MONETA
nella vallecola dell’Avenza.
– Castello ch’ebbe chiesa parrocchiale riunita alla nuova parrocchia di S.
Giovan Battista a Fossola, nel piviere Comunità Giurisdizione e circa due miglia toscane a libeccio di Carrara, Diocesi di Massa Ducale, già di Luni-Sarzana, Ducato di Modena. Risiede sulla cresta estrema di uno sprone che scende a libeccio del Monte Sagro dall’ultima diramazione occidentale dell’Alpe Apuana, e che resta a cavaliere fra la vallecola dell’Avenza e quella della Parmignola, sul punto più eminente che avvicina la spiaggia fra Luni e Carrara. Nell’Articolo AVENZA citai un istrumento del codice Pallavicino di Sarzana del 9 giugno 1135, col quale il castaldo, o ammin istratore per Guglielmo vescovo di Luni della corte di Carrara, allivellò un pezzo di terra dell’estensione di mezza giova; (ossia un pezzo di jugero) posto presso il castello di Moneta. – Ma la rocca di Moneta fu riedificata più forte da Spinetta Fregoso, fra il 1450, e il 1460, nel tempo ch’egli era signor di Carrara, di cui il castello e distretto di Moneta seguì costantemente la sorte. – Vedere CARRARA E FOSSOLA.
Giovan Battista a Fossola, nel piviere Comunità Giurisdizione e circa due miglia toscane a libeccio di Carrara, Diocesi di Massa Ducale, già di Luni-Sarzana, Ducato di Modena. Risiede sulla cresta estrema di uno sprone che scende a libeccio del Monte Sagro dall’ultima diramazione occidentale dell’Alpe Apuana, e che resta a cavaliere fra la vallecola dell’Avenza e quella della Parmignola, sul punto più eminente che avvicina la spiaggia fra Luni e Carrara. Nell’Articolo AVENZA citai un istrumento del codice Pallavicino di Sarzana del 9 giugno 1135, col quale il castaldo, o ammin istratore per Guglielmo vescovo di Luni della corte di Carrara, allivellò un pezzo di terra dell’estensione di mezza giova; (ossia un pezzo di jugero) posto presso il castello di Moneta. – Ma la rocca di Moneta fu riedificata più forte da Spinetta Fregoso, fra il 1450, e il 1460, nel tempo ch’egli era signor di Carrara, di cui il castello e distretto di Moneta seguì costantemente la sorte. – Vedere CARRARA E FOSSOLA.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 253.
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