MINUCCIANO
in Garfagnana (Minuccianum) sul principio della Valle del Serchio.
â Castello capoluogo di ComunitĂ e di Giurisdizione la cui chiesa parrocchiale (San Michele) dipende dalla pieve di San Lorenzo, detta giĂ a Vinacciano sul Tassonara in Val di Magra, costantemente sotto la Diocesi di Luni-Sarzana, e nel Ducato di Lucca.
Trovasi Minucciano alla base settentrionale del monte Pisanino sotto il grado 27° 52â longitudine e 44° 10â 5â latitudine, circa 9 miglia a scirocco di Fivizzano, 7 miglia a ponente di Camporgiano, 13 miglia a maestrale di Castelnuovo di Garfagnana, e quasi 38 miglia da Lucca per la stessa direzione.
Ă questo paese situato in unâangusta altissima gola di monti che chiudono due profonde valli, quella del Serchio a levante-scirocco e lâaltra della Magra a ponente- maestrale sotto le sorgenti del Serchio Minuccianese, appellato anche il fiume di San Michele. La qual fiumana scende dalle rapide scogliere marmoree del monte Pisanino, situato, come dissi, alle spalle di Minucciano, mentre ha davanti uno sprone di monte che inoltrasi fino a cotesto collo delle due valli partendo da grecale a scirocco dalla catena superiore dellâAppennino o Alpe di Mommio mediante il monte Tea.
Chi conosce la corografia del territorio di Minucciano posto metĂ nella Val di Serchio e metĂ nella Val di Magra sul passaggio angusto e malagevole della Garfagnana in Lunigiana, lĂ dove si serrano, sâintersecano e si annodano le due valli testĂŠ menzionate, non mi addebiterĂ spero di troppo ardire, se io allorchĂŠ passava di costĂ pensai, che il paese di Minucciano posto sotto le balze piĂš eminenti dellâAlpe Apuana, ricordare poteva con il suo nome quel funesto Salto, per dove il Console Q. Minucio Termo , nellâanno di Roma 561, al dire di Tito Livio (Hist. Lib.
XXXV) corse forte pericolo colle sue legioni di ritrovare un secondo esempio delle Forche Caudine, a meno che non lo liberava da tanto imbarazzo lâardire stratagemma di 800 soldati Numidi.
Rammentando io cotesto fatto, allâArticolo GARFAGNANA (Vol. II. Pag. 402), dopo avere visitato la contrada, ebbi occasione di convincermi, che gli eserciti di Roma nelle prime guerre lingustiche dovettero quasi sempre passare per lo lungo della Garfagnana, rimontando cioè da Pisa il corso del Serchio fra valloncelli angusti da alti monti e da asprissime rupi ricoperti e fiancheggiati; costĂ dove i Liguri improvvisamente apparivano per assalire e taglieggiare le falangi romane.
Vinte finalmente ed espulse di costĂ le varie razze linguistiche, anche la regione della Garfagnana insieme con il territorio della Lunigiana settentrionale dovĂŠ essere ripartita e consegnata alla colonia romana dedotta da Lucca. â Quindi è supponibile, che i nomi di Minucciano, Antognano, Petroniano, Magliano, Sillano, Gragnana, Albiano, Elio, ed altri casali di cotesta contrada siano di quelli tanti che rammentano nomi e predii romani.
Contuttociò di Minucciano non abbiamo notizie storiche che possano dirsi antiche, giacchÊ neppure nei documenti anteriori al mille venuti finora alla luce non si fa menzione di questo luogo di Minucciano, mentre fino al secolo VIII nella raccolta delle memorie per servire alla storia lucchese si trovano istrumenti estratti da quelli archivj, nei quali si parla di Sermezzana (Serramezzana), di Gorfiliano, di Magliano e di Sala ecc., ville tutte poste nella Garfagnana alta, e non molto distanti da Minucciano.
