PIEVE S. STEFANO

nella Valle del Serchio.

– Pieve antica che dà il nome a una borgata nella Comunità Giurisdizione Diocesi e Ducato di Lucca, da cui dista 4 miglia toscane a maestro. Risiede sulla faccia orientale dei poggi che separano il vallone della Freddana dal valloncello della Contessora .
All’Articolo GRECO e PIEVE S STEFANO dissi, che queste due borgate erano riunite sotto il solo popolo della Pieve S. Stefano a Torri, mentre la Pieve di Torri è diversa da questa di S. Stefano, ed ha per titolare S.
Nicolao . Della Pieve di S. Stefano sulla Freddana si trovano memorie fino dal secolo IX nelle carte dell’Arch.
Arciv. Lucch. Nel catalogo del 1260 cotesta pieve aveva sottoposte le seguenti chiese: 1.° S. Martino in Vignale (parrocchia esistente) 2.° S. Tommaso a Castagnori (idem); 3.° S. Michele di Forci o Furci (idem) 4.° S.
Andrea di Greco (riunita alla pieve); 5.° SS. Ippolito e Cassiano a Mitigliano (esistente). In seguito vi furono aggregate le parrocchie di S. Maria a Vecoli, e di S. Maria Assunta a Carignano le quali spettavano al pievanato di S. Macario.
Il popolo della Pieve di S. Stefano unito a quello soppresso di Greco nel 1832 constituiva una sezione della Comunità di Lucca, la di cui popolazione ascendeva a 457 abitanti. – Vedere GRECO e PIEVE S. STEFANO.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 258.