ORTIGNANO
nel Val d'Arno casentinese.
– Villaggio con chiesa plebana (S. Matteo già S. Margherita) capoluogo di Comunità nella Giurisdizione di Poppi, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede in costa sul dorso orientale del monte di Pratomagno lungo la ripa destra del torrente Treggina, nel gr. 43° 41’ longitudine e 29° 25' latitudine; 5 miglia toscane a ostro-libeccio di Poppi, 4 a ponente di Bibbiena, e circa 24 miglia toscane a settentrione-maestro di Arezzo.
Ortignano fu signoria de’conti Guidi di Poppi confermata loro nel 1248 dall’Imperatore Federigo II. – Più tardi sulla metà del Castello di Ortignano e su quello di Uzzano acquistò giurisdizione il Comune d’Arezzo a tenore del privilegio dall’Imperatore Carlo IV concesso a detta città, quando nel 1356 restituì, o piuttosto confermò al Comune suddetto il suo antico contado, nel quale erano compresi il Castello di Ortignano per metà ed i vicini castelletti di Uzzano e di Civitella Secca.
Dissi che Carlo IV confermò agli Aretini la giurisdizione del loro territorio, perché dopo averlo perduto nel 1338 per malafede del loro capitano Pier Saccone Tarlati, poterono emanciparsi di nuovo all'occasione della cacciata da Firenze del Duca d'Alene.
Infatti allorché i Fiorentini elessero per loro signore il principe Gualtieri duca d'Atene, tutti i popoli dell'antico contado di Arezzo dovettero inviare sindaci a Firenze con mandato di procura per giurare obbedienza al novello signore e capo della Rep. fiorentina. Allora fu che anche la Comunità d'Ortignano con mandato del 1 dicembre 1342 incaricò un suo rappresentante di recarsi a Firenze per prestare giuramento al principe Gualtieri signore generale di quella repubblica. – (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte dell’Arch. gen.) Gli autori del Calendario casentinese per l’anno 1837 invece di correggere un mio equivoco lo confermarono con la loro adesione, allorchè io scriveva nel Dizionario geografico fisico storico della Toscana, all’Articolo BADIA DI SELVAMONDA che essa appellossi parimenti Badia a Tega.
Avvegnaché quest'ultima, da cui prende il vocabolo una parrocchia della Comunità di Ortignano (S. Antonio, già S. Silvestre a Tega), non fu realmente badia, quantunque ne porti il titolo, ma solamente un priorato sottoposto alla badia di S. Salvatore a Selvamonda; la quale ultima è posta lungo il torrente Zonna sui confini della Comunità di Capolona con quelli di Castel Focognano. – Che se la badia di Selvamonda dà attualmente il titolo di abate commendatario all'attuale arcidiacono della Metropolitana fiorentina, canonico Giuseppe Grazzini, non ne consegue che tale commenda abaziale sia annessa, come fu supposto, alla dignità arcidiaconale della metropolitana fiorentina.
Giova bensì rammentare, che nei secoli trapassati dentro la Comunità diOrtignano esistevano due rocche, state designate nelle storie municipali, una sotto nome di Giogatorio , e l’altra di Civitella Secca; i di cui ruderi esistono sopra un poggio omonimo fra Ortignano e Castel Focognano. – Vedere CIVITELLA SECCA. – L'altro fortilizio del Castel di Giogatorio era sul giogo di Pratomagno, dovè si toccano i confini della Comunità di Ortignano con quella dli Raggiolo dalla parta del Casentino, mentre dall’opposto lato acquapendente nel Val d’Arno superiore arriva costassù il territorio di Loro.
– Della rocca di Giogatorio trovo data la consegna nel 3 marzo 1351, nel 25 luglio 1355, e nel giorno 9 marzo 1356 dai vecchi ai nuovi castellani della medesima, per difenderla a nome della Signoria, e conservarli al Comune di Firenze. Due di quegli atti furono rodati nella stessa rocca di Giocatorio dal notaro Francesco del fu Ugolino da Ortignano. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dell’Arch.
gen.) Infatti per le vicende politiche sulla fine del secolo XIV e nel principio del secolo XV accadute in Arezzo e suo contado, la rocca di Giogatorio fu data in mano ai nemici del Comune di Firenze, dai quali venne poi abbandonata insieme col paese e territorio diOrtignano quando gli uomini dell'uno e dell'altro luogo con atto del 14 marzo 1409 si sottomessero di nuovo al dominio fiorentino. – (RIFORM. di FIRENZE.) D'allora in poi la storia non parla più delle rocche di Giogatorio e di Civitella Secca, state probabilmente disfatte per ordine del governo; ne si sa che dopo quella età gli uomini di Ortignano accogliessero più in casa loro, o che ubbidissero ad altri padroni oltre quelli che comandavano di tempo in temp o a Firenze.