Ciò per altro non osta allâesistenza antica del paese di Minucciano; il quale, ossia, per ragione della sua ubicazione, o per la sua piccolezza non si trova indicato se non dopo che la repubblica di Lucca vi stabilĂŹ la residenza di un vicario, ossia di una giusdicenza civile. â Dallâatto di divisione fatta nel 1221 fra il Marchese Corrado il vecchio, e il suo nipote marchese Opicino Malaspina, ecc.
si rileva, che in cotesta porzione della Garfagnana alta si estendevano i feudi di quei dinasti: extendendo confines (dice quel documento) usque ad Castrum Vetulum in Garfaniana, et cum dominis de Iraniana et cum illis de Dallo, etc. â Che gli antenati delli stessi Malaspina avessero podere in Garfagnana anche due secoli prima, si può arguire dalla donazione fatta nel 1033 dal Marchese Alberto al monastero di S. Maria di Castiglione presso Borgo S. Donnino, e da un diploma spedito nel 1077 da Arrigo IV a favore del Marchese Folco di casa dâEste.
Pertanto dalle sopra enunciate parole dellâistrumento del 1221, relativo alla divisione dei feudi fra i Malaspina, resulterebbe, che i nobili di GRagnana, di Castelvecchio, ossia i signori di S. Michele, di Dalli ecc., furono subfeudatarj dei marchesi Malaspina; comecchè cotesti magnati di contado si fossero procurato nel 1185 una piĂš valida investitura dellâImperatore Federigo I; e che nel 1229 alcuni loro discendenti si ponessero sotto la protezione della Santa Sede. â Vedere GRAGNANA.
Minucciano però sin dâallora dipendente dal governo di Lucca, siccome lo era quando la Repubblica fiorentina, nel 1346, avendo fatto occupare dalle sue genti dâarmi la Garfagnana superiore, per istrumento del 15 maggio di detto anno, comprò dal Marchese Spinetta Malaspina per il prezzo di 12,000 fiorini dâoro tutti i castelli, uomini e distretti che quel marchese possedeva tra la Garfagnana alta e la Lunigiana orientale, col rilasciargli nellâatto medesimo li stessi luoghi a titolo di alcuni patti e condizioni da lui giurate. â I castelli, villate e comuni in quellâanno venduti dal Marchese Spinetta, e nominati nella stessa investitura, furono 67; cioè, Albiano, Antisano, Bargecchia, S. Casciano, Camporgiano, Congia, Capraja, Carizio, (forse Careggine) Carusciano, Caseleto, Casciana maggiore, Casciana minore, Casatico, Castagnuolo, Castelnuovo, Castiglioni, Cerreto, Cerretulo, Cisarana, Corfiliano, Corti, Dalli di sotto, Dalli di sopra, Elio, Filicagio, Gherardesca, Granciglia, Gragnana, Grano, Gramolaccio, Cuorfino, Malliano, Magnano, Massa, S. Michele, S. Nastagio, Nicciano, Orzagliola, Paleroso, Petrognano, Ponte, Ponteccio, Pontecosio, Margiano, Pulliano, Ponsanello, Rocca Alberti, Rocca di Cisarana, Rocca Rontani, Sala, Silicano, Sambuca, Sasso Gello, Sasso Rosso, Sillano, Sercognano, Poggio S. Terenzio, Torto, Valli di sopra, Valli di sotto, Verrucchia, Verrucola, S. Vito, Vitojo.
Qualunque fosse lâesito di cotesta infeudazione, fatto stĂ , che, tra i luoghi posseduti dai Malaspina nella valle superiore del Serchio, Minucciano non si trova nominato, e che il suo distretto tornò liberamente sotto il dominio della Repubblica di Lucca, dopo che lâImperatore Carlo IV con diploma dellâ8 aprile 1369 dichiarò questa cittĂ con lâantico suo contado indipendente dai Pisani, cui per molti anni i Lucchesi erano stati soggetti.
Pieno e pacifico possesso della Garfagnana alta e specialmente della vicaria di Camporgiano, di cui Minucciano ed altri paesi limitrofi della Lunigiana allora facevano parte, tenne la Repubblica lucchese sino alla caduta di Paolo Guinigi, siccome può dedursi dalle lettere dei suoi vicarij pubblicate nelle Miscellanee del Baluzi.
