PATERNO (EREMO DI S. MARIA A) oggi detto semplicemente S. MARIA ALL’EREMO

nella Valle superiore del Montone,

Comunità e circa miglia toscane 5 a settentrione di San Godenzo, Giurisdzione di Dicomano, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede presso la sommità dell’Appennino chiamato dell’Eremo, alle prime fonti del fosso detto de’Romiti,che porta anco il nome d’Acquacheta, finché poscia più in basso prende quello di Montone, là dove volgarmente si appella la Caduta di Dante, perché celebrata dal poeta delle tre Visioni.
All’Articolo EREMO (S. MARIA ALL’) dissi che cotesta chiesa sotto il titolo di S. Maria all’Eremo esisteva sino dal secolo XI, poiché nel 1028 il suo giuspadronato apparteneva a Jacopo Bavaro vescovo di Fiesole, il quale assegnò la chiesa medesima con i suoi beni alla badia di S. Gaudenzio a piè dell’Alpi da esso lui fondata e confermata alla stessa badia dal Pontefice Onorio III con breve del 12 settembre 1216.
Una pergamena del 10 dicembre 1472 esistente fra le carte della badia di Ripoli nell’Arch. Dipl. di Fir. contiene una lettera circolare dell’abate del Monastero di S. Maria de’Romiti di Paterno data in detto monastero, colla quale notifica le indulgenze concesse dal Pontefice Urbano III a tutti coloro, i quali contribuissero al restauro di detta chiesa. – Vedere EREMO (S. MARIA ALL’).
La parrocchia di S. Maria all’Eremo di Paterno nel 1833 aveva 319 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 69.