La pieve di Ortignano era nei secoli addietro dedicata a S.
Margherita, e fu di antico padronato del capitolo di Arezzo. Alla medesima per qualche tempo fu riunita la parrocchia di S. Biagio a Rio Secco, ora cura staccata della Comunità di Poppi.
La chiesa di Ortignano venne eretta in pievania mediante un decreto del Vescovo di Arezzo degli 11 maggio 1699, quando io suppongo che restaurata aggiungesse all'antico suo titolare di S. Margherita quello di S. Matteo Apostolo.
CENSIMENTO della popolazione del Castello di ORTIGNANO a quattro epoche diverse, diviso per famiglie.
ANNO 1551 (1): Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 149; totalità della popolazione 654.
ANNO 1745: Impuberi maschi 78; femmine 86; adulti maschi 70, femmine 169; coniugati dei due sessi 150; ecclesiastici dei due sessi 4; numero delle famiglie 119; totalità della popolazione 557.
ANNO 1833: Impuberi maschi 66; femmine 59; adulti maschi 48, femmine 64; coniugati dei due sessi 139; ecclesiastici dei due sessi 1; numero delle famiglie 76; totalità della popolazione 377.
ANNO 1840: Impuberi maschi 71; femmine 44; adulti maschi 44, femmine 69; coniugati dei due sessi 148; ecclesiastici dei due sessi 1; numero delle famiglie 78; totalità della popolazione 377.
(1) La popolazione del 1551 è di tutta la Comunità di Ortignano in massa.
Comunità di Ortignano. – Il territorio di questa Comunità, di figura bislunga e molto irregolare, occupa una superficie di 5467 quadrati, dei quali 123 sono per corsi d'acqua e strade. – Nell’anno 1833 vi abitavano 860 individui, a ragione di circa 130 abitanti per ogni miglia toscane quadr. di suolo imponibile.
Confina con quattro Comunità – Dirimpetto a maestrale costeggia col territorio comunitativo di Raggiolo, a partire dal giogo di Pratomagno, dove fu la rocca di Giogatorio, e di la dirigendosi per termini artificiali, prima da ponente a levante poi da levante a grecale scende nel fosso di Pian della Noce, che presto attraversa. Dopo piegando di nuovo a levante entra nel fosso della Cappella, col quale si dirige verso settantrione nel torrente Treggina.
Dirimpetto a settentrione sottentra a confine la Comunità di Poppi, con la quale la nostra fronteggia mediante il corso del Treggina fino a che entra in esso il fosso Granchiaja , il qual ultimo serve di limite alle due Comunità, che rimontano di concerto sino alla strada comunale fra Raggiolo e Poppi. Di là da questa via i due territorj variando direzione da settentrione a levante arrivano al fosso di S. Martino di Poppi, mercé cui tornano a incamminarsi di fronte a settentrione e poi verso grecale fino alla Maestà di Fronzola sulla strada di Poppi.
A questo punto il territorio comunitativo di Ortignano scende il poggio nella direzione di levante perfino a che entra nel fiume Arno. Allora trova di faccia la Comunità di Bibbiena che dopo breve tragitto lascia a levante alla confluenza del torrente Treggina in Arno, e quasi dirimpetto a quella dell'Archiano, mentre ritorna a fronteggiare anche dalla parte di scirocco e di ostro con il territorio comunitativo di Poppi; e con esso rimonta i poggi per termini artificiali, o per tronchi diversi di strade pedonali fino passata la Casa Monatica. Allora viene a confine la la Comunità di Castel Focognano, con la quale l’altra di Ortignano costeggia per un lungo tragitto, fino alla cima del monte di Pratomagno, da primo nella direzione di ponente poi di libeccio quindi di ostro mediante alcuni rivi e stradelli fino alla Casa Magona, al di là dalla quale voltando faccia a libeccio passa sul poggio di Civitella Secca per salire finalmente nella direzione di ponente sul giogo di Pratomagno percorrendo un’angusta e lunga striscia di terreno sempre per termini artificiali sino a che sulla sommità del monte ritrova la Comunità di Raggiolo.
