PONTASSIEVE, o PONTE A SIEVE
nel Val d’Arno sopra Firenze.
– Terra già castello con chiesa prepositura (S. Michele) cupoluogo di Comunità, e residenza di un Vicario regio nella Diocesi e Compartimento di Firenze.
Ebbe nome da un ponte antico che cavalcava la fiumana Sieve, caduto in occasione di piene e rifatto di solida pietra nel 1555, a piè dell’ultimo sprone australe del poggio di Quona che arriva fino alla ripa sinistra della Sieve, dove fu edificato il castello, quindi il borgo contiguo circia un terzo di miglia sopra la confluenza della Sieve in Arno.
Trovasi la Terra del Pontassieve circa 200 braccia superiore al livello del mare Mediterraneo, nel grado 29°6’ di longitudine e 43°47’ di latitudine attraversata dalla vecchia strada regia, ora accosto alla nuova postale d’Arezzoo, poco lungi dal nuovo ponte edificato sulla Sieve all’occasione della costruzione della strada regia Forlivese, 10 miglia a levante di Firenze, altrettante a libeccio di Dicomano, undici miglia a ponente della sommità del monte della per dove passa la strada regia prò’ vinciale Casentinese.
È fama che il ponte della vecchia strada sia del celebre Bartolommeo Ammannato. Ha due soli archi, il maggiore de’quali di braccia 49 di corda, 39 l’altro. In mezzo al ponte esiste una lapide con l’iscrizione seguente: COSM. MED. FLOR. REIP. DUX II. HUNC PONTEM AB INGENTI AQUARUM INUNDATIONE MAGNA CUM LABE FUNDITUSEVERSUM REFICIENDUM CURAVIT. ANNO DOM. MDLV. – Lo stesso ponte fu restaurato nel modo che ora si vede dal Granduca Leopoldo I quando nel 1788 fece aprire la strada regia del Casentino, e quella per San Godenzo con intenzione di proseguirla per l’Alpe di S. Benedetto nella Valle del Montone in Romagna.
Il nuovo ponte sulla Sieve al passo dell’attuale strada regia per Arezzo e Forlì, ha trè archi ed è assai pianeggiante. Esso fu incominciato nell’agosto del 1837 e aperto al pubblico nell’ottobre dell’anno 1840.
All’Art. FILICAIA in Val di Sieve, discorrendo della posizione della Torre Filicaia situata sull’ingresso orientale del Pontassieve, di cui restano pochi avanzi di un bastione e del cassero, appellato il Palagio, dissi, che il castello sotto la Torre Filicaia, dove poi sorse la Terra del Pontassieve, fu fabbricato d’ordine del Comune di Firenze nell’anno 1363, all’occasione in cui s’innalzavano le mura castellane anco nel borgo di Figline nel Val d’Arno di sopra. Infatti lo storico contemporaneo Matteo Villani, al Cap. 45 del libro VII delle sue cronache lasciò scritto, come in quel tempo medesimo che si fabbricavano le mura di Figline il Comune di Firenze facesse porre una porta di nuovo con gran torre di difesa là dove si dice Filicaia, la quale torre (soggiunge) era più per ridotto di una guerra, che per abitazione o per mercato che vi potesse allignare.
Nei primi secoli intorno al mille ebbero signoria nel luogo del Pontassieve i nobili da Quona ed i signori da Filicaia, i quali sino dal 1207 venderono parte di quel suolo alla mensa vescovile di Firenze. Ciò accadde un secolo innanzi che fosse conferita nel 14 novembre del 1313 da Antonio Orsi vescovo di Firenze l’investitura ad un Michele da Filicaia, nella cui prosapia si mantenne il giuspadronato della chiesa medesima fino al 1787 epoca in cui venne rinunziato alla mensa arcivescovile fiorentina.
CENSIMENTO della Popolazione della Terra del PONTASSIEVE a quattro epoche diverse, divisa per famiglie.
ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -; femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 81; totale della popolazione 419.
ANNO 1745: Impuberi maschi 100; femmine 90; adulti maschi 264; femmine 264; coniugati dei due sessi 114; ecclesiastici dei due sessi 7; numero delle famiglie 142; totale della popolazione 839.