Ma nel 1439 cotesta contrada fu nuovamente occupata falle milizie della Repubblica fiorentina che tolsero una gran parte della Garfagnana ai Lucchesi, mentre i marchesi dâEste prendevano sotto la loro protezione i popoli del piviere di Fosciana, a partire dai confini del Frignano sullâAlpe di San Pellegrino sino a Castelnuovo di Garfagnana.
Alla pace del 1441 il governo fiorentino riconsegnò la porzione della Garfagnana che era stata per 12 anni occupata dalle sue truppe; e dâallora in poi il territorio Minuccianese tornò sotto il regime degli anziani di Lucca, mentre una parte delle popolazioni costituenti lâantica vicaria di Camporgiano si era data a Niccolò dâEste marchese di Ferrara. Da questâultima epoca in poi la vicaria di Minucciano non è stata soggetta a vicende e mutazioni politiche che non fossero comuni a quelle di Lucca, cui tuttora appartiene.
ComunitĂ di Minucciano . â Il territorio comunicativo di Minucciano non è stato ancora esattamente misurato; lochè si va operando attualmente dai geometri del nuovo catasto lucchese. â La figura iconografica di cotesto territorio è assai irregolare, lunga da ostro a settembre circa 8 miglia, cioè dalla sommitĂ del monte Pisano sino al monte Tea sotto lâAppennino di Mommio, attraversando costĂ la foce delle due valli, mentre da levante a ponente non si estende nella sua maggiore larghezza, piĂš di tre miglia e mezzo, cioè, dal casale della Verrucchia nella Val di Serchio sino al Pizzo dâUccello nella Val di Magra.
La Comunità di Minucciano confina dal lato orientale, ossia di Val di Serchio, con le comunità Estensi di Vagli di sotto, di Camporgiano, di Piazza, di Giuncugnano e di Sillano; dal lato settentrionale e occidentale che acquapende in Val di Magra con le comunità del Granducato toscano, cioè, di Casola e di Fivizzano; e dal lato di ostro che guarda il mare con le comunità di Massa Ducale e di Montignoso.
Circa le produzioni del suolo di questa comunitĂ , i pascoli naturali copiosi nel Monte Tea, e le selve di castagni sparse per ogni dove, somministrano le maggiori risorse alla vita pastorale delle popolazioni del territorio Minuccianese, sebbene non manchino alcune piagge, fra il Monte Tea e il Pisanino, in cui allignano le viti, varie specie di alcuni alberi fruttiferi, e dove si coltivano alcune specie di cereali.
QUADRO della Popolazione della ComunitĂ di MINUCCIANO a tre epoche diverse.
- nome del luogo: Agliano, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 132, popolazione anno 1838 n° 126 - nome del luogo: Albiano, titolo della chiesa: S. Rocco (succursale di Sermezzana), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 83, popolazione anno 1838 n° 11 - nome del luogo: Castagnuola, titolo della chiesa: SS.
Simone e Giuda (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Serchio, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 91, popolazione anno 1838 n° - nome del luogo: Gorfigliano, titolo della chiesa: S.
Giusto (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Serchio, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 529, popolazione anno 1838 n° 547 - nome del luogo: Gramolazzo, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (succursale di Minucciano), valle in cui si trova: Val di Serchio, diocesi cui appartiene: Luni- Sarzana, popolazione anno 1832 n° 141, popolazione anno 1838 n° 141 - nome del luogo: Metra, titolo della chiesa: S. Niccola (succursale della Pieve), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 79, popolazione anno 1838 n° 108 - nome del luogo: MINUCCIANO, titolo della chiesa: S.
Michele (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Serchio, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 324, popolazione anno 1838 n° 356 - nome del luogo: Pieve S. Lorenzo, titolo della chiesa: S.
Lorenzo (Pieve), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 338, popolazione anno 1838 n° 349 - nome del luogo: Pugliano con Antognano, titolo della chiesa: S. Jacopo (Parr.), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 201, popolazione anno 1838 n° 224 - nome del luogo: Sermezzana, titolo della chiesa: S.
