PETRIOLO DI CORTONA

in Val Tiberina.

– Casale che dà il nome ad un posto doganale nel popolo di S. Maria a Falzano, Comunità Giurisdizione Diocesi e circa 9 miglia toscane a grecale di Cortona, Compartimento di Arezzo.
Risiede in piaggia presso la ripa destra del torrente Minimella sull’estremo confine orientale del Granducato con il territorio pontificio di Città di Castello.
Dubito che non possa appellare a questa località, ma piuttosto a qualche altro Petriolo presso le mura di Cortona, una donazione fatta nel 1086 da Costantino Vescovo di Arezzo al Mon. delle SS. Flora e Lucilla, dell’intiera metà dell'oratorio di S. Vincenzo situato nel contado aretino dentro il piviere della chiesa di S. Maria di Cortona, con cattedrale, in luogo che appellavasi Petriolo. Il qual oratorio di S. Vincenzo era stato poco innanzi donato al vescovo Costantino da un tal suppone figlio d'Ildebrando, come apparisce da un istrumento del 1202, citato dal Guazzesi nell'Opera del Dominio del Vescovo d'Arezzo in Cortona. – Infatti il Petriolo di Val Tiberina non fu mai compreso nel piviere di Cortona, ne esso appartenne al contado aretino, sivvero in quello di Città di Castello.
Il posto doganale di Petriolo sulla Minimella dipende dal doganiere di Castiglion Fiorentino.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 148.