MISEGLIA DI CARRARA

(Miselia) nella vallecola di Avenza.

– Villaggio chiesa parrocchiale (Spirito Santo) nella prepositura, Comunità Giurisdizione e circa un miglio toscano a grecale di Carrara, Diocesi di Massa Ducale, già di Luni-Sarzana, Ducato di Modena.
Risiede in monte presso le cave di marmo bianco poste fra quelle di Torano che sono al suo ponente e le cave di Bedizzano e Colonnata situate al suo levante.
Fra gl’istrumenti originali dell’Archivio di S. Frediano di Lucca avvenne due del 1159, e 1171, in cui si tratta dell’affitto di due pezzi di terra posti in Miselia di pertinenza della Pieve di S. Andrea di Carrara.
Con un terzo istrumento rogato lì 3 marzo dell’anno 1229, nel portico della nuova canonica di Carrara (in porticu domus novae ecclesiae de Carraria), don Paolo priore della pieve di Carrara diede a livello a Bonfancello del fu Oddolino da Ficola, e ad Enricone del fu Alberto di Giasone da Miselia per l’annuo censo di due danari imperiali un casamento posto nell’angolo del chiostro della predominata chiesa plebana previa l’inibizione di praticarvi ingresso e finestre. (località citata) La chiesa di Miseglia fu consacrata il 17 ottobre del 1600 da Monsignor Giovan Battista Salvago vescovo di Luni- Sarzana.
Essa nel 1832 contava 225 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 222.