Il solo torrente Treggina è fra i maggiori corsi d' acqua che percorre quasi in tutta la sua lunghezza questa Comunità, lasciando alla sua destra il capoluogo.
Mancano strade provinciali e rotabili, giacchè quelle comunitative sono tutte pedonali o mulattiere.
Il suolo per la natura fisica spetta quasi tutto alle rocce stratiformi dell'Appennino, dalle quali è coperto il contrafforte di Pratomagno, sul di cui fianco orientale riposa il territorio in questione.
Rispetto ai prodotti agrari quasto territorio nella parte superiore è vestito di selve di castagni fino presso a Ortignano, dal cui villaggio in giù sino al pian di Frassina in mezzo a campi sativi vegetano le viti, i gelsi, gli olivi ed alberi pomiferi.
Fra gli animali domestici i majali e le pecore forniscono il maggior fruttato.
Gli autori del Calendario casentinese pubblicarono nell’anno 1837 il prospetto della popolazione repartita in famiglie coloniche, in possidenti e coloni insieme, in meri possidenti ed in miserabili (pigionali), cui aggiungerò l’altro prospetto de'prodotti di suolo della Comunità di Ortignano, che qui fedelmente riporto secondo il loro calcolo.
QUADRO DELLA POPOLAZIONE DELLA COMUNITA’ DI ORTIGNANO repartita in famiglie.
Di Coloni, Famiglie N° 143 Di Possidenti e Coloni insieme , Famiglie N° 50 Di meri Possidenti, Famiglie N° 39 Di Miserabili, Famiglie N° 27 TOTALE delle Famiglie N° 259 NATURA E VALUTA DEI PRODOTTI in Lire Toscane Grano, Per Lire 29632 Fave, Per Lire 1506 Granturco, Per Lire 5644 Biade, Per Lire 4900 Castagne, Per Lire 11492 Bestiame in massa, Per Lire 13597 Olio, Per Lire 600 Filato, Per Lire 2000 Seta, Per Lire 8400 Vino, Per Lire 13665 Frutta e ortaggi, Per Lire 1800 TOTALE de'Prodott, Lire 93236 Questo povero villaggio non ha nè fiere, né mercati, nè medici, nè chirurghi condotti.
La Comunità di Ortignano ha in Poppi, non solo il suo giusdicente, ma la cancelleria comunitativa, l'ingegnere di Circondario e l'ufizio del Registro. – La Conservazione delle Ipoteche e il tribunale di Prima Istanza stanno in Arezzo.
QUADRO della popolazione della Comunità di ORTIGNANO a quattro epoche diverse dopo la sua riunione al Granducato.
- nome del luogo: Badia a Tega, titolo della chiesa: S.
Antonio già S. Silvestro (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 654 (con S. Pietro a Frassina, S. Matteo a Ortignano e S. Donato a Uzzano) popolazione anno 1745 n° 101, popolazione anno 1833 n° 76, popolazione anno 1840 n° 87 - nome del luogo: Frassina, titolo della chiesa: S. Pietro (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 654 (con S. Antonio a Badia a Tega, S.
Matteo a Ortignano e S. Donato a Uzzano), popolazione anno 1745 n° 205, popolazione anno 1833 n° 271, popolazione anno 1840 n° 267 - nome del luogo: ORTIGNANO, titolo della chiesa: S.
Matteo già S. Margherita (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 654 (con S. Antonio a Badia a Tega, S. Pietro a Frassina e S. Donato a Uzzano), popolazione anno 1745 n° 557, popolazione anno 1833 n° 377, popolazione anno 1840 n° 377 - nome del luogo: Uzzano, titolo della chiesa: S. Donato (Cura), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 654(con S. Antonio a Badia a Tega, S. Pietro a Frassina, S. Matteo a Ortignano e S. Donato a Uzzano), popolazione anno 1745 n° 125, popolazione anno 1833 n° 136, popolazione anno 1840 n° 95 - Totale abitanti anno 1551 n° 654 - Totale abitanti anno 1745 n° 988 - Totale abitanti anno 1833 n° 860 Entra nella Comunità di Ortignano la seguente frazione - nome del luogo: Pretella (S. Biagio a), Comunità donde proviene: Castel Focognano, popolazione anno 1840 n° - Totale abitanti anno 1840 n° 880
Risiede in costa sul dorso orientale del monte di Pratomagno lungo la ripa destra del torrente Treggina, nel gr. 43° 41’ longitudine e 29° 25' latitudine; 5 miglia toscane a ostro-libeccio di Poppi, 4 a ponente di Bibbiena, e circa 24 miglia toscane a settentrione-maestro di Arezzo.