ANNO 1833: Impuberi maschi 280; femmine 290; adulti maschi 238; femmine 246; coniugati dei due sessi 620; ecclesiastici dei due sessi 6; numero delle famiglie 353; totale della popolazione 1680.
ANNO 1840: Impuberi maschi 280; femmine 300; adulti maschi 263, femmine 270; coniugati dei due sessi 660; ecclesiastici dei due sessi 7; numero delle famiglie 371; totale della popolazione 1780 Comunità del Pontassieve. – Il territorio di questa Comunità occupa una superficie di 33563 quadrati 145 dei quali sono presi da corsi d’acqua e da pubbliche strade. – Vi stanziavano nel 1833 abitanti 8699, a proporzione di quasi 218 individui per ogni miglio quadrato di suolo imponibile, mentre nel 1840 vi erano 228 individui per ogni miglio quadrato.
Confina con sei Comunità, senza valutare una piccola tangente fra la Sieve e la confluenza del torrente Moscia dove la Comunità del Pontassieve dirimpetto a grecale si tocca mediante la Sieve per 1/2 di miglio con la Comunità di Dicomano. – Dal lato di levante-scirocco costeggia col territorio comunitativo di Pelago lungo la fiumana, dalla confluenza del torrente Moscia fino allo sbocco della Sieve stessa in Arno. Quindi seguitando il corso dell’Arno fronteggia da primo dirimpetto a scirocco con la Comunità di Rignano fino passato il monastero di Rosano, poi di fronte a libeccio con la Comunità del Bagno a Ripoli fino alla confluenza del fosso di Compiobbi. Costà la Coro. del Pontassieve lascia fuori l’Arno per entrare in un suo confluente destro, il torrente Falle, che rimonta nella direzione di settentrione avendo dirimpetto a ponente il territorio comunitativo di Fiesole; e con quest’ultimo sale fino sopra alle sorgenti del torrente Falle. Giunti sul dorso del monte di Opaco dal lato che acquapende in Sieve sottentra dirimpetto a settentrione il territorio della Comunità del Borgo S.
Lorenzo, col quale l’altro del Pontassieve percorre nella direzione di levante il crinale de’poggi della Madonna del Sasso, di Monte Rotondo e di Monte Giovi.
Sulla sommità del Monte Giovi tiene confine dallo stesso lato la Comunità di Vicchio, con la quale la nostra del Pontassieve discende nella valle passando sopra Vico Feraldi quindi per termini artificiali ripiegando alquanto a scirocco arriva sulla ripa destra della Sieve di fronte alla confluenza in essa del torrente Moscia, dove ritrova il territorio comunitativo di Dicomano.
Fra li corsi d’acqua principali che bagnano i confini o che attraversano il territorio comunitativo del Pontassieve si contano, a ostro il fiume Arno, a levante la fiumana Sieve, a ponente il torrente Falle, nel centro i torrenti Sieci e Argomenna, l’ultimo tributario della Sieve, li altri due dell’Arno.
Le montuosità più elevate sono il Monte Giovi che si alza 1678 braccia ed il Monte Rotondo ch’è 1336 braccia superiore al livello del mare Mediterraneo.
Due strade regie biforcano da quella postale Aretina che ora passa la Sieve sul ponte nuovo circa 600 passi più sotto dell’antico. Una di coteste, denominata strada regia Forlivese, rimonta la ripa sinistra della Sieve fino a Dicomano e di là a ponente del torrente S. Godenzo sale dolcemente l’Appennino di San Godenzo, donde poscia riscende nella Valle del Montone in Romagna passando per S. Benedetto, Portico, Rocca S. Casciano, Dovadola e Terra del Sole. – L’altra strada regia è la provinciale del Casentino che stuccasi dalla postale Aretina mezzo miglio a levante del Pontassieve, sale il monte della Consuma e di là scende per due direzioni, una a sinistra per Stia e Pratovecchio, e l’altra destra che guida a Strada e Bibbiena passando pèl Borgo alla Collina.
Tutte le altre strade sono comunitative, ed in gran parte rotabili.
La qualità del suolo di cotesta Comunità spetta a due specie diverse, al terreno secondario stratiforme che costituisce la porzione montuosa fra la Sieve e l’Arno, e al terreno di alluvione dal quale trovasi profondamente colmata la sua pianura.
