MONTE ORLANDI, o MONT’ORLANDO
nel Val d’Arno fiorentino.
– Fortilizio distrutto che diede il titolo a una chiesa parrocchiale (S. Michele) nel luogo dove attualmente è fabbricato il convento e chiesa di S. Lucia de’Frati Riformati di S. Francesco nel popolo di S.
Martino a Gangalandi, Comunità e mezzo miglio a ostro della Lastra a Signa, Giurisdizione di Empoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Il Castello di Monte Orlando al pari di quello vicino di Monte Cascioli fu antico resedio dei conti Cadolingi di Fucecchio e di Settimo. Ma qualora uno si figura ciò che potevano essere cotesti due fortilizi che mossero i primi sdegni del popolo fiorentino contro la prepotenza dei nobili di contado, non si può fare a meno di concludere, o che le forze di quei magnati erano straordinarie, o che i mezzi di chi voleva abbatterle fossero assai piccoli, o che i primi storici della capitale della Toscana per pompa municipale ingigantissero di troppo le prime scaramuccie battagliate dai loro avversari.
Avvegnachè il Castello di Mont’Orlando è il primo a comparire nella storia fiorentina di Ricordano Malespini, ricopiata dal Villani, e tenuta per vera da tutti gli scrittori meno antichi. Il qual Malespini ne avvisa, qualmente nel 1107 il Castello di Mont’Orlando fu preso di mira e combattuto dai Fiorentini, allorchè vennero costà, sette miglia distanti, a combattere il conte Ugo del fu Uguccione della stirpe de’Cadolingi, il quale con i suoi fedeli nel resedio di Mont’Orlando si difendeva, sicchè dopo non piccoli sforzi de’Fio rentini cotesto castello fu preso e disfatto. – (R. MALESPINI, Istor. Fior. Cap. 70).
All’articolo GANGALANDI, richiamando alla memoria il suddetto fatto, dissi che la chiesa di S. Michele a Monte Orlando, chiamata anche a Gangalandi, si mantenne parrocchiale fino all’anno 1648, epoca dell’ingresso dei Frati dell’Osservanza nel nuovo convento eretto sul poggetto di Monte Orlando, ed il cui nuovo tempio è stato dedicato a S. Lucia e a S. Michele, dopochè il popolo di Mont’Orlando con decreto arcivescovile era stato unito a quello della propositura di S. Martino a Gangalandi con gli oneri e i beni di sua pertinenza. – Vedere FUCECCHIO.
Martino a Gangalandi, Comunità e mezzo miglio a ostro della Lastra a Signa, Giurisdizione di Empoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Il Castello di Monte Orlando al pari di quello vicino di Monte Cascioli fu antico resedio dei conti Cadolingi di Fucecchio e di Settimo. Ma qualora uno si figura ciò che potevano essere cotesti due fortilizi che mossero i primi sdegni del popolo fiorentino contro la prepotenza dei nobili di contado, non si può fare a meno di concludere, o che le forze di quei magnati erano straordinarie, o che i mezzi di chi voleva abbatterle fossero assai piccoli, o che i primi storici della capitale della Toscana per pompa municipale ingigantissero di troppo le prime scaramuccie battagliate dai loro avversari.
Avvegnachè il Castello di Mont’Orlando è il primo a comparire nella storia fiorentina di Ricordano Malespini, ricopiata dal Villani, e tenuta per vera da tutti gli scrittori meno antichi. Il qual Malespini ne avvisa, qualmente nel 1107 il Castello di Mont’Orlando fu preso di mira e combattuto dai Fiorentini, allorchè vennero costà, sette miglia distanti, a combattere il conte Ugo del fu Uguccione della stirpe de’Cadolingi, il quale con i suoi fedeli nel resedio di Mont’Orlando si difendeva, sicchè dopo non piccoli sforzi de’Fio rentini cotesto castello fu preso e disfatto. – (R. MALESPINI, Istor. Fior. Cap. 70).
All’articolo GANGALANDI, richiamando alla memoria il suddetto fatto, dissi che la chiesa di S. Michele a Monte Orlando, chiamata anche a Gangalandi, si mantenne parrocchiale fino all’anno 1648, epoca dell’ingresso dei Frati dell’Osservanza nel nuovo convento eretto sul poggetto di Monte Orlando, ed il cui nuovo tempio è stato dedicato a S. Lucia e a S. Michele, dopochè il popolo di Mont’Orlando con decreto arcivescovile era stato unito a quello della propositura di S. Martino a Gangalandi con gli oneri e i beni di sua pertinenza. – Vedere FUCECCHIO.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 452.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track