PIGNANO

in Val d’Era.

– Villa signorile, già Castello presso cui esiste un’antica chiesa plebana (S.
Bartolommeo) nella Comunità Giurisdizione Diocesi e circa 6 miglia toscane a levante di Volterra, Compartimento di Firenze.
Risiede in Poggio fra le sorgenti dell’Era Viva in luogo appellato Serra di Pignano, dove possedeva beni il conte Ranieri figlio del fu Ugolino Pannocchieschi, il quale, stando nel suo castel di Travale, con atto pubblico del 19 gennajo 1139 rinunziò i suoi effetti di Pignano alla cattedrale di Volterra nelle mani del vescovo Adimari. – (GIACHI, Ricerche istoriche di Volterra, Append.) Del castello medesimo di Pignano fa menzione l’altro storico volterrano Cecina, all’anno 1361, all’occasione di discorrere della guerra che mosse il Comune di Volterra contro la potente Casa Belforti.
Nel tempo del sinodo volterrano del novembre 1356 la pieve di Pignano contava le seguenti chiese succursali: 1.
S. Giovanni d’Ariano (oratorio esistente nella cura di Spicchiajola); 2. S. Lorenzo di Cellole (oratorio esistente); 3. SS. Ippolito e Cassiano a Senzano (parrocchia); 5. SS. Jacopo e Cristofano a Spicchiajola, (già a Monte Picini); 6. Chiesa di Lippiano (soppressa); 7.
S. Vittore a Castro Populi (soppressa e riunita a una prebenda canonicale nel duomo di Volterra.) La parrocchia della pieve di S. Bartolommeo a Pignano nel 1833 contava 225 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 261.