Fra i vegetabili gli olivi, le granaglie, le piante baccelline, le filamentose ed i gelsi danno i prodotti più importanti nella Comunità del Pontassieve, dove si pratica un grosso mercato settimanale nel giorno di mercoledì, oltre due buone fiere annuali nel giorno 10 di agosto e nel primo lunedì di novembre.
La Comunità mantiene un medico, un chirurgo e due maestri di scuola.
Risiede in Pontassieve un vicario regio, il quale estende la sua giurisdizione anche sopra le Comunità di Pelago, di Rignano, di Londa, di Dicomano e San Godenzo. – Vi si trova un ricevitore del Registro, un ingegnere di Circondario, ed un cancelliere comunitativo, il quale serve anche alle Corti di Londa, di Pelago e di Rignano. – La Conservazione dell’Ipoteche, ed il Tribunale di Prima istanza sono in Firenze.
QUADRO della Popolazione della Comunità del PONTASSIEVE a quattro epoche diverse.
- nome del luogo: Acone, titolo della chiesa: S. Eustachio (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 125, abitanti anno 1745 n° 204, abitanti anno 1833 n° 416, abitanti anno 1839 n° 479 - nome del luogo: Acone, titolo della chiesa: S. Maria (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 68, abitanti anno 1745 n° 84, abitanti anno 1833 n° 120, abitanti anno 1839 n° 120 - nome del luogo: Colognole, titolo della chiesa: S. Ilario (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 130, abitanti anno 1745 n° 164, abitanti anno 1833 n° 241, abitanti anno 1839 n° 233 - nome del luogo: Colognole, titolo della chiesa: S. Pietro (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 142, abitanti anno 1745 n° 140, abitanti anno 1833 n° 156, abitanti anno 1839 n° 156 - nome del luogo: Doccia, titolo della chiesa: S. Andrea (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 324, abitanti anno 1745 n° 270, abitanti anno 1833 n° 563, abitanti anno 1839 n° 557 - nome del luogo: Farneto e Pitella, titolo della chiesa: S.
Martino (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 197, abitanti anno 1745 n° 303, abitanti anno 1833 n° 322, abitanti anno 1839 n° 343 - nome del luogo: Fornello, titolo della chiesa: S. Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 54, abitanti anno 1745 n° 208, abitanti anno 1833 n° 253, abitanti anno 1839 n° 284 - nome del luogo: Galiga con Aceraja e Montalto, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Prioria) con S. Margherita, diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 49 (S. Lorenzo) e n° 97 (S. Margherita), abitanti anno 1745 n° 232, abitanti anno 1833 n° 245, abitanti anno 1839 n° - nome del luogo: Monte Bonello, titolo della chiesa: S.
Miniato (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 43, abitanti anno 1745 n° 94, abitanti anno 1833 n° 223, abitanti anno 1839 n° 265 - nome del luogo: Monte Fiesole, titolo della chiesa: S.
Lorenzo (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 167, abitanti anno 1745 n° 172, abitanti anno 1833 n° 245, abitanti anno 1839 n° 232 - nome del luogo: Monte Loro (*), titolo della chiesa: S.
Giovanni Battista (Pieve), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 225, abitanti anno 1745 n° 198, abitanti anno 1833 n° 255, abitanti anno 1839 n° 249 - nome del luogo: Opaco, titolo della chiesa: S. Martino (Pieve), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 101, abitanti anno 1745 n° 496, abitanti anno 1833 n° 572, abitanti anno 1839 n° 603 - nome del luogo: Opaco, titolo della chiesa: S. Brigida (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 63, abitanti anno 1745 n° 478, abitanti anno 1833 n° 597, abitanti anno 1839 n° 664 - nome del luogo: Pagnolle, titolo della chiesa: S.
Miniato (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 66, abitanti anno 1745 n° 107, abitanti anno 1833 n° 710, abitanti anno 1839 n° 113 - nome del luogo: Pievecchia con l’annesso di Vico (*), titolo della chiesa: S. Lucia e S. Bartolommeo con S.