Ortignano fu signoria de’conti Guidi di Poppi confermata loro nel 1248 dall’Imperatore Federigo II. – Più tardi sulla metà del Castello di Ortignano e su quello di Uzzano acquistò giurisdizione il Comune d’Arezzo a tenore del privilegio dall’Imperatore Carlo IV concesso a detta città, quando nel 1356 restituì, o piuttosto confermò al Comune suddetto il suo antico contado, nel quale erano compresi il Castello di Ortignano per metà ed i vicini castelletti di Uzzano e di Civitella Secca.
Dissi che Carlo IV confermò agli Aretini la giurisdizione del loro territorio, perché dopo averlo perduto nel 1338 per malafede del loro capitano Pier Saccone Tarlati, poterono emanciparsi di nuovo all'occasione della cacciata da Firenze del Duca d'Alene.
Infatti allorché i Fiorentini elessero per loro signore il principe Gualtieri duca d'Atene, tutti i popoli dell'antico contado di Arezzo dovettero inviare sindaci a Firenze con mandato di procura per giurare obbedienza al novello signore e capo della Rep. fiorentina. Allora fu che anche la Comunità d'Ortignano con mandato del 1 dicembre 1342 incaricò un suo rappresentante di recarsi a Firenze per prestare giuramento al principe Gualtieri signore generale di quella repubblica. – (ARCH. DIPL. FIOR.
Carte dell’Arch. gen.) Gli autori del Calendario casentinese per l’anno 1837 invece di correggere un mio equivoco lo confermarono con la loro adesione, allorchè io scriveva nel Dizionario geografico fisico storico della Toscana, all’Articolo BADIA DI SELVAMONDA che essa appellossi parimenti Badia a Tega.
Avvegnaché quest'ultima, da cui prende il vocabolo una parrocchia della Comunità di Ortignano (S. Antonio, già S. Silvestre a Tega), non fu realmente badia, quantunque ne porti il titolo, ma solamente un priorato sottoposto alla badia di S. Salvatore a Selvamonda; la quale ultima è posta lungo il torrente Zonna sui confini della Comunità di Capolona con quelli di Castel Focognano. – Che se la badia di Selvamonda dà attualmente il titolo di abate commendatario all'attuale arcidiacono della Metropolitana fiorentina, canonico Giuseppe Grazzini, non ne consegue che tale commenda abaziale sia annessa, come fu supposto, alla dignità arcidiaconale della metropolitana fiorentina.
Giova bensì rammentare, che nei secoli trapassati dentro la Comunità diOrtignano esistevano due rocche, state designate nelle storie municipali, una sotto nome di Giogatorio , e l’altra di Civitella Secca; i di cui ruderi esistono sopra un poggio omonimo fra Ortignano e Castel Focognano. – Vedere CIVITELLA SECCA. – L'altro fortilizio del Castel di Giogatorio era sul giogo di Pratomagno, dovè si toccano i confini della Comunità di Ortignano con quella dli Raggiolo dalla parta del Casentino, mentre dall’opposto lato acquapendente nel Val d’Arno superiore arriva costassù il territorio di Loro.
– Della rocca di Giogatorio trovo data la consegna nel 3 marzo 1351, nel 25 luglio 1355, e nel giorno 9 marzo 1356 dai vecchi ai nuovi castellani della medesima, per difenderla a nome della Signoria, e conservarli al Comune di Firenze. Due di quegli atti furono rodati nella stessa rocca di Giocatorio dal notaro Francesco del fu Ugolino da Ortignano. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte dell’Arch.
gen.) Infatti per le vicende politiche sulla fine del secolo XIV e nel principio del secolo XV accadute in Arezzo e suo contado, la rocca di Giogatorio fu data in mano ai nemici del Comune di Firenze, dai quali venne poi abbandonata insieme col paese e territorio diOrtignano quando gli uomini dell'uno e dell'altro luogo con atto del 14 marzo 1409 si sottomessero di nuovo al dominio fiorentino. – (RIFORM. di FIRENZE.) D'allora in poi la storia non parla più delle rocche di Giogatorio e di Civitella Secca, state probabilmente disfatte per ordine del governo; ne si sa che dopo quella età gli uomini di Ortignano accogliessero più in casa loro, o che ubbidissero ad altri padroni oltre quelli che comandavano di tempo in temp o a Firenze.
