PIETRA SANTA, o PIETRTASANTA DI CASAGLIA

nella Valle del Lamone.

– Villaggio nominato comunemente CASAGLIA dell'Appennino di Marradi, la cui chiesa parrocchiale (S. Pietro in Vinculis) è compresa nella Comunità e Giurisdizione del Borgo S. Lorenzo, da cui dista circa 10 miglia toscane a settentrione-grecale, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Cotesto villaggio siede sulla schiena dell'Appennino sotto il varco dell'antica strada faentina, denominato Colla di Casaglia , fra le più alte sorgenti del fiume Lamone, che trovansi a 1556 braccia sopra il mare.
A questo Villaggio e non al Casaglia di Calenzano, nè della Futa fu dato il nomignolo di Pietrasanta molto prima che Andrea vescovo di Firenze, come patrono della chiesa di S. Pietro a Casaglia, ossia a Pietra Santa, nel 1288 investisse della chiesa medesima un prete del popolo di S. Pietro in Padule nello stesso piviere.
II fonte di Pietrasanta, ora detto rio di Casaglia, uno dei più alti tributarj del fiume Lamone, è rammentato sino dall'anno 1160 in un diploma del 12 ottobre concesso da Federigo I alla badia di Crespino, cui confermò in feudo un esteso territorio esentando quei Vallombrosani dalla giurisdizione de'Fiorentini, de'Faentini, de'Conti Guidi e degli Ubaldini, coll'assegnarle i limiti dal ponte di Viliano sino alla fonte di Pietrasanta.
L'Archivio delle Riformagioni di Firenze conserva un istrumento dell'anno 1283 contenente diversi patti stipulati tra il Comune di Firenze e le badie dei Vallombrosani di Razzuolo e di Crespino relativi al tenimento della Massa di Casaglia, o di Pietrasanta.
Quindi nel 1291, avendo i Fiorentini per asserto di Giovanni Villani comperato dal conte Manfredi de'Conti Guidi cotesto territorio per assicurare la strada dai ladroneggi degli Ubaldini, fu data commissione a 50 cittadini di pagarne la valuta repartendosi fra loro il terreno, con l'onere di fabbricarvi case e torri a guisa di castello.
Ma perchè la torre che vi fece uno di quei cittadini, Sinibaldo Donati, fu guastata dalle masnade del Conte Simone da Battifolle de'Conti Guidi, la Repubblica Fiorentina nel 1322 fece innalzare costassù una specie di rocca. Ciò non ostante dopo la costruzione del castel di Firenzuola per tenere a freno gli Ubaldini del Mugello e i loro sgherri, avvenne (soggiunge l'Ammirato) che molti fedeli di quei dinasti eransi ritirati nell’Appennino di Casaglia, cosicchè quella strada essendosi ridotta come per lo innanzi pericolosa, la Signoria di Firenze deliberò che si sfrattassero di là quei fuorusciti, e che non vi potessero più stare nè comperare in maniera veruna. – (AMMIRATO. Stor. Fior. Lib. X). – Vedere CASAGLIA del Mugello.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 215.