Niccolò (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 195 (S. Lucia e S. Bartolommeo) e n° 262 (S. Niccolò), abitanti anno 1745 n° 476, abitanti anno 1833 n° 637, abitanti anno 1839 n° 715 - nome del luogo: PONTASSIEVE, titolo della chiesa: S.
Michele (Prepositura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 419, abitanti anno 1745 n° 839, abitanti anno 1833 n° 1680, abitanti anno 1839 n° 1780 - nome del luogo: Quona, titolo della chiesa: S. Martino con S. Giusto (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 222 (S. Martino) e n° 71 (S.
Giusto), abitanti anno 1745 n° 333, abitanti anno 1833 n° 434, abitanti anno 1839 n° 435 - nome del luogo: Remole, titolo della chiesa: S.
Giovanni Battista (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 359, abitanti anno 1745 n° 513, abitanti anno 1833 n° 766, abitanti anno 1839 n° 800 - nome del luogo: Sieci, titolo della chiesa: S. Martino (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 70, abitanti anno 1745 n° 93, abitanti anno 1833 n° 387, abitanti anno 1839 n° 431 - nome del luogo: Strada e Novoli, titolo della chiesa: S.
Pietro e S. Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 255, abitanti anno 1745 n° 168, abitanti anno 1833 n° 201, abitanti anno 1839 n° 177 - nome del luogo: Valle (*), titolo della chiesa: S.
Salvatore (Cura), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 88, abitanti anno 1745 n° 150, abitanti anno 1833 n° 146, abitanti anno 1839 n° 171 - nome del luogo: Vico Feraldi (*), titolo della chiesa: S.
Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 63, abitanti anno 1745 n° 68, abitanti anno 1833 n° 130, abitanti anno 1839 n° 131 - TOTALE abitanti anno 1551 n° 3857 - TOTALE abitanti anno 1745 n° 5790 - TOTALE abitanti anno 1833 n° 8699 - TOTALE abitanti anno 1840 n° 9100 N. B. Le parrocchie contrassegnate con l’asterisco (*) nel 1833 mandavano fuori di Comunità 132 abitanti, e nel 1840 abitanti 268 stati defalcati dal Quadro statistico qui sopra riportato.
Ebbe nome da un ponte antico che cavalcava la fiumana Sieve, caduto in occasione di piene e rifatto di solida pietra nel 1555, a piè dell’ultimo sprone australe del poggio di Quona che arriva fino alla ripa sinistra della Sieve, dove fu edificato il castello, quindi il borgo contiguo circia un terzo di miglia sopra la confluenza della Sieve in Arno.
Trovasi la Terra del Pontassieve circa 200 braccia superiore al livello del mare Mediterraneo, nel grado 29°6’ di longitudine e 43°47’ di latitudine attraversata dalla vecchia strada regia, ora accosto alla nuova postale d’Arezzoo, poco lungi dal nuovo ponte edificato sulla Sieve all’occasione della costruzione della strada regia Forlivese, 10 miglia a levante di Firenze, altrettante a libeccio di Dicomano, undici miglia a ponente della sommità del monte della per dove passa la strada regia prò’ vinciale Casentinese.
È fama che il ponte della vecchia strada sia del celebre Bartolommeo Ammannato. Ha due soli archi, il maggiore de’quali di braccia 49 di corda, 39 l’altro. In mezzo al ponte esiste una lapide con l’iscrizione seguente: COSM. MED. FLOR. REIP. DUX II. HUNC PONTEM AB INGENTI AQUARUM INUNDATIONE MAGNA CUM LABE FUNDITUSEVERSUM REFICIENDUM CURAVIT. ANNO DOM. MDLV. – Lo stesso ponte fu restaurato nel modo che ora si vede dal Granduca Leopoldo I quando nel 1788 fece aprire la strada regia del Casentino, e quella per San Godenzo con intenzione di proseguirla per l’Alpe di S. Benedetto nella Valle del Montone in Romagna.
Il nuovo ponte sulla Sieve al passo dell’attuale strada regia per Arezzo e Forlì, ha trè archi ed è assai pianeggiante. Esso fu incominciato nell’agosto del 1837 e aperto al pubblico nell’ottobre dell’anno 1840.