Maria Assunta (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 165, popolazione anno 1838 n° 169 - Totale abitanti anno 1744 n° 2016 - Totale abitanti anno 1832 n° 2083 - Totale abitanti anno 1838 n° 2217
Trovasi Minucciano alla base settentrionale del monte Pisanino sotto il grado 27° 52â longitudine e 44° 10â 5â latitudine, circa 9 miglia a scirocco di Fivizzano, 7 miglia a ponente di Camporgiano, 13 miglia a maestrale di Castelnuovo di Garfagnana, e quasi 38 miglia da Lucca per la stessa direzione.
Ă questo paese situato in unâangusta altissima gola di monti che chiudono due profonde valli, quella del Serchio a levante-scirocco e lâaltra della Magra a ponente- maestrale sotto le sorgenti del Serchio Minuccianese, appellato anche il fiume di San Michele. La qual fiumana scende dalle rapide scogliere marmoree del monte Pisanino, situato, come dissi, alle spalle di Minucciano, mentre ha davanti uno sprone di monte che inoltrasi fino a cotesto collo delle due valli partendo da grecale a scirocco dalla catena superiore dellâAppennino o Alpe di Mommio mediante il monte Tea.
Chi conosce la corografia del territorio di Minucciano posto metĂ nella Val di Serchio e metĂ nella Val di Magra sul passaggio angusto e malagevole della Garfagnana in Lunigiana, lĂ dove si serrano, sâintersecano e si annodano le due valli testĂŠ menzionate, non mi addebiterĂ spero di troppo ardire, se io allorchĂŠ passava di costĂ pensai, che il paese di Minucciano posto sotto le balze piĂš eminenti dellâAlpe Apuana, ricordare poteva con il suo nome quel funesto Salto, per dove il Console Q. Minucio Termo , nellâanno di Roma 561, al dire di Tito Livio (Hist. Lib.
XXXV) corse forte pericolo colle sue legioni di ritrovare un secondo esempio delle Forche Caudine, a meno che non lo liberava da tanto imbarazzo lâardire stratagemma di 800 soldati Numidi.
Rammentando io cotesto fatto, allâArticolo GARFAGNANA (Vol. II. Pag. 402), dopo avere visitato la contrada, ebbi occasione di convincermi, che gli eserciti di Roma nelle prime guerre lingustiche dovettero quasi sempre passare per lo lungo della Garfagnana, rimontando cioè da Pisa il corso del Serchio fra valloncelli angusti da alti monti e da asprissime rupi ricoperti e fiancheggiati; costĂ dove i Liguri improvvisamente apparivano per assalire e taglieggiare le falangi romane.
Vinte finalmente ed espulse di costĂ le varie razze linguistiche, anche la regione della Garfagnana insieme con il territorio della Lunigiana settentrionale dovĂŠ essere ripartita e consegnata alla colonia romana dedotta da Lucca. â Quindi è supponibile, che i nomi di Minucciano, Antognano, Petroniano, Magliano, Sillano, Gragnana, Albiano, Elio, ed altri casali di cotesta contrada siano di quelli tanti che rammentano nomi e predii romani.
Contuttociò di Minucciano non abbiamo notizie storiche che possano dirsi antiche, giacchÊ neppure nei documenti anteriori al mille venuti finora alla luce non si fa menzione di questo luogo di Minucciano, mentre fino al secolo VIII nella raccolta delle memorie per servire alla storia lucchese si trovano istrumenti estratti da quelli archivj, nei quali si parla di Sermezzana (Serramezzana), di Gorfiliano, di Magliano e di Sala ecc., ville tutte poste nella Garfagnana alta, e non molto distanti da Minucciano.
Ciò per altro non osta allâesistenza antica del paese di Minucciano; il quale, ossia, per ragione della sua ubicazione, o per la sua piccolezza non si trova indicato se non dopo che la repubblica di Lucca vi stabilĂŹ la residenza di un vicario, ossia di una giusdicenza civile. â Dallâatto di divisione fatta nel 1221 fra il Marchese Corrado il vecchio, e il suo nipote marchese Opicino Malaspina, ecc.
si rileva, che in cotesta porzione della Garfagnana alta si estendevano i feudi di quei dinasti: extendendo confines (dice quel documento) usque ad Castrum Vetulum in Garfaniana, et cum dominis de Iraniana et cum illis de Dallo, etc. â Che gli antenati delli stessi Malaspina avessero podere in Garfagnana anche due secoli prima, si può arguire dalla donazione fatta nel 1033 dal Marchese Alberto al monastero di S. Maria di Castiglione presso Borgo S. Donnino, e da un diploma spedito nel 1077 da Arrigo IV a favore del Marchese Folco di casa dâEste.
