato presso l’Arno vicino a Capraja, con tutte le sue pertinenze. – Nel secolo XIII entrò per qualche tempo al possesso di questa chiesa la famiglia fiorentina de’Bosticci per investitura datagli da Giovanni Mangiadori vescovo di Firenze, fino a che il vescovo Andrea di lui successore la rivendicò alla mensa.
(LAMI, Mon. Eccl. Flor.) Cotesta borgata è divisa in due borghetti, uno dei quali porta il distintivo di Fornaci di San Miniatello , stantechè quasi tutti i suoi abitanti da tempo immemorabile sono addetti al mestiero di pentolai e di altri vasi di terracotta, cui somministra il materiale la fanghiglia argillosa sulla ripa del vicino fiume; ed è da questo borgo, vicinissimo a Monte Lupo dove credo che venissero in rinomanza i così detti boccali di Montelupo.
La parrocchia di S. Miniato a S. Miniatello nel 1833 contava 828 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 214.
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