All’Art. FILICAIA in Val di Sieve, discorrendo della posizione della Torre Filicaia situata sull’ingresso orientale del Pontassieve, di cui restano pochi avanzi di un bastione e del cassero, appellato il Palagio, dissi, che il castello sotto la Torre Filicaia, dove poi sorse la Terra del Pontassieve, fu fabbricato d’ordine del Comune di Firenze nell’anno 1363, all’occasione in cui s’innalzavano le mura castellane anco nel borgo di Figline nel Val d’Arno di sopra. Infatti lo storico contemporaneo Matteo Villani, al Cap. 45 del libro VII delle sue cronache lasciò scritto, come in quel tempo medesimo che si fabbricavano le mura di Figline il Comune di Firenze facesse porre una porta di nuovo con gran torre di difesa là dove si dice Filicaia, la quale torre (soggiunge) era più per ridotto di una guerra, che per abitazione o per mercato che vi potesse allignare.
Nei primi secoli intorno al mille ebbero signoria nel luogo del Pontassieve i nobili da Quona ed i signori da Filicaia, i quali sino dal 1207 venderono parte di quel suolo alla mensa vescovile di Firenze. Ciò accadde un secolo innanzi che fosse conferita nel 14 novembre del 1313 da Antonio Orsi vescovo di Firenze l’investitura ad un Michele da Filicaia, nella cui prosapia si mantenne il giuspadronato della chiesa medesima fino al 1787 epoca in cui venne rinunziato alla mensa arcivescovile fiorentina.
CENSIMENTO della Popolazione della Terra del PONTASSIEVE a quattro epoche diverse, divisa per famiglie.
ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -; femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici dei due sessi -; numero delle famiglie 81; totale della popolazione 419.
ANNO 1745: Impuberi maschi 100; femmine 90; adulti maschi 264; femmine 264; coniugati dei due sessi 114; ecclesiastici dei due sessi 7; numero delle famiglie 142; totale della popolazione 839.
ANNO 1833: Impuberi maschi 280; femmine 290; adulti maschi 238; femmine 246; coniugati dei due sessi 620; ecclesiastici dei due sessi 6; numero delle famiglie 353; totale della popolazione 1680.
ANNO 1840: Impuberi maschi 280; femmine 300; adulti maschi 263, femmine 270; coniugati dei due sessi 660; ecclesiastici dei due sessi 7; numero delle famiglie 371; totale della popolazione 1780 Comunità del Pontassieve. – Il territorio di questa Comunità occupa una superficie di 33563 quadrati 145 dei quali sono presi da corsi d’acqua e da pubbliche strade. – Vi stanziavano nel 1833 abitanti 8699, a proporzione di quasi 218 individui per ogni miglio quadrato di suolo imponibile, mentre nel 1840 vi erano 228 individui per ogni miglio quadrato.
Confina con sei Comunità, senza valutare una piccola tangente fra la Sieve e la confluenza del torrente Moscia dove la Comunità del Pontassieve dirimpetto a grecale si tocca mediante la Sieve per 1/2 di miglio con la Comunità di Dicomano. – Dal lato di levante-scirocco costeggia col territorio comunitativo di Pelago lungo la fiumana, dalla confluenza del torrente Moscia fino allo sbocco della Sieve stessa in Arno. Quindi seguitando il corso dell’Arno fronteggia da primo dirimpetto a scirocco con la Comunità di Rignano fino passato il monastero di Rosano, poi di fronte a libeccio con la Comunità del Bagno a Ripoli fino alla confluenza del fosso di Compiobbi. Costà la Coro. del Pontassieve lascia fuori l’Arno per entrare in un suo confluente destro, il torrente Falle, che rimonta nella direzione di settentrione avendo dirimpetto a ponente il territorio comunitativo di Fiesole; e con quest’ultimo sale fino sopra alle sorgenti del torrente Falle. Giunti sul dorso del monte di Opaco dal lato che acquapende in Sieve sottentra dirimpetto a settentrione il territorio della Comunità del Borgo S.
Lorenzo, col quale l’altro del Pontassieve percorre nella direzione di levante il crinale de’poggi della Madonna del Sasso, di Monte Rotondo e di Monte Giovi.