Pertanto dalle sopra enunciate parole dellâistrumento del 1221, relativo alla divisione dei feudi fra i Malaspina, resulterebbe, che i nobili di GRagnana, di Castelvecchio, ossia i signori di S. Michele, di Dalli ecc., furono subfeudatarj dei marchesi Malaspina; comecchè cotesti magnati di contado si fossero procurato nel 1185 una piĂš valida investitura dellâImperatore Federigo I; e che nel 1229 alcuni loro discendenti si ponessero sotto la protezione della Santa Sede. â Vedere GRAGNANA.
Minucciano però sin dâallora dipendente dal governo di Lucca, siccome lo era quando la Repubblica fiorentina, nel 1346, avendo fatto occupare dalle sue genti dâarmi la Garfagnana superiore, per istrumento del 15 maggio di detto anno, comprò dal Marchese Spinetta Malaspina per il prezzo di 12,000 fiorini dâoro tutti i castelli, uomini e distretti che quel marchese possedeva tra la Garfagnana alta e la Lunigiana orientale, col rilasciargli nellâatto medesimo li stessi luoghi a titolo di alcuni patti e condizioni da lui giurate. â I castelli, villate e comuni in quellâanno venduti dal Marchese Spinetta, e nominati nella stessa investitura, furono 67; cioè, Albiano, Antisano, Bargecchia, S. Casciano, Camporgiano, Congia, Capraja, Carizio, (forse Careggine) Carusciano, Caseleto, Casciana maggiore, Casciana minore, Casatico, Castagnuolo, Castelnuovo, Castiglioni, Cerreto, Cerretulo, Cisarana, Corfiliano, Corti, Dalli di sotto, Dalli di sopra, Elio, Filicagio, Gherardesca, Granciglia, Gragnana, Grano, Gramolaccio, Cuorfino, Malliano, Magnano, Massa, S. Michele, S. Nastagio, Nicciano, Orzagliola, Paleroso, Petrognano, Ponte, Ponteccio, Pontecosio, Margiano, Pulliano, Ponsanello, Rocca Alberti, Rocca di Cisarana, Rocca Rontani, Sala, Silicano, Sambuca, Sasso Gello, Sasso Rosso, Sillano, Sercognano, Poggio S. Terenzio, Torto, Valli di sopra, Valli di sotto, Verrucchia, Verrucola, S. Vito, Vitojo.
Qualunque fosse lâesito di cotesta infeudazione, fatto stĂ , che, tra i luoghi posseduti dai Malaspina nella valle superiore del Serchio, Minucciano non si trova nominato, e che il suo distretto tornò liberamente sotto il dominio della Repubblica di Lucca, dopo che lâImperatore Carlo IV con diploma dellâ8 aprile 1369 dichiarò questa cittĂ con lâantico suo contado indipendente dai Pisani, cui per molti anni i Lucchesi erano stati soggetti.
Pieno e pacifico possesso della Garfagnana alta e specialmente della vicaria di Camporgiano, di cui Minucciano ed altri paesi limitrofi della Lunigiana allora facevano parte, tenne la Repubblica lucchese sino alla caduta di Paolo Guinigi, siccome può dedursi dalle lettere dei suoi vicarij pubblicate nelle Miscellanee del Baluzi.
Ma nel 1439 cotesta contrada fu nuovamente occupata falle milizie della Repubblica fiorentina che tolsero una gran parte della Garfagnana ai Lucchesi, mentre i marchesi dâEste prendevano sotto la loro protezione i popoli del piviere di Fosciana, a partire dai confini del Frignano sullâAlpe di San Pellegrino sino a Castelnuovo di Garfagnana.
