MONTECCHIO nel Val d’Arno fiorentino

Castellare dove fu una cappella (S. Pietro a Montecchio) riunita alla parrocchia plebana dell'Impruneta, nella Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a ostro-scirocco del Galluzzo, Diocesi e Compartimento di Firenze.
All’Articolo IMPRUNETA fu detto, che i ruderi di questo Castello di Montecchio e della sua chiesuola di S. Pietro esistono in un risalto di poggio lungo la strada che da S.
Gersolè guida all'Impruneta. La qual chiesa di Montecchio è rammentata fra le succursali del pievanato dell'Impruneta nelle bolle spedite a quei parrochi dal Pontefice Adriano IV (anno 1156) e da Niccolò IV (anno 1191). – Anche un istrumento della badia di Passignano del 1037 fu celebrato in questo Castello di Montecchio della giudicaria forentina.
Che però il popolo di Montecchio nel secolo XV fosse unito a quello della parrocchia dell'Impruneta, ci si rende manifesto dall'atto di fondazione della cappella eretta li 2 marzo del 1430 nella stessa chiesa plebana dal Card.
Antonio Casini; al quale atto assistè Giovanni di Filippo da Montecchio del popolo dell'Impruneta . – (CASOTTI Memorie della Madonna dell'Impruneta).
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 364.