MOSCIANO, o MUSCIANO (PIEVE DI)

nel Val d’Arno inferiore.

– All’Articolo MONTOPOLI, di cui questa chiesa fu la prima battesimale, indicai l’ubicazione e il primo documento conosciuto che la riguarda. – Al che adesso aggiungerò, qualmente porta tuttora il nome di Musciano una collinetta lungo la strada comunale che staccasi dalla regia postale pisana allo stradone di Varramista per condurre al Castello di Marti; nella cui collinetta forse fu il Casale omonimo, ed ora vi resta un oratorio (S. Donnino a Musciano) dipendente dalla parrocchia di S. Maria Novella di Marti nella Comunità di Palaja; mentre il luogo dell’antica pieve di S. Pietro a Mosciano è compreso, come dissi, nella Comunità di Montopoli presso la casa colonica del podere della Pieve.
Alla stessa chiesa battesimale riferiscono due altri documenti, oltre quello dell’anno 746, recentemente pubblicati nel T. V. P. III delle Memorie per servire alla storia di Lucca; il primo del 21 maggio 949, ed il secondo del 18 luglio 983.
Nel registro delle chiese della diocesi lucchese redatto nel 1260, il piviere di S. Pietro a Mosciano aveva sotto di sé le seguenti 15 ville e contrade; 1. S. Stefano di Montopoli (ora pieve); 2. SS. Martino e Bartolommeo di Marti (Vedere MARTI); 3. S. Jacopo di Cambromusso (ignota); 4. S. Barbara a Gabbiano (oratorio annesso a un benefizio del capitolo d’Empoli); 5. S. Ilario di Montalto , nella cura di Stibbio, (distrutta); 7. S. Andrea di Monte Foscoli (nella cura di Stibbio, senza esservi rimasta traccia di chiesa); 8. S. Andrea a Monte vecchio (fu demolita nel 1592); 9. S. Maria di Valiano (forse la stessa di S.
Martino di Vajano, distrutta nel 1592); 10. S. Maria al Porto, (forse al luogo detto ora le Porte fra S. Romano e l’Arno); 11. S. Giusto di Marti (distrutta fra Usigliano e Marti); 12. S. Pietro di Usigliano (esiste fra Palaja e Marti); 13. S. Frediano di Marti (interdetta); 14. S.Jacopo di Monte, (ora detto S.Jacopino, oratorio pubblico sotto S.
Romano); 15. S. Michele di Limite (presso la ripa sinistra dell’Arno sotto S. Romano, attualmente interdetta); la qual ultima chiesa fu rammentata all’Articolo MONTOPOLI.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 619.