La pieve di Ortignano era nei secoli addietro dedicata a S.
Margherita, e fu di antico padronato del capitolo di Arezzo. Alla medesima per qualche tempo fu riunita la parrocchia di S. Biagio a Rio Secco, ora cura staccata della Comunità di Poppi.
La chiesa di Ortignano venne eretta in pievania mediante un decreto del Vescovo di Arezzo degli 11 maggio 1699, quando io suppongo che restaurata aggiungesse all'antico suo titolare di S. Margherita quello di S. Matteo Apostolo.
CENSIMENTO della popolazione del Castello di ORTIGNANO a quattro epoche diverse, diviso per famiglie.
ANNO 1551 (1): Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 149; totalità della popolazione 654.
ANNO 1745: Impuberi maschi 78; femmine 86; adulti maschi 70, femmine 169; coniugati dei due sessi 150; ecclesiastici dei due sessi 4; numero delle famiglie 119; totalità della popolazione 557.
ANNO 1833: Impuberi maschi 66; femmine 59; adulti maschi 48, femmine 64; coniugati dei due sessi 139; ecclesiastici dei due sessi 1; numero delle famiglie 76; totalità della popolazione 377.
ANNO 1840: Impuberi maschi 71; femmine 44; adulti maschi 44, femmine 69; coniugati dei due sessi 148; ecclesiastici dei due sessi 1; numero delle famiglie 78; totalità della popolazione 377.
(1) La popolazione del 1551 è di tutta la Comunità di Ortignano in massa.
Comunità di Ortignano. – Il territorio di questa Comunità, di figura bislunga e molto irregolare, occupa una superficie di 5467 quadrati, dei quali 123 sono per corsi d'acqua e strade. – Nell’anno 1833 vi abitavano 860 individui, a ragione di circa 130 abitanti per ogni miglia toscane quadr. di suolo imponibile.
Confina con quattro Comunità – Dirimpetto a maestrale costeggia col territorio comunitativo di Raggiolo, a partire dal giogo di Pratomagno, dove fu la rocca di Giogatorio, e di la dirigendosi per termini artificiali, prima da ponente a levante poi da levante a grecale scende nel fosso di Pian della Noce, che presto attraversa. Dopo piegando di nuovo a levante entra nel fosso della Cappella, col quale si dirige verso settantrione nel torrente Treggina.
Dirimpetto a settentrione sottentra a confine la Comunità di Poppi, con la quale la nostra fronteggia mediante il corso del Treggina fino a che entra in esso il fosso Granchiaja , il qual ultimo serve di limite alle due Comunità, che rimontano di concerto sino alla strada comunale fra Raggiolo e Poppi. Di là da questa via i due territorj variando direzione da settentrione a levante arrivano al fosso di S. Martino di Poppi, mercé cui tornano a incamminarsi di fronte a settentrione e poi verso grecale fino alla Maestà di Fronzola sulla strada di Poppi.
A questo punto il territorio comunitativo di Ortignano scende il poggio nella direzione di levante perfino a che entra nel fiume Arno. Allora trova di faccia la Comunità di Bibbiena che dopo breve tragitto lascia a levante alla confluenza del torrente Treggina in Arno, e quasi dirimpetto a quella dell'Archiano, mentre ritorna a fronteggiare anche dalla parte di scirocco e di ostro con il territorio comunitativo di Poppi; e con esso rimonta i poggi per termini artificiali, o per tronchi diversi di strade pedonali fino passata la Casa Monatica. Allora viene a confine la la Comunità di Castel Focognano, con la quale l’altra di Ortignano costeggia per un lungo tragitto, fino alla cima del monte di Pratomagno, da primo nella direzione di ponente poi di libeccio quindi di ostro mediante alcuni rivi e stradelli fino alla Casa Magona, al di là dalla quale voltando faccia a libeccio passa sul poggio di Civitella Secca per salire finalmente nella direzione di ponente sul giogo di Pratomagno percorrendo un’angusta e lunga striscia di terreno sempre per termini artificiali sino a che sulla sommità del monte ritrova la Comunità di Raggiolo.
