PITIANA (PIEVE DI)
nel Val d'Arno sopra Firenze.
– Pieve antica dedicata a S. Pietro, nella Comunità, Giurisdizione e circa 4 migla a settentrione maestrale di Reggello, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Risiede sul fianco occidentale del monte di Vallombrosa poco lungi, seppure non fu edificata, lungo la Via Cassia che passava, dalla Pieve a Cascia, la quale probabilmente di costa dirigevasi per Val di Sieve a Bologna.
Questa pieve di Pitiana fino dal 1028 tra sotto il titolo di S. Pietro, mentre la si trova in tal guisa nominata non solo nella bolla diretta nel 1134 dal Pontefice Innocenzo I a Giovanni vescovo di Fiesole; ma in un contratto dell'aprile 1028 esistente nell'Arch. Dipl. Fior. fra le carte di Vallombrosa sicché non deve confondersi con la chiesa di S. Stefano a Pitiana che il Pontefice Lucio III nel 1080, e Gregorio IX, nel 1228, confermarono alla badessa e monache del Monastero di S. Ellero. – Vedere MAGNALE.
Inoltre la cappella di S. Stefano di Pitiana nel registro delle chiese della diocesi fiesolana per le decime state imposte nel 1295 fu tassata in lire tre come manuale della badia Vallombrosana, e indipendente dal pievano di S.
Pietro a Pitiana, la cui chiesa battesimale nell'occasione stessa venne imposta per lire 6 e sodi 4.
Probabilmente spettava alla chiesa da lunga mano soppressa di S. Stefano a Pitiana la fattoria del Monastero di Vallombrosa, passata al demanio, ed ora repartita fra i religiosi Conventuali Francescani di Firenze e la Fraternita secolare di Arezzo, mentre di altra provenienza era la fattoria di Pitiana, già de’PP. Gesuiti, acquistata sino dal secolo scorso dal Marchese Roberto Pucci, il di cui nipote la possiede.
II piviere di S. Pietro a Pitiana sulla fine del secolo XIII si componeva de’ popoli seguenti.
1. Pieve di S. Pietro a Pitiana, 2. S. Donato in Fonzano, Prioria 3. S. Martino a Pagiano, idem 4. S. Martino di Campi (cura soppressa) 5. S. Bartolommeo, ora S. Maria a S. Ellero , Cura.
6. S. Lorenzo di Fontesterri, Prioria 7. S. Andrea a Tosi, Cura.
8. S. Miniato al Poggio, o in Alpe, idem 9. S. Niccola al Castello di Magnale (soppressa e riunita a Pagiano) 10. S. Maria a Garnialla (chiesa distrutta).
Tutte coteste chiese, ad eccezione di Fronzano, erano di collazione dell'abate e de’monaci di Vallombrosa.
La parrocchia della pieve di S. Pietro a Pitiana nel 1833 contava 727 abitanti.
Risiede sul fianco occidentale del monte di Vallombrosa poco lungi, seppure non fu edificata, lungo la Via Cassia che passava, dalla Pieve a Cascia, la quale probabilmente di costa dirigevasi per Val di Sieve a Bologna.
Questa pieve di Pitiana fino dal 1028 tra sotto il titolo di S. Pietro, mentre la si trova in tal guisa nominata non solo nella bolla diretta nel 1134 dal Pontefice Innocenzo I a Giovanni vescovo di Fiesole; ma in un contratto dell'aprile 1028 esistente nell'Arch. Dipl. Fior. fra le carte di Vallombrosa sicché non deve confondersi con la chiesa di S. Stefano a Pitiana che il Pontefice Lucio III nel 1080, e Gregorio IX, nel 1228, confermarono alla badessa e monache del Monastero di S. Ellero. – Vedere MAGNALE.
Inoltre la cappella di S. Stefano di Pitiana nel registro delle chiese della diocesi fiesolana per le decime state imposte nel 1295 fu tassata in lire tre come manuale della badia Vallombrosana, e indipendente dal pievano di S.
Pietro a Pitiana, la cui chiesa battesimale nell'occasione stessa venne imposta per lire 6 e sodi 4.
Probabilmente spettava alla chiesa da lunga mano soppressa di S. Stefano a Pitiana la fattoria del Monastero di Vallombrosa, passata al demanio, ed ora repartita fra i religiosi Conventuali Francescani di Firenze e la Fraternita secolare di Arezzo, mentre di altra provenienza era la fattoria di Pitiana, già de’PP. Gesuiti, acquistata sino dal secolo scorso dal Marchese Roberto Pucci, il di cui nipote la possiede.
II piviere di S. Pietro a Pitiana sulla fine del secolo XIII si componeva de’ popoli seguenti.
1. Pieve di S. Pietro a Pitiana, 2. S. Donato in Fonzano, Prioria 3. S. Martino a Pagiano, idem 4. S. Martino di Campi (cura soppressa) 5. S. Bartolommeo, ora S. Maria a S. Ellero , Cura.
6. S. Lorenzo di Fontesterri, Prioria 7. S. Andrea a Tosi, Cura.
8. S. Miniato al Poggio, o in Alpe, idem 9. S. Niccola al Castello di Magnale (soppressa e riunita a Pagiano) 10. S. Maria a Garnialla (chiesa distrutta).
Tutte coteste chiese, ad eccezione di Fronzano, erano di collazione dell'abate e de’monaci di Vallombrosa.
La parrocchia della pieve di S. Pietro a Pitiana nel 1833 contava 727 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 469.
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