MONTE SOPRA RONDINE

nel Valdarno aretino.

– Casale con chiesa parrocchiale (S. Fabiano) soggetta alla pieve di Quarata, nella Comunità Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Arezzo, dalla qual città è quasi 5 miglia a maestro.
Consiste in un poggetto sulla confluenza della Chiana in Arno, quasi dirimpetto al Castello di Rondine che sita nell’opposta ripa dell’Arno, a cavaliere del ponte a Buriano e sull’imboccatura della profonda gola denominata dell’Imbuto, o dello Stretto di Rondine, talvolta anche Stretto di Monte, in vicinanza della grandiosa steccaja del mulino omonimo. Dissi grandiosa , avvegnachè la pescaja del mulino dell’Imbuto, oltre avere una considerabile altezza di 7 in 8 braccia, è lunga braccia 50 e larga 10 nella sua sommità. Essa serve non tanto a difendere e conservare il superiore ponte a Buriano, ma a deviare per gora una porzione dell’acque dell’Arno per mettere in moto molte macine da grano di un vasto edifizio dove concorrono in estate molte popolazioni a macinare le loro granaglie perfino dalla Val di Chiana pontificia.
L’erezione di questo mulino presso la pescaja di Monte risale al sec. XIV. Esso nel sec. XVI apparteneva alla famiglia Milanesi, dalla quale passò fra i beni della corona sotto Cosimo I, dopo di che fu unito all’amministrazione della fattoria di Monte Varchi appartenente alle Regie possessioni.
La chiesa di Monte sopra Rondine è di data di più famiglie nobili aretine, e fiorentine, cioè, Della Fioraja , Barbolana, da Montauto , Guelfi, e Roselli.
La parrocchia di S. Fabiano a Monte sopra Rondine nel 1551 noverava 179 abitanti, nel 1745 ne aveva 162; e nel 1833 contava 259 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 508.