Il solo torrente Treggina è fra i maggiori corsi d' acqua che percorre quasi in tutta la sua lunghezza questa Comunità, lasciando alla sua destra il capoluogo.
Mancano strade provinciali e rotabili, giacchè quelle comunitative sono tutte pedonali o mulattiere.
Il suolo per la natura fisica spetta quasi tutto alle rocce stratiformi dell'Appennino, dalle quali è coperto il contrafforte di Pratomagno, sul di cui fianco orientale riposa il territorio in questione.
Rispetto ai prodotti agrari quasto territorio nella parte superiore è vestito di selve di castagni fino presso a Ortignano, dal cui villaggio in giù sino al pian di Frassina in mezzo a campi sativi vegetano le viti, i gelsi, gli olivi ed alberi pomiferi.
Fra gli animali domestici i majali e le pecore forniscono il maggior fruttato.
Gli autori del Calendario casentinese pubblicarono nell’anno 1837 il prospetto della popolazione repartita in famiglie coloniche, in possidenti e coloni insieme, in meri possidenti ed in miserabili (pigionali), cui aggiungerò l’altro prospetto de'prodotti di suolo della Comunità di Ortignano, che qui fedelmente riporto secondo il loro calcolo.
QUADRO DELLA POPOLAZIONE DELLA COMUNITA’ DI ORTIGNANO repartita in famiglie.
Di Coloni, Famiglie N° 143 Di Possidenti e Coloni insieme , Famiglie N° 50 Di meri Possidenti, Famiglie N° 39 Di Miserabili, Famiglie N° 27 TOTALE delle Famiglie N° 259 NATURA E VALUTA DEI PRODOTTI in Lire Toscane Grano, Per Lire 29632 Fave, Per Lire 1506 Granturco, Per Lire 5644 Biade, Per Lire 4900 Castagne, Per Lire 11492 Bestiame in massa, Per Lire 13597 Olio, Per Lire 600 Filato, Per Lire 2000 Seta, Per Lire 8400 Vino, Per Lire 13665 Frutta e ortaggi, Per Lire 1800 TOTALE de'Prodott, Lire 93236 Questo povero villaggio non ha nè fiere, né mercati, nè medici, nè chirurghi condotti.
La Comunità di Ortignano ha in Poppi, non solo il suo giusdicente, ma la cancelleria comunitativa, l'ingegnere di Circondario e l'ufizio del Registro. – La Conservazione delle Ipoteche e il tribunale di Prima Istanza stanno in Arezzo.
QUADRO della popolazione della Comunità di ORTIGNANO a quattro epoche diverse dopo la sua riunione al Granducato.
- nome del luogo: Badia a Tega, titolo della chiesa: S.
Antonio già S. Silvestro (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 654 (con S. Pietro a Frassina, S. Matteo a Ortignano e S. Donato a Uzzano) popolazione anno 1745 n° 101, popolazione anno 1833 n° 76, popolazione anno 1840 n° 87 - nome del luogo: Frassina, titolo della chiesa: S. Pietro (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 654 (con S. Antonio a Badia a Tega, S.
Matteo a Ortignano e S. Donato a Uzzano), popolazione anno 1745 n° 205, popolazione anno 1833 n° 271, popolazione anno 1840 n° 267 - nome del luogo: ORTIGNANO, titolo della chiesa: S.
Matteo già S. Margherita (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 654 (con S. Antonio a Badia a Tega, S. Pietro a Frassina e S. Donato a Uzzano), popolazione anno 1745 n° 557, popolazione anno 1833 n° 377, popolazione anno 1840 n° 377 - nome del luogo: Uzzano, titolo della chiesa: S. Donato (Cura), diocesi cui appartiene: Arezzo, popolazione anno 1551 n° 654(con S. Antonio a Badia a Tega, S. Pietro a Frassina, S. Matteo a Ortignano e S. Donato a Uzzano), popolazione anno 1745 n° 125, popolazione anno 1833 n° 136, popolazione anno 1840 n° 95 - Totale abitanti anno 1551 n° 654 - Totale abitanti anno 1745 n° 988 - Totale abitanti anno 1833 n° 860 Entra nella Comunità di Ortignano la seguente frazione - nome del luogo: Pretella (S. Biagio a), Comunità donde proviene: Castel Focognano, popolazione anno 1840 n° - Totale abitanti anno 1840 n° 880
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 691.
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