MURCI

(MURCIA?) fra la Valle dell’Albegna e quella dell’Ombrone.

– Villaggio antico con pieve moderna (S.
Domenico) già cappellania curata della parrocchia di Saturnia, nella Comunità Giurisdizione e circa 8 miglia toscane a grecale di Scansano, Diocesi di Sovana, Compartimento di Grosseto.
Risiede sul crine de’poggi che separano la Valle grossetana dell’Ombrone da quella orbetellana dell’Albegna.
È cosa incerta, se il Villaggio di Murci corrisponder possa alla corticella di Murcia, o Mustia che l’Imperatore Berengario con privilegio dato in Roma li 8 dicembre 918 confermava ai monaci del Monte Amiata, allorchè destinò al governo di quell’abbadia il suo figlio Marchese Guido per ristabilire, diceva il diploma, in quel santo luogo la pietà trascurata dagli abbati antecessori. Anche più difficile fia l’altra congettura, se a questo luogo sarebbe mai da applicarsi quella tenuta di Mucciano o Murciano che con Tucciano il vescovo di Lucca Geremia nell’anno 862 a nome della sua chiesa permutava per altri beni posti nel territorio lucchese col suo fratello Ildebrando conte di Lucca (forse l’autore della dinastia dei conti Aldobrandeschi di Maremma.) – Vedere TUCCIANO.
Checché ne sia è certo che Murci era posseduto dai conti Aldobrandeschi sino da quando signoreggiavano in Saturnia, dal cui pievano infatti è dipenduto il cappellano di Murci finché nel 1785 la sua chiesa di S. Domenico venne eretta in battesimale con gli onori di pieve. – Vedere SATURNIA.
Sebbene il Villaggio di Murci nel 1745 avesse 71 famiglie, i suoi abitanti non ascendevano più che a 206, mentre la stessa parrocchia nel 1833 contava 518 abitanti e nel 1840 noverava 547 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 631.