Sulla sommità del Monte Giovi tiene confine dallo stesso lato la Comunità di Vicchio, con la quale la nostra del Pontassieve discende nella valle passando sopra Vico Feraldi quindi per termini artificiali ripiegando alquanto a scirocco arriva sulla ripa destra della Sieve di fronte alla confluenza in essa del torrente Moscia, dove ritrova il territorio comunitativo di Dicomano.
Fra li corsi d’acqua principali che bagnano i confini o che attraversano il territorio comunitativo del Pontassieve si contano, a ostro il fiume Arno, a levante la fiumana Sieve, a ponente il torrente Falle, nel centro i torrenti Sieci e Argomenna, l’ultimo tributario della Sieve, li altri due dell’Arno.
Le montuosità più elevate sono il Monte Giovi che si alza 1678 braccia ed il Monte Rotondo ch’è 1336 braccia superiore al livello del mare Mediterraneo.
Due strade regie biforcano da quella postale Aretina che ora passa la Sieve sul ponte nuovo circa 600 passi più sotto dell’antico. Una di coteste, denominata strada regia Forlivese, rimonta la ripa sinistra della Sieve fino a Dicomano e di là a ponente del torrente S. Godenzo sale dolcemente l’Appennino di San Godenzo, donde poscia riscende nella Valle del Montone in Romagna passando per S. Benedetto, Portico, Rocca S. Casciano, Dovadola e Terra del Sole. – L’altra strada regia è la provinciale del Casentino che stuccasi dalla postale Aretina mezzo miglio a levante del Pontassieve, sale il monte della Consuma e di là scende per due direzioni, una a sinistra per Stia e Pratovecchio, e l’altra destra che guida a Strada e Bibbiena passando pèl Borgo alla Collina.
Tutte le altre strade sono comunitative, ed in gran parte rotabili.
La qualità del suolo di cotesta Comunità spetta a due specie diverse, al terreno secondario stratiforme che costituisce la porzione montuosa fra la Sieve e l’Arno, e al terreno di alluvione dal quale trovasi profondamente colmata la sua pianura.
Fra i vegetabili gli olivi, le granaglie, le piante baccelline, le filamentose ed i gelsi danno i prodotti più importanti nella Comunità del Pontassieve, dove si pratica un grosso mercato settimanale nel giorno di mercoledì, oltre due buone fiere annuali nel giorno 10 di agosto e nel primo lunedì di novembre.
La Comunità mantiene un medico, un chirurgo e due maestri di scuola.
Risiede in Pontassieve un vicario regio, il quale estende la sua giurisdizione anche sopra le Comunità di Pelago, di Rignano, di Londa, di Dicomano e San Godenzo. – Vi si trova un ricevitore del Registro, un ingegnere di Circondario, ed un cancelliere comunitativo, il quale serve anche alle Corti di Londa, di Pelago e di Rignano. – La Conservazione dell’Ipoteche, ed il Tribunale di Prima istanza sono in Firenze.
QUADRO della Popolazione della Comunità del PONTASSIEVE a quattro epoche diverse.
- nome del luogo: Acone, titolo della chiesa: S. Eustachio (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 125, abitanti anno 1745 n° 204, abitanti anno 1833 n° 416, abitanti anno 1839 n° 479 - nome del luogo: Acone, titolo della chiesa: S. Maria (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 68, abitanti anno 1745 n° 84, abitanti anno 1833 n° 120, abitanti anno 1839 n° 120 - nome del luogo: Colognole, titolo della chiesa: S. Ilario (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 130, abitanti anno 1745 n° 164, abitanti anno 1833 n° 241, abitanti anno 1839 n° 233 - nome del luogo: Colognole, titolo della chiesa: S. Pietro (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 142, abitanti anno 1745 n° 140, abitanti anno 1833 n° 156, abitanti anno 1839 n° 156 - nome del luogo: Doccia, titolo della chiesa: S. Andrea (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 324, abitanti anno 1745 n° 270, abitanti anno 1833 n° 563, abitanti anno 1839 n° 557 - nome del luogo: Farneto e Pitella, titolo della chiesa: S.
