PIEVE DI PASTORALE
nella Valle della Cornia.
– Una delle antiche pievi distrutte della diocesi di Populonia, che fu nel poggio di Monte Bamboli alla sinistra del torrente Milia e del fiume Cornia dentro gli attuali confini della Comunità di Massa Marittima.
Agli Articoli MARSILIANA e MONTE DI MARE citai un documento del 5 gennajo 1204, nel quale si rammenta la Pieve di Pastorale posta fra i poggi di Vitulonia, (ora di Castiglion Bernardi) e la Terra Rossa presso Marsiliana donde si va a Tricasi.
Siccome il pievanato di Pastorale confinava dal lato della Cornia con il Gualdo del Re e la chiesa di S.
Regolo in Gualdo, ora la Madonna del Frassina, già di padronato dei vescovi di Lucca, così molte membrane dei secoli anteriori al mille pubblicate di corto nei Vol. IV e V delle Memorie lucchesi rammentano la pieve ed il vico di Pastorale.
Uno però dei documenti più confacenti a far conoscere l’ubicazione della distrutta pieve di Pastorale è l’atto di rinunzia fatto il 16 marzo 1135 dall’abate di S. Michele della Verruca di Pisa, e da un prete della Rocca (Pannocchieschi) a qualunque ragione eglino potessero pretendere sopra il mulino di Teupascio posto in luogo detto Pastorale in Val di Cornia, e sulle mulina del Gualdo del Re comprese nel contado volterrano, territorio di Massa. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di Massa.
Agli Articoli MARSILIANA e MONTE DI MARE citai un documento del 5 gennajo 1204, nel quale si rammenta la Pieve di Pastorale posta fra i poggi di Vitulonia, (ora di Castiglion Bernardi) e la Terra Rossa presso Marsiliana donde si va a Tricasi.
Siccome il pievanato di Pastorale confinava dal lato della Cornia con il Gualdo del Re e la chiesa di S.
Regolo in Gualdo, ora la Madonna del Frassina, già di padronato dei vescovi di Lucca, così molte membrane dei secoli anteriori al mille pubblicate di corto nei Vol. IV e V delle Memorie lucchesi rammentano la pieve ed il vico di Pastorale.
Uno però dei documenti più confacenti a far conoscere l’ubicazione della distrutta pieve di Pastorale è l’atto di rinunzia fatto il 16 marzo 1135 dall’abate di S. Michele della Verruca di Pisa, e da un prete della Rocca (Pannocchieschi) a qualunque ragione eglino potessero pretendere sopra il mulino di Teupascio posto in luogo detto Pastorale in Val di Cornia, e sulle mulina del Gualdo del Re comprese nel contado volterrano, territorio di Massa. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di Massa.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 245.
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