MONTE SACCO, o MONSACCO, e DI SACCO

in Romagna nella Valle del Montone.

– Casale già Castello capoluogo di comunello nella parrocchia di S. Maria a Castello, Comunità e circa 2 miglia a levante di Tredozio, Giurisdizione di Modigliana, Diocesi di Faenza, Compartimento di Firenze.
È posto sulla sommità de’monti che scendono dalla sinistra costa dell’Appennino fra la valle del Montone, e quella minore del Tramazzo. – Questo Castello di Monte Sacco, che formava un comunello innanzi il 1498, ora è ridotto a due o tre case, stato riunito a quello di Cuzzano e Sarturano; fino a che con motuproprio del 21 ottobre 1775 quest’ultimo fu incorporato in un solo con la Comunità di Tredozio.
Monte Sacco e Tredozio con altri paesi di cotesti contorni furono dei Conti Guidi di Dovadola, ereditati dal Conte Niccolò di Romena della stessa prosapia, e ne fu l’ultimo possessore il conte Guelfo del Conte Malatesta di Dovadola. Il quale dinasta essendosi ribellato alla Repubblica Fiorentina, fece sì che i popoli di Tredozio, di Monte Sacco e di altri luoghi, già vassalli del conte Guelfo di Dovadola, si sottomettessero direttamente al Comune di Firenze per atto de’29 ottobre 1428 con diversi patti, fra i quali fuvvi il seguente: che dei due Comuni di Tredozio e Monte Sacco se ne formasse un solo rappresentato soltanto da Tredozio, con espressa dichiarazione però, che il palio da offrire per la festa di S.
Giovanni Battista dal comune di Monte Sacco, fosse del valore almeno di cinque fiorini d’oro, e che non s’intendesse confuso con gl’interessi di Tredozio. – (ARCH. DELLE RIFORMAG. DI FIRENZE). – Vedere DOVADOLA e TREDOZIO.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 518.