MONTE GIUSTO, o MONGIUSTO
in Romagna nella Valle del Savio.
– Casale con chiesa parrocchiale (S.
Maria) nella Comunità e circa 10 miglia toscane a grecale di Verghereto, Giuris dizione di Bagno, Diocesi di Sarsina, Compartimento di Arezzo.
Risiede sopra una montuosità dell’Appennino centrale fra le foreste di faggi e le fresche praterie naturali della Cella S. Alberico, cui scorrono dal lato di ponente le due Pare mentre scende al suo levante il così detto Rio Maggio o Maggiore, influenti tutti nel Savio. – È posto sul confine della Comunità di Verghereto con l’altra di Bagno nella Romagna granducale, avente a grecale la Comunità di S Agata compresa nella legazione pontificia di Urbino.
In Monte Giusto ebbero un di signoria i vescovi di Sarsina, siccome rilevasi da un privilegio dell’Imperatore Federigo II spedito dagli accampamenti di Faenza nell’ottobre del 1220 ad Alberico vescovo sarsinatense, al quale fra gli altri castelli e popolazioni elargì questo di Monte Giusto. – (UGHELLI in Episc. Sarsinat.) Dai vescovi di Sarsina il dominio di Monte Giusto passò negli abati del Trivio, poi in Uguccione della Faggiuola, al di cui figlio Neri venne con fermato con altri luoghi di questo orrido Appennino anche dall’Imperatore Lodovico il Bavaro, e finalmente dal trattato di pace di Sarzana del 1353. – Vedere VERGHERETO.
Monte Giusto insieme col podere della Cella, la Villa di Capanna, e la Rocchetta del Priore si sottomisero alla Rep.
Fior. con atto dedl 17 ottobre 1404.
La parrocchia di S. Maria a Monte Giusto nel 1883 noverava 25 abitanti.
Maria) nella Comunità e circa 10 miglia toscane a grecale di Verghereto, Giuris dizione di Bagno, Diocesi di Sarsina, Compartimento di Arezzo.
Risiede sopra una montuosità dell’Appennino centrale fra le foreste di faggi e le fresche praterie naturali della Cella S. Alberico, cui scorrono dal lato di ponente le due Pare mentre scende al suo levante il così detto Rio Maggio o Maggiore, influenti tutti nel Savio. – È posto sul confine della Comunità di Verghereto con l’altra di Bagno nella Romagna granducale, avente a grecale la Comunità di S Agata compresa nella legazione pontificia di Urbino.
In Monte Giusto ebbero un di signoria i vescovi di Sarsina, siccome rilevasi da un privilegio dell’Imperatore Federigo II spedito dagli accampamenti di Faenza nell’ottobre del 1220 ad Alberico vescovo sarsinatense, al quale fra gli altri castelli e popolazioni elargì questo di Monte Giusto. – (UGHELLI in Episc. Sarsinat.) Dai vescovi di Sarsina il dominio di Monte Giusto passò negli abati del Trivio, poi in Uguccione della Faggiuola, al di cui figlio Neri venne con fermato con altri luoghi di questo orrido Appennino anche dall’Imperatore Lodovico il Bavaro, e finalmente dal trattato di pace di Sarzana del 1353. – Vedere VERGHERETO.
Monte Giusto insieme col podere della Cella, la Villa di Capanna, e la Rocchetta del Priore si sottomisero alla Rep.
Fior. con atto dedl 17 ottobre 1404.
La parrocchia di S. Maria a Monte Giusto nel 1883 noverava 25 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 400.
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