Martino (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 197, abitanti anno 1745 n° 303, abitanti anno 1833 n° 322, abitanti anno 1839 n° 343 - nome del luogo: Fornello, titolo della chiesa: S. Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 54, abitanti anno 1745 n° 208, abitanti anno 1833 n° 253, abitanti anno 1839 n° 284 - nome del luogo: Galiga con Aceraja e Montalto, titolo della chiesa: S. Lorenzo (Prioria) con S. Margherita, diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 49 (S. Lorenzo) e n° 97 (S. Margherita), abitanti anno 1745 n° 232, abitanti anno 1833 n° 245, abitanti anno 1839 n° - nome del luogo: Monte Bonello, titolo della chiesa: S.
Miniato (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 43, abitanti anno 1745 n° 94, abitanti anno 1833 n° 223, abitanti anno 1839 n° 265 - nome del luogo: Monte Fiesole, titolo della chiesa: S.
Lorenzo (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 167, abitanti anno 1745 n° 172, abitanti anno 1833 n° 245, abitanti anno 1839 n° 232 - nome del luogo: Monte Loro (*), titolo della chiesa: S.
Giovanni Battista (Pieve), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 225, abitanti anno 1745 n° 198, abitanti anno 1833 n° 255, abitanti anno 1839 n° 249 - nome del luogo: Opaco, titolo della chiesa: S. Martino (Pieve), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 101, abitanti anno 1745 n° 496, abitanti anno 1833 n° 572, abitanti anno 1839 n° 603 - nome del luogo: Opaco, titolo della chiesa: S. Brigida (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 63, abitanti anno 1745 n° 478, abitanti anno 1833 n° 597, abitanti anno 1839 n° 664 - nome del luogo: Pagnolle, titolo della chiesa: S.
Miniato (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 66, abitanti anno 1745 n° 107, abitanti anno 1833 n° 710, abitanti anno 1839 n° 113 - nome del luogo: Pievecchia con l’annesso di Vico (*), titolo della chiesa: S. Lucia e S. Bartolommeo con S.
Niccolò (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 195 (S. Lucia e S. Bartolommeo) e n° 262 (S. Niccolò), abitanti anno 1745 n° 476, abitanti anno 1833 n° 637, abitanti anno 1839 n° 715 - nome del luogo: PONTASSIEVE, titolo della chiesa: S.
Michele (Prepositura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 419, abitanti anno 1745 n° 839, abitanti anno 1833 n° 1680, abitanti anno 1839 n° 1780 - nome del luogo: Quona, titolo della chiesa: S. Martino con S. Giusto (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 222 (S. Martino) e n° 71 (S.
Giusto), abitanti anno 1745 n° 333, abitanti anno 1833 n° 434, abitanti anno 1839 n° 435 - nome del luogo: Remole, titolo della chiesa: S.
Giovanni Battista (Pieve), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 359, abitanti anno 1745 n° 513, abitanti anno 1833 n° 766, abitanti anno 1839 n° 800 - nome del luogo: Sieci, titolo della chiesa: S. Martino (Cura), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 70, abitanti anno 1745 n° 93, abitanti anno 1833 n° 387, abitanti anno 1839 n° 431 - nome del luogo: Strada e Novoli, titolo della chiesa: S.
Pietro e S. Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Firenze, abitanti anno 1551 n° 255, abitanti anno 1745 n° 168, abitanti anno 1833 n° 201, abitanti anno 1839 n° 177 - nome del luogo: Valle (*), titolo della chiesa: S.
Salvatore (Cura), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 88, abitanti anno 1745 n° 150, abitanti anno 1833 n° 146, abitanti anno 1839 n° 171 - nome del luogo: Vico Feraldi (*), titolo della chiesa: S.
Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Fiesole, abitanti anno 1551 n° 63, abitanti anno 1745 n° 68, abitanti anno 1833 n° 130, abitanti anno 1839 n° 131 - TOTALE abitanti anno 1551 n° 3857 - TOTALE abitanti anno 1745 n° 5790 - TOTALE abitanti anno 1833 n° 8699 - TOTALE abitanti anno 1840 n° 9100 N. B. Le parrocchie contrassegnate con l’asterisco (*) nel 1833 mandavano fuori di Comunità 132 abitanti, e nel 1840 abitanti 268 stati defalcati dal Quadro statistico qui sopra riportato.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 516.
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