OSTINA

(Hostinae Castr.) nel Val d’Arno superiore.

– Castello smantellato e da lunga mano ridotto a Villaggio con antica chiesa parrocchiale (S. Tommaso) cui si riunirono quelle di S. Biagio a Ostina, e di S. Clemente a Luco, tutte tre filiali della pieve di S. Pietro a Cascia nella Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 2 e 1/2 a libeccio di Muggello, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Risiede sull’orlo dell'alti-piano che fiancheggia alla destra il Val d'Arno superiore, sotto la cui rupe scende al suo levante il torrente Resco Cascianese.
Una delle antiche memorie superstiti che rammentano il Castello d'Ostina conservasi in un istrumento del 1060 pubblicato nella serie de’Duchi e Marchesi di Toscana dell'Ab. Camici. – È l'atto di rinunzia a una eredità fatto davanti il giusdicente o vicario imperiale del Val d’Arno nella Curia di Ostina.
All’Articolo Luco del Va l d’Arno superiorc richiamai alla memoria de’miei lettori la donazione fatta nel 995 dal gran conte Ugo alla badia fiorentina del Castello di Luco e della sua chiesa di S. Clemente, cui in seguito pare che vi fosse aggiunto il Castello d'Ostina. Ciò si deduce da quanto scrisse l'Ab. Puccinelli nella cronaca di quella badia, là dove racconta che, fra il 1214 e il 1237, l’abate Bartolommeo obbligò la famiglia de’Pazzi del Val d’Arno di sopra, feudataria della suddetta badia per i castelli di Ostina e di Luco, a pagare non solo l'annuo tributo o pensione, ma ancora a pareggiare il debito arretrato.
Certo è che dalla potente casata de’Pazzi fu fatto del Castello d'Ostina un baluardo, dove nel 1250 i Guelfi fuorusciti di Firenze si raccolsero e si difesero bravamente dai Ghibellini e dalle soldatesche imperiali Alemanne ivi assediati.
Diversamente andò la bisogna nel 1269 quando i Ghibellini, alla loro volta cacciati da Firenze, si unirono ad alcuni nobili di casa Pazzi cui riescì di ribellare il Castello d'Ostina, che però ritennero per pochi di, poiché il governo fiorentino v'inviò i suoi Guelfi, i quali dopo arditi assalti lo riconquistarono.
Finalmente nel 1304 il Castello d'Ostina essendo divenuto asilo della fazione de’Bianchi fu dalle genti della Rep.
Fior. assediato, e dopo presa la sua rocca venne sino dai fondamenti spianata.
La parrocchia di S. Tommaso a Ostina nel 1833 contava 467 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 703.