MONTOTO
(Mons tutus) nel Val d’Arno aretino.
– Castello con chiesa parrocchiale (S. Giovanni Battista) anticamente compreso nel piviere di Laterina, ora in quello di Castiglion Ubertini a vicenda con la pieve di Levane, nella Comunità e circa 6 miglia toscane a settentrione di Civitella, Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Are zzo.
Riposa sopra un monticello fra la strada regia aretina e il fiume Arno, davanti alla tortuosa gola, detta la Valle dell’Inferno, e Valle Lunga.
Una delle più antiche memorie relative a questo castello e alla sua chiesa di S. Gio. Battista me l’offre un’istrumento del 2 marzo 1051 citato all’Articolo LATERINA, quando un certo Golizo figlio del fu Gotizo vendé all’abate Enrico per il suo monastero di SS. Flora e Lucilla di Arezzo, mediante il prezzo ricevuto di lire 50 d’argento, la sua quarta parte del poggio e castello di Montoto, compresi i fossi, le carbonaje e antemurali del Castello medesimo con la sua porzione di tutti gli edifizi ivi esistenti e della chiesa, et cum simili portione de Ecclesia S. Joannis Baptistae constructa infra eundem castrum (Montissuti). Vi fu similmente compresa la quarta parte di tutte le terre dominicali, massarizie o coloniche di quel distretto, il quale si qualifica situato nel piviere di S.
Cassiano a Campavane, (ora a Laterina) del contado di Arezzo. – (Lettere critico storiche di un Aretino , pag.
135).
Nel 1803 con decreto vescovile del 6 ottobre fu unita alla chiesa parrocchiale di Montoto quella di Majano, sebbene il popolo di quest’ultima sia compreso nella Comunità di Arezzo, la quale estende il suo confine lungo la ripa sinistra dell’Arno fra Majano e Montoto. – Vedere MAJANO di VALLE LUNGA.
Le parrocchie unite di Montoto e Majano nel 1833 facevano 315 abitanti, dei quali 224 erano del distretto di Montoto, e conseguentemente della Comunità di Civitella, e gli altri 91 della popolazione di Majano appartenenti alla Comunità di Arezzo.
Riposa sopra un monticello fra la strada regia aretina e il fiume Arno, davanti alla tortuosa gola, detta la Valle dell’Inferno, e Valle Lunga.
Una delle più antiche memorie relative a questo castello e alla sua chiesa di S. Gio. Battista me l’offre un’istrumento del 2 marzo 1051 citato all’Articolo LATERINA, quando un certo Golizo figlio del fu Gotizo vendé all’abate Enrico per il suo monastero di SS. Flora e Lucilla di Arezzo, mediante il prezzo ricevuto di lire 50 d’argento, la sua quarta parte del poggio e castello di Montoto, compresi i fossi, le carbonaje e antemurali del Castello medesimo con la sua porzione di tutti gli edifizi ivi esistenti e della chiesa, et cum simili portione de Ecclesia S. Joannis Baptistae constructa infra eundem castrum (Montissuti). Vi fu similmente compresa la quarta parte di tutte le terre dominicali, massarizie o coloniche di quel distretto, il quale si qualifica situato nel piviere di S.
Cassiano a Campavane, (ora a Laterina) del contado di Arezzo. – (Lettere critico storiche di un Aretino , pag.
135).
Nel 1803 con decreto vescovile del 6 ottobre fu unita alla chiesa parrocchiale di Montoto quella di Majano, sebbene il popolo di quest’ultima sia compreso nella Comunità di Arezzo, la quale estende il suo confine lungo la ripa sinistra dell’Arno fra Majano e Montoto. – Vedere MAJANO di VALLE LUNGA.
Le parrocchie unite di Montoto e Majano nel 1833 facevano 315 abitanti, dei quali 224 erano del distretto di Montoto, e conseguentemente della Comunità di Civitella, e gli altri 91 della popolazione di Majano appartenenti alla Comunità di Arezzo.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 603.
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