Alla pace del 1441 il governo fiorentino riconsegnò la porzione della Garfagnana che era stata per 12 anni occupata dalle sue truppe; e dâallora in poi il territorio Minuccianese tornò sotto il regime degli anziani di Lucca, mentre una parte delle popolazioni costituenti lâantica vicaria di Camporgiano si era data a Niccolò dâEste marchese di Ferrara. Da questâultima epoca in poi la vicaria di Minucciano non è stata soggetta a vicende e mutazioni politiche che non fossero comuni a quelle di Lucca, cui tuttora appartiene.
ComunitĂ di Minucciano . â Il territorio comunicativo di Minucciano non è stato ancora esattamente misurato; lochè si va operando attualmente dai geometri del nuovo catasto lucchese. â La figura iconografica di cotesto territorio è assai irregolare, lunga da ostro a settembre circa 8 miglia, cioè dalla sommitĂ del monte Pisano sino al monte Tea sotto lâAppennino di Mommio, attraversando costĂ la foce delle due valli, mentre da levante a ponente non si estende nella sua maggiore larghezza, piĂš di tre miglia e mezzo, cioè, dal casale della Verrucchia nella Val di Serchio sino al Pizzo dâUccello nella Val di Magra.
La Comunità di Minucciano confina dal lato orientale, ossia di Val di Serchio, con le comunità Estensi di Vagli di sotto, di Camporgiano, di Piazza, di Giuncugnano e di Sillano; dal lato settentrionale e occidentale che acquapende in Val di Magra con le comunità del Granducato toscano, cioè, di Casola e di Fivizzano; e dal lato di ostro che guarda il mare con le comunità di Massa Ducale e di Montignoso.
Circa le produzioni del suolo di questa comunitĂ , i pascoli naturali copiosi nel Monte Tea, e le selve di castagni sparse per ogni dove, somministrano le maggiori risorse alla vita pastorale delle popolazioni del territorio Minuccianese, sebbene non manchino alcune piagge, fra il Monte Tea e il Pisanino, in cui allignano le viti, varie specie di alcuni alberi fruttiferi, e dove si coltivano alcune specie di cereali.
QUADRO della Popolazione della ComunitĂ di MINUCCIANO a tre epoche diverse.
- nome del luogo: Agliano, titolo della chiesa: S. Maria Assunta (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 132, popolazione anno 1838 n° 126 - nome del luogo: Albiano, titolo della chiesa: S. Rocco (succursale di Sermezzana), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 83, popolazione anno 1838 n° 11 - nome del luogo: Castagnuola, titolo della chiesa: SS.
Simone e Giuda (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Serchio, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 91, popolazione anno 1838 n° - nome del luogo: Gorfigliano, titolo della chiesa: S.
Giusto (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Serchio, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 529, popolazione anno 1838 n° 547 - nome del luogo: Gramolazzo, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (succursale di Minucciano), valle in cui si trova: Val di Serchio, diocesi cui appartiene: Luni- Sarzana, popolazione anno 1832 n° 141, popolazione anno 1838 n° 141 - nome del luogo: Metra, titolo della chiesa: S. Niccola (succursale della Pieve), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 79, popolazione anno 1838 n° 108 - nome del luogo: MINUCCIANO, titolo della chiesa: S.
Michele (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Serchio, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 324, popolazione anno 1838 n° 356 - nome del luogo: Pieve S. Lorenzo, titolo della chiesa: S.
Lorenzo (Pieve), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 338, popolazione anno 1838 n° 349 - nome del luogo: Pugliano con Antognano, titolo della chiesa: S. Jacopo (Parr.), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 201, popolazione anno 1838 n° 224 - nome del luogo: Sermezzana, titolo della chiesa: S.
Maria Assunta (Rettoria), valle in cui si trova: Val di Magra, diocesi cui appartiene: Luni-Sarzana, popolazione anno 1832 n° 165, popolazione anno 1838 n° 169 - Totale abitanti anno 1744 n° 2016 - Totale abitanti anno 1832 n° 2083 - Totale abitanti anno 1838 n° 2217
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 218.
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