PETRI (PONTE)

già PRETI (Pons Presbyterj) sul Reno Bolognese nella Montagna di Pistoja.

– Borghetto che prende il nome da un’antico ponte situato sul bivio della strada regia modanese con l’antica bolognese della Porretta, e che da il vocabolo ad una chiesa parrocchiale (S. Maria e S. Isidoro) nel piviere di Cavignana Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a levante scirocco di San Marcello, Diocesi di Pistoja, Compartimento di Firenze.
Ho gran sospetto che questo luogo prendesse il nome da un castello denominato del Prete Ruffino, esistito fra Gavinana e l’Alpe Ursina; il qual Castello del Prete Ruffino fu confermato in feudo ai Conti Guidi dall'Imperatore Arrigo VI e Federico II con altri luoghi della Montagna pistoiese; cioè Pitellium, S. Marcellum, Gavinanam, Castellum Presbyterj Ruffini cum tota curte, Alpem Ursinae ecc.
La chiesa di Ponte Petri era semplice oratorio innanzi che sotto il governo del Gran duca P. Leopoldo I, venisse eretta in chiesa parrocchiale.
La Parrocchia di S. Maria e S. Isidoro a Ponte Petri nel 1833 contava 383 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 142.